Ripercorriamo, insieme, gli avvenimenti e i personaggi più importanti che hanno segnato la data del 7 Aprile.
Accadde che:
1300 (723 anni fa): inizia il viaggio di Dante Alighieri nell’inferno, il giorno esatto in cui si perde nella selva oscura. Per questo motivo, oggi, si celebra il Dantedì, giornata voluta dal governo italiano per celebrare il sommo poeta e la sua Divina Commedia, simbolo di unità e pilastro della cultura italiana nel mondo. Quest’anno, il Dantedì, ha una valenza simbolica ancora maggiore, perché cade in occasione del settimo centenario della morte del padre della lingua italiana. Ecco alcune curiosità sul protagonista di questa giornata: il suo vero nome non era Dante Alighieri e la sua commedia non era “Divina”. Il suo nome originale era Durante Alagherii de Alagheriis e Dante era utilizzato come forma abbreviata di Durante. È stato Boccaccio a tramandare il suo genio con il nome di Dante Alighieri, ed è stato sempre lui a denominare la sua commedia “Divina”, perché ricca di rifermenti religiosi. Quel giorno Intraprese così quel grandioso viaggio descritto nei 33 canti della Divina Commedia:
“Nel mezzo del cammin di nostra vita
mi ritrovai per una selva oscura,
ché la diritta via era smarrita”. (Inferno, I, vv 1-3)
1933 (90 anni fa): in Germania, il Cancelliere Adolf Hitler promulga la prima legge antisemita, che esclude gli ebrei dagli uffici pubblici. Sarà il primo atto ufficiale di una lunga catena di azioni che dal 1941 al 1945, porteranno allo sterminio di massa degli ebrei deportati nei campi di concentramento. Il nuovo Codice della Pubblica Amministrazione costituì la prima formulazione, da parte delle autorità tedesche, di quello che sarebbe poi diventato il cosiddetto Paragrafo Ariano, un regolamento studiato apposta per escludere gli Ebrei dalla maggior parte delle organizzazioni, da molte professioni e da altri aspetti della vita pubblica. Questo documento fu poi alla base delle Leggi Razziali di Norimberga del 1935, le quali definivano gli Ebrei non in base al loro credo religioso, ma secondo la loro ascendenza e allo stesso tempo formalizzavano la separazione della popolazione ebraica da quella Ariana. Nello stesso mese, inoltre, la legge tedesca limitò il numero di studenti ebrei che potevano frequentare le scuole e le università. Altre leggi, poi, ridussero fortemente le attività ebraiche nella professione medica e in quella legale. Numerosi enti governativi cercarono anche di escludere gli Ebrei dalla sfera economica della Germania, impedendo loro di guadagnarsi da vivere. Dal 1933 fino allo scoppio della guerra, nel 1939, gli Ebrei subirono gli effetti di più di 400 tra decreti e regolamenti che limitavano le loro vite sotto tutti gli aspetti, sia in campo pubblico che privato.
Scomparso oggi:
2009 (14 anni fa): muore, a Gioiosa Jonica, Francesco Modafferi politico e storico. Nato, a Taurianova, il 13 gennaio 1921, è stato un militante e diligente comunista, convinto meridionalista, sindaco di Gioiosa Jonica, seppe unire, come pochi altri, etica e politica. È stato il primo sindaco calabrese a opporsi alla ‘ndrangheta. Modafferi, infatti, tenne dritta la barra della legalità contro l’illegalità mafiosa. Divenne il bersaglio preferito delle ‘ndrine locali, ma lui non vestì mai i panni dell’eroe. Anzi, a quel tempo, fu definito “l’antieroe”, per quel suo modo semplice e pragmatico di stare con e tra la gente. Capì l’esemplarità dell’omicidio di Rocco Gatto e cercò di attirare l’attenzione di una platea più ampia e, soprattutto, in quel frangente, che divenne la bandiera dell’antimafia. Il Pci, il suo partito, lo seguì e l’aiutò, ma non lo candidò al collegio senatoriale di Locri dove avrebbe sbancato. Modafferi era un uomo comune e non un politicante. Tra le sue opere: “Movimenti di protesta e lotte contadine dal fascismo al secondo dopoguerra: Gioiosa Jonica”, “Le acque pubbliche a Gioiosa Jonica” e “La tradizione musicale a Gioiosa Jonica – La banda municipale”. Il comune di Gioiosa Jonica ha deciso di omaggiare questa grande personalità dedicandogli una via.