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lunedì, Novembre 25, 2024
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Il tempo dei ricordi

Ripercorriamo, insieme, gli avvenimenti e i personaggi più importanti che hanno segnato la data del 29 Aprile.

Accadde che:

1945 (78 anni fa): il Campo di concentramento di Dachau viene liberato dalle truppe statunitensi. Si tratta del primo campo di concentramento istituito dai nazisti già nel 1933, a poca distanza da Monaco di Baviera. Quel giorno, avvicinandosi al campo, il 29 aprile 1945, gli alleati videro, in tutto il suo disumano orrore, a quali conseguenze aveva portato l’ideologia nazionalsocialista: trentanove vagoni nei quali erano ammassati all’incirca duemila cadaveri, corpi che erano già degli scheletri ancor prima di morire. Anche se la sola vista di tutti quei miseri resti era più che sufficiente a suscitare il senso di rabbia, sgomento e incredulità provato dai soldati americani, l’odore nauseabondo dei corpi in putrefazione mescolato a quello dei loro escrementi, provocò, in veterani avvezzi a vedere uomini smembrati da mine, bruciati vivi o morti in altri modi atroci, una reazione da reclute alle prime armi: vomito, pianto e scene isteriche. All’interno del campo, poi, c’erano stanze piene di cadaveri ammassati uno sull’altro. I soldati statunitensi chiesero alle SS di arrendersi, ma fu necessario combattere per qualche ora prima che due ufficiali tedeschi si facessero avanti con una bandiera bianca. Ma quel 29 aprile fu anche il giorno della vendetta dei detenuti: dopo la liberazione molte SS furono giustiziate dai prigionieri

2011 (12 anni fa): William, duca di Cambridge sposa Kate Middleton, nell’Abbazia di Westminster. I due si conoscevano da anni, dai tempi dell’università in Scozia. Dopo il lungo fidanzamento e una breve separazione nel 2007, l’erede al trono d’Inghilterra e la ragazza commoner figlia di imprenditori, avevano annunciato le loro imminenti nozze nel novembre 2010: lui le aveva finalmente chiesto di sposarla durante una vacanza in Kenya, mettendole al dito un preziosissimo anello di zaffiri un tempo appartenuto a Diana. Le nozze si svolsero davanti a 1900 invitati illustri e furono seguite in mondovisione da milioni di spettatori. A fianco di William c’era il testimone dello sposo, il fratello Harry che, attendendo la sposa all’altare, avvertì il fratello: “Non ti girare, sta arrivando”, gli disse. “È bellissima”. Dalla loro unione sono nati tre figli: George, nato nel 2013, Charlotte, nel 2015 e il terzogenito Louis nel 2018. Ecco  undici curiosità sul matrimonio reale: il principe non porta la fede nuziale al dito per scelta personale (non ama i gioielli), solo Kate indossa una bellissima e preziosa fede realizzata con l’oro estratto dalle miniere del Galles. Gli sposi hanno lasciato Buckingham Palace a bordo di un’Aston Martin che il principe Carlo ha ricevuto in dono per il suo ventunesimo compleanno. La navata dell’Abbazia era addobbata con aceri inglesi che poi hanno trovato dimora nella casa di vacanze del principe Carlo in Galles. William ha tenuto all’oscuro Kate fino alla fine della destinazione del viaggio di nozze. Si è poi saputo che i neosposi hanno trascorso due settimane in una villa privata alle Seychelles. Il 29 aprile 2011 è stata proclamata festa nazionale su tutti i territori del Regno Unito. Persino alle Falkland, alle Bermuda e a Turks e Caicos.

Scomparso oggi:

1963 (60 anni fa): muore, a Roma, Michele Guerrisi scultore, pittore e scrittore. Nato, a Cittanova, il 23 febbraio 1893 dimostra presto una passione per l’arte. Terminato il liceo si iscrive alla facoltà di Lettere, tentando con esito negativo, l’esame di ammissione all’Accademia di Belle Arti. La delusione è grande, così abbandona l’Università e si concentra nello studio del disegno geometrico sostenendo, nel frattempo, la prova di ammissione a Napoli. Superato, questa volta, brillantemente l’esame entra nella Scuola di scultura. Nel 1916, consegue prima il diploma all’Accademia di Napoli e qualche mese dopo la laurea in Lettere all’Università di Roma. Nel 1920 pubblica, a sue spese, “Dei valori ideali e pratici nella storia dell’arte”, il suo primo lavoro di critica. In questo stesso anno, si classifica secondo al concorso per l’insegnamento della storia dell’arte all’Accademia di Napoli e un suo gesso, “Prima ruga”, viene ammesso alla XII Biennale di Venezia. Nel 1921 partecipa alla prima Esposizione biennale nazionale d’arte di Napoli con le sculture in gesso: “Monumento agli studenti caduti per la patria”, “Ritratto del pittore San Malato” e “Ritratto di Leonida Repaci”. Tra le sue opere più note si ricordano la serie dei monumenti ai caduti della Grande Guerra: nel 1924 quello della sua città natale Cittanova “La Sentinella”, poi il monumento a “Michele Bello” ed ai caduti di Siderno. Nel 1933, prese parte alla prima mostra del Sindacato nazionale fascista di belle arti a Firenze con “Ragazza seduta” e con “Il ritratto di Giorgio De Chirico”.
Pur risiedendo stabilmente a Roma, continuò a mantenere sempre rapporti con la Calabria. Nel 1951, riceve l’incarico di realizzare otto rilievi per il basamento del monumento a Francesco Cilea a Palmi: di gusto severamente arcaico, che raffigurano la Favola di Orfeo. Sempre nel 1951, invia a Reggio Calabria un Ritratto di Francesco Cilea (oggi nell’atrio del teatro Comunale della città) e, l’anno successivo, esegue per il lungomare le statue di Giovanni Pascoli, Diego Vitrioli e Ibico.

 

 

 

 

 

 

 

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