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domenica, Novembre 24, 2024
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Il tempo dei ricordi

Ripercorriamo, insieme, gli avvenimenti e i personaggi più importanti che hanno segnato la data del 15 Ottobre.

Accadde che:

1815 (207 anni fa): Napoleone Bonaparte viene esiliato sull’isola di Sant’Elena, un lembo di terra di origine vulcanica che affiora dalle acque dell’Oceano Atlantico. L’uomo, che per oltre due lustri tenne in scacco l’Europa, l’imperatore dei francesi e generale di cento battaglie, parlò così del posto dove era stato relegato dopo il Congresso di Vienna e il conseguente periodo definito della Restaurazione: “In quest’isola maledetta non si vede né sole e né luna per la maggiore parte dell’anno. Sempre pioggia o nebbia. Se ne lamentano gli stessi inglesi, benché siano abituati all’umidità. L’unica cosa che abbiamo in abbondanza è il tempo”. Si rese conto subito che quell’isola sperduta sarebbe stata un ostacolo insormontabile anche per un uomo risoluto e geniale. Sant’Elena era a 1900 chilometri dalla costa africana, quella più vicina e a 3000 chilometri dalla costa brasiliana. Un minuscolo territorio nel bel mezzo dell’oceano. Gli Inglesi poi avevano fatto le cose in grande pur di non farlo evadere come era successo all’Elba. Almeno due fregate sorvegliavano l’isola di continuo e una guarnigione di 2000 soldati non aveva altro compito che quello di guardare a vista Napoleone. Dal 1815 fino a quel 5 maggio 1821 data che segnò la sua morte, Napoleone dimorò a Longwood privato di ogni libertà personale.  Non poteva ricevere nessuno che non avesse avuto autorizzazione da parte del governatore dell’isola,  la sua posta veniva aperta e censurata. Vi erano limiti alle sue passeggiate e al suo poter andare a cavallo. Napoleone fu privato della sua forza morale.  La genialità dell’uomo gli fece comprendere dopo una quindicina di mesi di permanenza che non vi era possibilità alcuna di fuga. Tale consapevolezza lo portò  a chiudersi in se stesso e a maturare una depressione che lo travolse.

1993 (29 anni fa): Nelson Mandela e Frederik de Klerk ricevono, a Stoccolma, il Nobel per la pace, per aver liberato il Sudafrica dall’apartheid. Un riconoscimento congiunto ai due statisti sudafricani, che rappresentavano il vecchio e il nuovo: l’affossatore del vecchio regime e il profeta del ‘nuovo Sudafrica’. De Klerk, che ha messo fine al regime di apartheid. E Mandela, l’attivista per i diritti dei neri, icona della lotta per tutte le libertà. Un uomo cresciuto nello spietato regime dell’apartheid razzista che oppresse il Sudafrica dal 1948 al 1994. Un leader che ha abbracciato e guidato la lotta armata, che ha trascorso quasi un terzo della vita in carcere, uscendone come un ‘Gandhi nero’. Un simbolo, che con il suo messaggio di perdono e riconciliazione ha saputo trattenere il suo Paese dal precipitare in un temuto baratro di vendetta e di sangue.Nel novembre 2009, l’Onu proclama il 18 luglio il Mandela Day.

Nato oggi:

1923 (99 ani fa): nasce, a Santiago de Las Vegas (Cuba), Italo Calvino scrittore, uno dei narratori italiani più importanti del secondo Novecento. Tra i sedici ed i venti anni scrive brevi racconti, opere teatrali ed anche poesie. Finita la guerra, nel 1946 comincia a gravitare attorno alla casa editrice Einaudi, vendendo libri a rate. Su esortazione di Cesare Pavese e del critico Giansiro Ferrata, si dedica alla stesura di un romanzo: “Il sentiero dei nidi di ragno”, una ricognizione del periodo bellico e del mondo partigiano. Nel 1951 finisce di scrivere un romanzo d’impianto realistico-sociale, “I giovani del Po”, mentre in estate scrive di getto “Il visconte dimezzato”, cui seguiranno “Il barone rampante”, “Il cavaliere inesistente”, “Marcovaldo”. L’inclinazione fantastica, costante di tutta l’opera di Calvino, rappresenta la corda più autentica dello scrittore. In molte delle sue opere, infatti, egli infrange una regola ferrea della vita che vuole da una parte la realtà, dall’altra la finzione. Calvino, invece, spesso mescola i due piani, facendo accadere cose straordinarie e spesso impossibili all’interno di un contesto realistico, senza perdere colpi né sull’uno né sull’altro versante. Muore, a Siena, il 19 settembre 1985.

 

 

 

 

 

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