Ripercorriamo, insieme, gli avvenimenti e i personaggi più importanti che hanno segnato la data del 1° Giugno.
Accadde che:
987 (10346 anni fa): Ugo Capeto è eletto re di Francia, con l’appoggio dell’arcivescovo di Reims. Con il suo regno ebbe inizio il casato dei Capetingi, il quale, comprendendo anche i rami cadetti dei Valois e dei Borbone, regnò sul trono francese fino al XIX secolo: infatti tutti i sovrani di Francia suoi successori, esclusi i Bonaparte, erano suoi discendenti diretti in linea maschile. Ancora oggi i re di Spagna e i granduchi di Lussemburgo sono suoi discendenti. Ugo Capeto riallacciò i rapporti con la Chiesa, circondandosi sistematicamente dei principali vescovi e riavvicinandosi all’aristocrazia alleandosi con i grandi principi territoriali (il duca di Normandia o il conte d’Angiò), il che gli permise di rafforzare il suo trono. Dante colloca Ugo Capeto (chiamandolo Ugo Ciappetta) nel XX canto del Purgatorio, tra gli avari del V girone. Il poeta compie, in verità, alcuni errori storici di attribuzione (lo confonde per esempio in un punto con il padre, Ugo il Grande), ma ne ricorda il ruolo di capostipite della dinastia dei re di Francia: “Chiamato fui di là Ugo Ciappetta; di me son nati i Filippi e i Luigi per cui novellamente è Francia retta.” (Purg. XX, 49-51). Il centro dell’episodio è, infatti, non il peccato personale del capostipite, ma la cupidigia della dinastia e soprattutto degli ultimi discendenti.
1988 (35 anni fa): il presidente statunitense Ronald Reagan e quello sovietico Michail Gorbačëv stipulano un accordo per l’eliminazione dei missili a media gittata. Dopo la sottoscrizione avvenuta nel dicembre del 1987, Stati Uniti e Unione Sovietica attuano il trattato INF, un importante accordo per il disarmo. I due presidenti si sono impegnati a eliminare tutti i missili a media gittata in dotazione alle due super potenze. Il trattato ha un valore fondamentale, in quanto segnò un punto di svolta nel processo negoziale, legato al controllo degli armamenti tra le due superpotenze. Per la prima volta, infatti, i sistemi d’arma oggetto del negoziato non venivano ridotti o ritirati, ma effettivamente eliminati. In secondo luogo, l’URSS accettò una serie di regole e clausole che non aveva mai precedentemente accettato, in primis un rigido sistema di ispezioni internazionali sul proprio territorio. In parte, questa accettazione fu dovuta alla pressione generata dal deterioramento della situazione nel Patto di Varsavia, in parte fu spinta dalla grande scommessa politica di Gorbačëv, culturalmente molto influenzato dalle posizioni più innovative presenti nei settori più avanzati delle grandi socialdemocrazie europee, alle quali voleva “Agganciare” l’URSS, come parte di un sofisticato progetto politico teso a fare rientrare l’URSS nel gioco politico mondiale dal quale il bipolarismo l’aveva progressivamente emarginata. Nel 1991, le superpotenze adottarono un trattato per la proibizione di questi armamenti e ne vennero smaltiti quasi 2.700.
Nata oggi:
1926 (97 anni fa): nasce, a Los Angeles (California), Marilyn Monroe pseudonimo di Norma Jeane Mortenson Baker un’attrice, cantante, modella e produttrice cinematografica statunitense, tra le più celebri della storia del cinema. Dopo aver trascorso gran parte della sua infanzia in case- famiglie, Marilyn cominciò a lavorare come modella, prima di firmare il suo primo contratto cinematografico nel 1946; dopo alcune parti minori, film come “Giungla d’asfalto” e “Eva contro Eva” furono i suoi primi successi di pubblico. Negli anni successivi, le sue interpretazioni in “Niagara” e “Gli uomini preferiscono le bionde” vennero apprezzate dalla critica, e le valsero un Henrietta Award ai Golden Globe del1954. La definitiva consacrazione internazionale avvenne poi con le pellicole “Come sposare un milionario”, “Quando la moglie è in vacanza” e “A qualcuno piace caldo”. L’attrice fu trovata morta il 5 agosto 1962, nella sua casa a Los Angeles, aveva 36 anni. La trovò Ralph Greenson, il suo psichiatra, che arrivò perché Eunice Murray, la domestica non riusciva a mettersi in comunicazione con lei. Marilyn era nuda, con la cornetta del telefono in mano. L’autopsia disse che era stata overdose di barbiturici ad ucciderla, ma l’idea che fosse rimasta vittima di un complotto partì subito, dei fratelli Kennedy, magari. Marilyn era davvero un’attrice e una cantante straordinaria. Unica a suo modo. Dicevano che fosse impossibile lavorarci insieme: i ritardi, le battute mai imparate, gli infiniti ciak. Anche amarla era complicato, ma impossibile smettere, diceva Joe DiMaggio suo ex marito, che farà mettere fiori freschi sulla sua tomba ogni anniversario, finché vivrà.