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Il tempo dei ricordi

Ripercorriamo, insieme, gli avvenimenti e i personaggi più importanti che hanno segnato la data del 15 Febbraio.

Accadde che:

1903 (120 anni fa): Morris Michtom e la moglie introducono negli Stati Uniti il primo peluche di “Teddy Bear”. Misero in vetrina due orsetti di pezza nel loro negozio di Brooklyn, con il cartello “Teddy’s bears”, dicendo che avevano avuto il permesso scritto del presidente Theodore Roosvelt di usare quel nome. Il successo fu tale che in seguito i coniugi fondarono una società specializzata nella produzione di orsacchiotti, la Ideal Toy Company. Nel 1902, durante una battuta di caccia all’orso lungo il fiume Mississippi, Roosevelt si rifiutò di sparare a un esemplare adulto di orso bruno. L’orso era stato braccato dai cani, ferito e legato a un albero dagli assistenti del presidente, pronto per essere ucciso. Ma il presidente si indignò, dicendo che sparare a un orso in quelle condizioni non sarebbe stato sportivo, tuttavia ordinò che l’animale fosse ucciso per non farlo ulteriormente soffrire. La scelta di Roosevelt fu particolarmente apprezzata perché in quella battuta di caccia lui non riuscì poi ad abbattere nessun orso, tornandosene a casa senza alcun trofeo. La notizia giunse ai quotidiani, che soprannominarono l’orso «Teddy Bear». Il giorno successivo, il disegnatore satirico Clifford K. Berryman pubblicò sulla prima pagina del Washington Post una vignetta che mostrava Roosevelt nell’atto di volgere le spalle all’orsetto legato con un gesto di rifiuto. I lettori si innamorarono dell’orsetto della vignetta e, in seguito, gli orsetti di Berryman divennero sempre più “piccoli, rotondi e carini”. Da qui l’idea di realizzare i peluche che da allora in poi saranno uno dei giocattoli preferiti di milioni di bambini.

2013 (10 anni fa): avviene la caduta di un grosso meteorite, che si disintegra negli strati bassi dell’atmosfera, con una pioggia di detriti, con esplosioni e scie infuocate in cielo sugli Urali e le regioni centrali della Russia. Circa 1.200 persone sono rimaste ferite nella regione di Chelyabinsk, 1.500 chilometri a est di Mosca. Almeno 200 sono bambini. Tremila gli edifici danneggiati. I frammenti sono caduti in un’area poco popolata e decine di persone hanno telefonato per chiedere assistenza medica. Principalmente si è trattato di ferite dovute ai vetri rotti dalle esplosioni causate dalla pioggia di meteoriti. Tra gli edifici danneggiati c’è una fabbrica di circa 6.000 metri quadrati in cui è crollato il tetto. Ma anche centinaia di case, sei ospedali e 12 scuole. Le esplosioni hanno mandato nel panico gli animali nello zoo di Chelyabinsk, in particolare i lupi e gli orsi.

Nato oggi:

1898 (125 anni fa): nasce, a Napoli, Totò pseudonimo di Antonio Griffo Focas Flavio Angelo Ducas Comneno Porfirogenito Gagliardi De Curtis di Bisanzio, attore, commediografo, poeta, paroliere, sceneggiatore e filantropo. I genitori sono Anna Clemente nubile e Giuseppe De Curtis, figlio del marchese De Curtis, che si era sempre opposto al matrimonio tra il nobile figliolo e la bella popolana. Totò cresce nei vicoli di Napoli, che preferisce di gran lunga alla scuola. Si mette a fare vari lavoretti e si avvicina al teatro, anche se come semplice spettatore. Lo affascinano e colpiscono alcuni personaggi comici, che imita benissimo. Nel 1913/14 debutta in uno dei tanti teatrini napoletani con uno pseudonimo, Clerment. Allo scoppio della guerra, parte volontario, poi ne ha paura e finge un attacco di cuore e resta nelle retrovie. Quando finisce la guerra torna al teatro. Comincia a fare “banda” con  gente come Eduardo e Peppino De Filippo. Nel 1921, alla morte del marchese padre, i suoi genitori si sposano e si trasferiscono tutti a Roma. La sua vita subisce una radicale modifica: dopo aver lavorato in vari piccoli teatri romani, approda da Jovinelli, ben presto diventa una stella e inizia a viaggiare per l’Italia in tournée.Totò va pazzo per le donne. Conosce Liliana Castagnola, famosa cantante di café-chantant, che di lui si innamora alla follia: gli propone di fare compagnia insieme e al suo rifiuto, la notte del 3 marzo 1931, si suicida. Colto da rimorsi postumi, Totò la fa seppellire nella tomba di famiglia dei De Curtis e, qualche anno dopo, darà il nome dell’amante alla figlia. In seguito, conosce una sedicenne fiorentina, Diana Bandini Lucchesini Rogliani, che va a vedere un suo spettacolo, si innamora di lui e fugge da casa per raggiungerlo. Nel 1933 hanno una bambina e si sposano nel 1935. Ma poi scoppia la gelosia patologica dell’attore, che lo porta a chiedere l’annullamento del matrimonio in Ungheria. Nella stagione 1932/33, fonda una propria compagnia, sono per lui gli anni d’oro dell’avanspettacolo. Il cinema lo vuole: nel 1937 interpreta “Fermo con le mani!”, cui segue due anni dopo ” Animali pazzi”. Ma questi film non hanno molto successo, solo nel 1947 con “I due orfanelli” Totò sfonda anche nel cinema. Nel 1952 conosce e si innamora di Franca Faldini, di soli 21 anni: saranno inseparabili tutta la vita. Totò muore, a Roma, il 15 aprile 1967, a causa di un attacco cardiaco.

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