Ripercorriamo, insieme, gli avvenimenti e i personaggi più importanti che hanno segnato la data del 23 Luglio.
Accadde che:
1829 (193 anni fa): negli Stati Uniti, William Burt brevetta la prima macchina per scrivere. Lo strumento in questione, si componeva di una scatola in legno di forma rettangolare: il funzionamento di quest’ultima, si aveva tramite la pressione di una leva rotante. La pressione esercitata sulla leva faceva in modo che le lettere di inchiostro entrassero in contatto con la carta, imprimendola. Il numero di linee battute sulla carta era visionato e conteggiato da un indicatore circolare, posto nella parte anteriore della scatola rettangolare. I fogli di carta erano, invece, annessi ad una cinta fatta di tessuto simile al velluto che produceva movenze rotatorie quando la leva si abbassava. Riscosse un esiguo successo sul piano commerciale. Le ragioni furono, principalmente, due: le enormi dimensioni dello strumento, quindi la poca praticità e la lentezza del sistema di scrittura. Questo primo originario esemplare fu fondamentale per lo sviluppo delle successive macchine da scrivere: importante l’apporto che diedero le figure di Giuseppe Ravizza e dell’americano Christopher Scholes, sulle migliorie fornite alle nuove versioni dello strumento. La svolta, tuttavia, furono le macchine elettriche prodotte successivamente: nel 1950, infatti, l’Olivetti lanciò il celeberrimo modelloLettera 22.
1914 (108 anni fa): Francesco Giuseppe invia un ultimatum alla Serbia che provocherà l’inizio della Grande Guerra. In seguito all’eccidio di Sarajevo l’Austria, ritenendo la Serbia responsabile dell’accaduto, inviò al governo serbo un ultimatum con condizioni umilianti. La Serbia accettò tutte le condizioni, tranne quella che «funzionari austriaci partecipassero alla inchiesta giudiziaria contro gli attentatori», per cui l’Austria ritenendo insufficiente tale risposta, dichiarò guerra alla Serbia il 28 luglio. Dal 25 al 30 luglio furono fatti tentativi per impedire che la guerra divenisse generale; ma la Russia, per sostenere la Serbia, ordinò la mobilitazione generale, venendo in tal modo a minacciare l’Austria e la Germania. Di fronte a questo pericolo la Germania dichiarò guerra alla Russia (31 luglio); la Francia, alleata della Russia, entrò anch’essa in guerra (2 agosto); e pochi giorni dopo anche l’Inghilterra, che si vedeva minacciare il suo predominio nel mare del Nord, intervenne nel conflitto (4 agosto). L’Italia, nonostante facesse parte della Triplice Alleanza con Austria-Ungheria e Germania fin dal 1882, proclamò la propria neutralità.
Nato oggi:
1941 (81 anni fa): nasce, a Palermo, Sergio Mattarella politico, giurista, accademico e avvocato, 12º presidente della Repubblica Italiana dal 3 febbraio 2015. Cresciuto in una famiglia dalla solida tradizione cristiana e democratica, da giovane milita tra le file della Fuci (Federazione Universitaria Cattolica Italiana). Nel 1980 deve affrontare un terribile lutto: suo fratello Piersanti, all’epoca governatore della Regione Sicilia, infatti, viene ucciso a colpi di pistola il 6 gennaio in occasione di un agguato mafioso. Nel 1983 Mattarella viene eletto in Parlamento. Nel 1987 viene nominato Ministro dei rapporti con il Parlamento per il governo De Mita. In seguito, Sergio Mattarella è Ministro della pubblica istruzione nel Governo Andreotti VI, dal quale si dimette in segno di protesta contro la legge Mammì. nel 1992 assume la direzione del quotidiano “Il Popolo”, mentre l’anno successivo è il padre della riforma della legge elettorale in senso maggioritario che viene approvata in agosto e che in suo onore assume il soprannome di Mattarellum. Durante la XII legislatura fa parte della Commissione parlamentare d’inchiesta sul fenomeno della mafia e sulle altre associazioni criminali similari, ed è vicepresidente della I Commissione e della Commissione parlamentare d’inchiesta sul terrorismo in Italia e sulle cause della mancata individuazione dei responsabili delle stragi. Il 31gennaio del 2015, al quarto turno delle elezioni che si svolgono diviene il 12° Presidente della Repubblica Italiana. Dal punto di vista politico, vive un momento delicato della sua Presidenza alla fine del mese di maggio del 2018. Dopo le elezioni del 4 marzo, infatti, si giunge alla formazione di un possibile governo con l’incarico a Giuseppe Conte, figura al limite tra il tecnico e il politico, presentato dai leader dei due partiti vincitori delle elezioni: Movimento 5 Stelle e Lega. Mattarella però deve affrontare ogni anno una crisi: nell’agosto del 2019 la Lega di Salvini esce dal governo; Conte si dimette, per riottenere da Mattarella il secondo mandato. L’anno successivo, 2020, la crisi che il Presidente della Repubblica deve vivere è quella della pandemia di coronavirus, con enormi conseguenze sulla vita sociale ed economica del Paese. All’inizio del 2021, ancora in piena emergenza sanitaria, il governo affronta una nuova crisi. Dal 13 febbraio 2021 il nuovo presidente del Consiglio incaricato da Mattarella è Mario Draghi. Un anno più tardi, arriva alla fine del suo mandato di Presidente. In un clima politico confuso e dopo sei turni di votazione andati a vuoto, i rappresentanti del Parlamento chiedono a Sergio Mattarella la disponibilità per un secondo mandato da Presidente. Così il 29 gennaio 2022, viene rieletto. Pochi giorni fa, l’ennesima crisi: Il Presidente scioglie le camere, dopo le dimissioni di Draghi. Sergio Mattarella è vedovo. Il Presidente della Repubblica Italiana era innamoratissimo della moglie Marisa Chiazzese, venuta a mancare il primo giugno 2012 per via di un tumore. Sergio Mattarella l’ha ricordata durante un discorso pubblico nella Giornata Nazionale della ricerca sul Cancro. “Per seguire la persona a me più cara al mondo, ho trascorso a più riprese numerose settimane in ospedali oncologici. Sarebbe auspicabile che ogni tanto le persone in buona salute trascorressero qualche giorno in visita negli ospedali, perché il contatto con la sofferenza aiuterebbe chiunque a dare a ogni cosa il giusto posto nella vita”.