Ripercorriamo, insieme, gli avvenimenti e i personaggi più importanti che hanno segnato la data del 29 Maggio.
Accadde che:
1886 (137 anni fa): il farmacista John Pemberton inizia a pubblicizzare la Coca-Cola. Solo l’8 maggio 1886, Pemberton, scopre la preziosa bibita mescolando con un mestolo misteriosi ingredienti. In poco meno di un mese dalla sua introduzione sul mercato, la famosa bevanda, era in vendita in più di una ditta. L’aspetto non era quello attuale: dal gusto più delicato e più liscio, non si presentava frizzante. Il cambiamento, come oggi lo conosciamo, avviene improvvisamente e accidentalmente, per un errore fortuito. Tutto nacque da una casualità: la Coca-Cola era stata creata, originariamente, come cura per il mal di testa, la stanchezza e l’emicrania. Tuttavia, Pemberton si accorge che mescolata ad acqua frizzante o soda, la medicina poteva diventare una squisita bibita.
1914 (109 anni fa): il transatlantico Empress of Ireland (in italiano “Imperatrice d’Irlanda”) affonda nel Golfo di San Lorenzo causando 1.024 le vittime, fra cui numerosi italiani e bambini. L’Empress of Ireland era un transatlantico inglese che affondò alle 01.20 del mattino dopo essere entrato in collisione con una nave da carico norvegese: la Storstad. Intorno alle 01.00 del mattino, la vedetta segnalò la presenza di un’altra nave che procedeva in senso contrario sulla medesima rotta, così che il comandante, dell’Empress of Ireland, inviò segnali alla Storstad con la sirena per avvertirla della propria presenza e, allo stesso tempo, ordinò un cambiamento di rotta di 10 gradi a sinistra rispetto alla rotta che era intento a seguire. Tuttavia, la Storstad, avvolta dalla nebbia, rispose al segnale informando che avrebbe continuato ad avanzare sulla propria rotta. A quel punto, la nave entrò in collisione con la Empress infilandosi con la propria prua nel fianco destro del transatlantico per ben sette metri fin sotto la linea di galleggiamento. Dopo l’impatto la Storstad, con i motori indietro tutta, si disincagliò, mentre la Empress, continuando ad imbarcare acqua, si capovolse su un fianco e affondò. Una recente teoria sostiene che il capitano della nave norvegese sia stato tratto in inganno da una manovra dell’imperatrice d’Irlanda poco prima che scomparisse nella nebbia. Gli ingegneri avevano, al momento della costruzione del transatlantico, avevano previsto undici compartimenti stagni per dare il tempo ai passeggeri di evacuare la nave in caso di avaria, quest’ultima dovendo rimanere a galla anche se 2 di questi 11 compartimenti fossero stati allagati con acqua. Le 10 paratie stagne sono state forate con 24 porte a chiusura manuale che sono rimaste aperte per il movimento dei passeggeri e dell’equipaggio, ma la velocità con cui è proceduto l’affondamento ha impedito la chiusura della maggior parte delle porte stagne, provocando l’allagamento di tutti i compartimenti e la perdita della nave. Questo naufragio fu, all’epoca, la seconda più grande tragedia marittima, dopo quella del Titanic .
Nato oggi:
1917 (106 anni fa): nasce, a Brooklin (Massachusetts), John F. Kennedy politico e saggista statunitense, 35º presidente degli Stati Uniti d’America dal 1961 al 1963. Allo scoppio della Seconda guerra mondiale si arruolò e combatté valorosamente, finito il conflitto aderì al Partito democratico. Nel 1960 assunse la leadership del partito e si candidò alla presidenza, con Lyndon Johnson candidato alla vicepresidenza. Il 3 novembre dello stesso anno, giorno delle elezioni, sconfisse il vicepresidente uscente Richard Nixon e s’insediò alla Casa Bianca il 20 gennaio dell’anno successivo. La sua presidenza, nel pieno della guerra fredda, è stata caratterizzata da vari eventi: lo sbarco della Baia dei Porci, la crisi dei missili di Cuba, il movimento per i diritti civili degli afroamericani e la corsa nello spazio. Kennedy sposò Jacqueline Bouvier il 12 settembre 1953, entrambi molto giovani in confronto alle precedenti coppie presidenziali, diventarono figure molto popolari; venne loro tributata un’attenzione più simile a quella riservata a cantanti rock e a stelle del cinema, più che a un politico e a sua moglie, influenzarono persino la moda dell’epoca e le loro fotografie comparivano spesso nei rotocalchi dell’epoca. I Kennedy portarono una ventata di vita nuova nell’atmosfera della Casa Bianca. Convinti che la sede presidenziale fosse un luogo dove celebrare la storia, la cultura e le conquiste americane, invitarono regolarmente artisti, scrittori, scienziati, poeti, musicisti, attori, atleti e vincitori di premi nobel. La Casa Bianca sembrò anche un luogo più gioioso per via della presenza dei due figli piccoli della coppia. Il carisma che Kennedy e la sua famiglia irradiavano valsero alla sua amministrazione l’appellativo postumo di “Camelot”. Kennedy muore, a Dallas (Texas), il 22 novembre 1963 ferito mortalmente a colpi di fucile.