Ripercorriamo, insieme, gli avvenimenti e i personaggi più importanti che hanno segnato la data del 5 Marzo.
Accadde che:
1876 (147 anni fa): esce il primo numero del quotidiano milanese “Il Corriere della Sera”, fondato da Eugenio Torelli Vollier. Il lancio avviene la prima domenica di Quaresima, giorno in cui tradizionalmente gli altri quotidiani milanesi non uscivano. Il ricavato del primo numero viene devoluto interamente in beneficienza. La redazione del giornale è composta da 3 redattori e ha sede nella storica Galleria Vittorio Emanuele e veniva stampato in una tipografia sotterranea in via Marino, adiacente alla Galleria. In seguito, la sede “storica” è diventata quella di via Solferino, sempre nel cuore di Milano, a due passi dal quartiere di Brera. il Corriere è diventato nel tempo, ed è tuttora, il primo o il secondo dei quotidiani italiani più diffusi e appartiene al gruppo editoriale Rcs Mediagroup, quotato in Borsa e con un capitale sociale di 40 milioni di euro.
1946 (77 anni fa): Winston Churchill nomina per la prima volta la “cortina di ferro”, questo episodio è spesso considerato come l’inizio della guerra fredda. Anche se non fu subito bene accolta, guadagnò rapidamente popolarità in riferimento alla divisione dell’Europa con il rafforzarsi della guerra fredda. Ciò che dette ancora più rilievo al discorso fu il fatto che, prima di esporlo pubblicamente, Churchill ne aveva messo a conoscenza il presidente degli Stati Uniti Harry Truman, ciò significava che vi era l’approvazione del presidente statunitense. La definizione “Cortina di ferro” non è originale di Churchill. Il giornalista tedesco Max Walter Clauss, corrispondente da utilizzò l’espressione in un articolo in prima pagina del 18 febbraio 1945. Una settimana dopo, sulla medesima rivista, Joseph Goebbels, utilizzò l’espressione come reazione ai risultati della della Conferenza di Jalta. Sir Winston Churchill è stato Primo ministro del Regno Unito dal 1940 al 1945 e nuovamente dal 1951 al 1955. È noto per aver guidato il Regno Unito alla vittoria nella Seconda guerra mondiale. Per l’attività di storico e scrittore portata avanti durante tutta la vita ricevette anche il premio Nobel per la letteratura nel 1953.
Nato oggi:
1943 (80 anni fa): nasce, a Poggio Bustone (Rieti), Lucio Battisti cantautore, compositore, polistrumentista, arrangiatore e produttore discografico, considerato uno dei maggiori cantautori italiani. Inizia, da ragazzo, a suonare la chitarra e canta canzoni sue o di altri, girando con amici fra alcuni locali, anche se la sua ambizione, mano a mano che il tempo passa, diventa sempre più quella di voler intraprendere la professione di cantante. Nel 1964 compone assieme a Roby Matano le sue prime canzoni, per poi approdare al primo 45 giri, “Per una lira”. Il fatto curioso è che i produttori decisero di non mettere il suo volto in copertina, perché ritenuto di scarso “appeal”. Così si ricorse ad un compromesso, mostrandolo a figura intera, di spalle, abbracciato a una ragazza, mentre sui due campeggiava la riproduzione di una liretta, monetina, già a quel tempo assai rara. Nel 1965, l’incontro determinante con Giulio Rapetti, tra i più noti “parolieri” del panorama italiano, sotto lo pseudonimo di Mogol. I due trovano una giusta forma di simbiosi che durerà felicemente per oltre tre lustri, durante i quali assieme scriveranno alcune pietre miliari della musica leggera italiana. Nel 1968, con “Balla Linda” Lucio Battisti partecipa al Cantagiro; nel 1969, in coppia con Wilson Pickett, presenta a Sanremo “Un’avventura”. L’affermazione decisiva arriva nell’estate seguente, al Festivalbar, con “Acqua azzurra, acqua chiara”. Muore, a Milano, il 9 settembre 1998, all’età di 55 anni. La sua morte ha suscitato enorme clamore e commozione in Italia. Oggi, dopo la sua scomparsa, la sua casa di residenza è oggetto di un’inarrestabile via vai di fan o semplici curiosi. Da tutta Italia, oggi, sarà ricordato e omaggiato proprio attraverso la sua musica, come del resto accade tutti i giorni in tantissime case italiane. Perché Battisti sarà sempre Battisti: uno degli artisti italiani più capaci di emozionare e di restare nei cuori delle persone generazione dopo generazione.