Ripercorriamo, insieme, gli avvenimenti e i personaggi più importanti che hanno segnato la data del 30 Aprile.
Accadde che:
1939 (82 anni fa): Franklin Delano Roosevelt è il primo presidente degli Stati Uniti ad apparire in televisione. Roosevelt ha governato gli Usa durante gli anni più duri della la storia americana: dal 1933, anno in cui la crisi del ’29 arriva al suo culmine, al 1945, anno della sua morte. Nel corso della sua presidenza, con la sua voce suadente, il suo stile colloquiale e popolare, ha saputo indirizzare la nazione verso le nuove sfide che il crescente protagonismo sul panorama mondiale comportava. È riuscito, infatti, nei momenti di difficoltà, a rassicurare e infondere speranza nei propri cittadini, rendendolo sicuramente uno dei presidenti più popolari di sempre. Roosevelt è stato il primo leader liberaldemocratico ad aver capito le potenzialità dell’uso dei nuovi mezzi di comunicazione. Combinando le sue doti oratorie, con il fascino che questi nuovi apparecchi esercitavano, è riuscito ad indirizzare favorevolmente l’opinione pubblica verso l’intervento nella Seconda Guerra Mondiale, seppur in un momento così difficile come dopo l’attacco subito a Pearl Harbor. Egli del resto, è stato costretto ad usare la radio per comunicare con i propri cittadini perché, a causa di una poliomielite contratta nel 1921, era su una sedia a rotelle, per questo non amava mostrarsi pubblicamente.
1945 (76 anni fa): Adolf Hitler ed Eva Braun si suicidano dopo essere stati sposati per un giorno. Il Fuhrer si uccide con un colpo di pistola alla testa, dopo aver ingerito una capsula di cianuro; sua moglie segue la stessa sorte ingerendo cianuro. All’alba del 30 aprile, nel bunker situato circa 8 metri sotto il giardino della cancelleria a Berlino, Hitler riceve la notizia che distrugge le sue ultimissime speranze di poter infrangere il sanguinoso assedio dell’Armata rossa, solo a questo punto prende la decisione definitiva di mettere fine alla sua vita. In quel pomeriggio, secondo le istruzioni date precedentemente dallo stesso Hitler, i loro resti vengono portati attraverso le scale verso l’uscita d’emergenza del bunker, cosparsi di benzina e dati alle fiamme nel giardino della cancelleria del Reich. La prima avvisaglia, verso il mondo esterno che Hitler era morto, è data dai tedeschi stessi: il 1º maggio la stazione radio Reichssender di Amburgo interrompe la programmazione per annunciare, dopo la drammatica musica funerea di Wagner e Bruckner, che Hitler è morto. Una settimana dopo, la seconda guerra mondiale finisce, lasciandosi dietro distruzioni, sofferenze e massacri senza precedenti nella storia e un numero di vittime stimate tra i 55 e i 60 milioni, un conteggio dell’orrore che contiene anche l’abisso dell’Olocausto.
Scomparso oggi:
1883 (138 anni fa): muore a Parigi Édouard Manet pittore francese. Nato a Parigi il 23 gennaio 1832, è considerato il maggiore interprete della pittura impressionista e pre-impressionista, nelle sue opere è evidente l’utilizzo di uno stile pittorico impressionista a cui unisce il suo particolare uso del colore nero, caratteristica unica e distintiva della sua arte. L’artista francese viaggia molto, visita l’Olanda, l’Italia, l’Austria, la Germania, analizzando e studiando lo stile tonale utilizzato da Giorgione, Goya, Velazquez, Tiziano e i pittori olandesi del 1600. Nel 1862, alla morte del padre, riscuote una grande eredità che gli permette di vivere bene e di dedicarsi per tutta la vita all’arte. In questo periodo realizza una delle sue opere più famose, “Le déjeuner sur l’herbe”, che suscita numerose polemiche, perché giudicata scandalosa, per la presenza di un nudo femminile e di borghesi abbigliati con abiti contemporanei. La nudità della giovinetta nuda, accanto ai due uomini, vestiti non aveva, infatti, nessun pretesto mitologico, storico o letterario.