fbpx
venerdì, Novembre 22, 2024
spot_imgspot_img
HomeApprofondimentiIl tempo dei ricordi

Il tempo dei ricordi

Ripercorriamo, insieme, gli avvenimenti e i personaggi più importanti che hanno segnato la data del 26 Gennaio.

Accadde che:

1904 (119 anni fa): un catastrofico incendio, scoppiato nella città di Torino, per via di un guasto e divampato per mezzo delle forti raffiche di vento, avvolge la Biblioteca Nazionale. Vittorio Amedeo II di Savoia volle fondare la Regia Biblioteca Universitaria, che raccolse molti volumi dell’Ateneo Torinese. Verso la fine del Settecento, nell’ottica di sostegno all’attività scientifica promosso dai Savoia, confluirono nell’edificio diversi lasciti e acquisizioni di libri rari, alcuni addirittura unici. Nel 1876 fu insignita del prestigioso titolo di Biblioteca Nazionale. Quella notte, quando le fiamme avvolsero l’edificio distrusse circa la metà dei 4.200 manoscritti e incenerì 30.000 dei 250.000 volumi; inoltre andarono disintegrati gli incunaboli (primi manifesti di eventi culturali) piemontesi, delle aldine e della consultazione. Molte porzioni della struttura, comprese alcune sezioni del tetto, crollarono. Fu un problema riparare i libri sopravvissuti all’incendio dalle intemperie dell’inverno, per questo la ricostruzione e riparazione dovette essere molto veloce.

1994 (29 anni): a Sydney, un uomo spara tre colpi contro il principe Carlo, che esce indenne dall’attentato. Il figlio della regina d’Inghilterra era arrivato in Australia tre giorni prima, in visita ufficiale per rilanciare l’immagine della monarchia britannica. Carlo si è salvato perchè il suo aggressore ha usato una pistola ”starter” o giocattolo  con proiettili a salve e non veri. L’attentato è avvenuto, quando un uomo in jeans e maglia bianca, dai tratti somatici orientali, è salito sul palco dove Carlo si apprestava a tenere un discorso in occasione della festa nazionale australiana, ed ha sparato tre colpi da distanza molto ravvicinata prima di essere bloccato e disarmato dalle guardie del corpo del principe. Subito dopo l’attentato, l’allora principe, è apparso molto calmo, ed  ha tenuto regolarmente il suo discorso.

Scomparso oggi:

2020 (3 anni fa): muore, a  Calabasas (California), Kobe Bryant cestista. Nato, a Filadelfia (Stati Uniti), il 23 agosto del 1978 è figlio di Joe Bryant, giocatore di basket che militò in squadre italiane, per questo Kobe da piccolo cresce nel nostro Paese, seguendo la carriera di papà, prima a Rieti, poi a Reggio Calabria, quindi a Pistoia e, infine, a Reggio Emilia. Tornato in America, frequenta la high school e diventa famoso conquistando, con la Lower Merion High School, il titolo nazionale e battendo il record di punti di Wilt Chamberlain nel quadriennio del liceo. Non ancora diciottenne, si dichiara eleggibile per il Draft Nba desideroso di passare tra i professionisti senza frequentare il college: a sceglierlo, come numero 13, sono gli Charlotte Hornets, che però lo cedono ai Los Angeles Lakers in cambio del centro Vlade Divac. Nel corso della prima stagione con i giallo-viola, Kobe Bryant totalizza più di sette punti di media a partita e vince lo Slam Dunk Contest, cioè la sfida delle schiacciate, in occasione dell’All Star Game. La stagione successiva Bryant raddoppia il proprio bottino, con una media punti di oltre 15 a partita e Bryant diventa il più giovane titolare di sempre. Nell’estate del 1999 i losangelini accolgono come allenatore Phil Jackson, che porta Bryant e compagni a vincere tre titoli Nba di seguito, dal 2000 al 2002. Nel frattempo, però, Bryant deve fare i conti con alcuni inaspettati guai giudiziari: il 4 luglio del 2003, infatti, viene arrestato con l’accusa di aver tentato di compiere violenza nei confronti di una cameriera di un hotel del Colorado. Il giocatore ammette di avere avuto un rapporto con la ragazza sostenendo, però, che si trattava di un rapporto consensuale e che, quindi, non c’era stata alcuna violenza. Dopo il pagamento di 25mila dollari di cauzione, Kobe viene rilasciato: alla fine, i legali della ragazza decidono di ritirare le accuse. L’episodio, in ogni caso, ha pesanti conseguenze per il cestista: molti sponsor decidono di non rinnovare l’accordo. Nel giro di breve tempo, comunque, Kobe si rifà sottoscrivendo un contratto con Nike. Intanto, il 22 gennaio del 2006 segna, contro i Toronto Raptors, ben ottantuno punti, in una vittoria stratosferica di 122 a 104, con il secondo miglior punteggio di sempre in un match Nba. Partecipa per due volte alle Olimpiadi conquistando entrambe le volte l’oro, a Pechino nel 2008 e a Londra nel 2012. Kobe sposa Vanessa Laine nel 2001, a soli 22 anni. Il rapporto vive negli anni molti alti e bassi: Vanessa chiede il divorzio nel 2011 a causa dei tanti tradimenti del marito. All’inizio del 2013 la procedura viene, però, annullata e i due tornano assieme. La coppia ha avuto quattro figlie. Bryant muore tragicamente in un incidente d’elicottero, in cui sono coinvolte in totale nove persone, tra cui la figlia tredicenne Gianna.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

- Spazio disponibile -
- Spazio disponibile -
- Spazio disponibile -
ARTICOLI CORRELATI

Le PIU' LETTE