Ripercorriamo, insieme, gli avvenimenti e i personaggi più importanti che hanno segnato la data del 24 Ottobre.
Accadde che:
1917 (105 anni fa): inizia la battaglia di Caporetto, uno scontro combattuto durante la Prima guerra mondiale, tra le forze congiunte degli eserciti austro-ungarico e tedesco contro il Regio Esercito italiano. L’attacco portò alla più grave disfatta nella storia dell’esercito italiano, tanto che, nella lingua italiana, ancora oggi il termine “Caporetto” è usato per indicare, per antonomasia, una sconfitta disastrosa. La sconfitta portò a immediate conseguenze politiche e militari, con l’avvicendamento del generale Luigi Cadorna con il generale Armando Diaz. Le unità italiane si riorganizzarono abbastanza velocemente e fermarono le truppe austro-ungariche e tedesche nella successiva prima battaglia del Piave, riuscendo a tenere a oltranza la nuova linea difensiva su cui aveva fatto ripiegare Cadorna.
1929 (93 anni fa): avviene il crollo della borsa di New York, con circa tredici milioni di azioni che vengono contrattate e che precipitano. Si scatenò un’ondata di panico, sostenuta dalle allarmanti notizie di suicidi di agenti di Borsa e di banchieri. La bufera a Wall Street durò diverse settimane e innescò una corsa a ritirare il denaro depositato nelle banche. Molte di queste, soprattutto le più piccole, non furono in grado di soddisfare le richieste e quindi fallirono. Il crollo di Wall Street e il fallimento di migliaia di banche colpì certamente molti possessori di grandi capitali, ma si abbatté anche su tanti piccoli risparmiatori che videro svanire i loro modesti pacchetti azionari o i loro depositi bancari. Il crollo della borsa non fu la causa principale della crisi, ma sicuramente concorse a inasprirla, portando alla rovina centinaia di migliaia di famiglie. Il ribasso continua fino all’8 luglio 1932, quando l’indice raggiunge 58 punti. Poiché gli Usa erano il centro di gravità dell’economia mondiale, fatta eccezione per la Russia, la crisi si diffuse in tutti i paesi capitalistici.
Scomparso oggi:
1985 (37 anni fa): muore, a Buenos Aires, László József Bíró giornalista e inventore. Nato, a Budapest, il 29 settembre 1899 è famoso per aver ideato la penna a sfera che porta il suo nome. Ciò che mosse Bíró verso quella che sarebbe poi diventata una fama planetaria fu trovare una soluzione al problema delle macchie che le penne stilografiche lasciavano sui fogli. Così Bíró provò a sostituire il tipo di inchiostro che si usava per scrivere, con quello delle rotative che stampavano i giornali. Il nuovo liquido era però viscoso, rendeva difficoltosa e poco fluida la scrittura. Così, perfezionò la sua idea, con una soluzione semplice e allo stesso tempo geniale: all’interno della punta inserì una piccola pallina metallica. Questa permise di ottenere una distribuzione omogenea dell’inchiostro, proprio con lo stesso principio che permetteva ai cilindri rotanti di stampare la carta dei giornali. Nacque così la prima penna a sfera. Nel 1940 Bíró iniziò a lavorare in modo indipendente e nel 1943 brevettò la sua invenzione. I costi di produzione erano però piuttosto elevati e la penna a sfera risultava essere un prodotto d’élite. I fratelli Bíró cedettero il brevetto al barone italiano, naturalizzato francese, Marcel Bich, che riuscì a produrre una penna abbattendo i costi del 90% e la commercializzò in tutto il mondo. Marcel Bich divenne ricchissimo e creò un impero a livello industriale. László Bíró, invece, morì povero. In sua sua memoria, in Argentina ogni 29 settembre, suo giorno di nascita, si festeggia il “giorno degli inventori”.