Ripercorriamo, insieme, gli avvenimenti e i personaggi più importanti che hanno segnato la data del 20 Giugno.
Accadde che:
1789 (233 anni fa): i deputati del Terzo Stato francese effettuano il Giuramento della Pallacorda, in una palestra dove si giocava alla pallacorda (uno sport simile al tennis). Essi giurarono di non separarsi prima di aver dato una Costituzione alla Francia e, a questo scopo, il 9 luglio 1789 si proclamarono Assemblea nazionale costituente. Con questo atto clamoroso proclamavano automaticamente decaduti gli Stati generali, che venivano sostituiti da un’Assemblea sulla quale il re non aveva più alcun potere. Il gesto rivoluzionario dei deputati del Terzo stato spaventò il re, che prese due decisioni in contrasto tra loro: da un lato si mostrò rispettoso della nuova situazione e ordinò ai nobili e al clero di riconoscere l’Assemblea costituente prendendo parte alle sue riunioni; dall’altra richiamò a Versailles 2000 soldati dimostrando di essere pronto a scioglierla con la forza. Ciò fece esplodere la collera del popolo. Il Giuramento della Pallacorda segnò l’inizio della Rivoluzione francese.
1979 (43 anni fa): per la prima volta in Italia, una donna, Nilde Iotti, viene eletta presidente della Camera dei deputati. Nel suo discorso d’insediamento, che ruotò intorno alla figura della donna nella società, all’imparzialità politica di cui da allora in avanti sarebbe stata paladina e alle misure necessarie per combattere il terrorismo che negli anni di piombo straziava il Paese, dichiarò: “Io stessa – non ve lo nascondo – vivo quasi in modo emblematico questo momento, avvertendo in esso un significato profondo, che supera la mia persona e investe milioni di donne che attraverso lotte faticose, pazienti e tenaci si sono aperte la strada verso la loro emancipazione”. Sarebbe stata riconfermata a questo ruolo altre due volte, concludendo il suo mandato dopo quasi tredici anni, il 22 aprile 1992: un record che da allora non è ancora stato battuto. Figlia di un ferroviere e sindacalista socialista, Egidio, licenziato a causa del suo impegno politico, visse gli anni dell’adolescenza in un contesto di forti difficoltà economiche, ma grazie a una borsa di studio riuscì a iscriversi all’università Cattolica di Milano dove, nel 1942, si laureò in Lettere e filosofia. Eletta all’Assemblea costituente nel 1946, cominciò fin da allora la sua lotta per i diritti delle donne al lavoro e in famiglia. Ebbe un ruolo importante durante la Resistenza e, alla fine della guerra, continuò l’attività politica con l’Udi, l’Unione donne italiane, che le affidò l’incarico di indagare sulle condizioni delle famiglie più bisognose e di cui divenne segretaria. Il ruolo le valse un notevole apprezzamento a livello locale e, alle elezioni del 2 giugno 1946, ottenne dalla sua circoscrizione 15.936 voti, che all’età di ventisei anni la portarono a Montecitorio come deputata all’Assemblea costituente, insieme ad altre ventuno donne. Questo ruolo le permise di battersi per l’affermazione del principio della parità tra i coniugi, del riconoscimento dei diritti dei figli nati fuori dal matrimonio e delle famiglie di fatto. Al riguardo affermò: “Dal momento che alla donna è stata riconosciuta, in campo politico, piana eguaglianza, col diritto di voto attivo e passivo ne consegue che la donna stessa dovrà essere emancipata dalle condizioni di arretratezza e di inferiorità in tutti i campi della vita sociale e restituita ad una posizione giuridica tale da non menomare la sua personalità e la sua dignità di cittadina”. Durante i lavori per l’assemblea, Nilde, ebbe modo di conoscere e innamorarsi di Palmiro Togliatti, il segretario generale del PCI, di ventisette anni più vecchio e già sposato con Rita Montagnana, un’eminente esponente del partito, con cui aveva anche un figlio. La loro storia fu fortemente osteggiata dai vertici del partito, che avevano un codice di condotta morale severissimo, ma la coppia tuttavia rimase insieme fino alla morte di Togliatti, avvenuta nel 1964. In questi anni, lottò per l’inserimento del divorzio nell’ordinamento giuridico e lo difese nella battaglia del referendum abrogativo del 1974; nel 1975 fu tra i protagonisti della riforma del diritto di famiglia e nel 1978 di quella sull’aborto. Nel 1987, ottenne mandato esplorativo per formare un governo da parte del Presidente della Repubblica Francesco Cossiga, che però fallì; ciò la rese comunque la prima donna e la prima esponente del PCI ad arrivare tanto vicino alla presidenza del consiglio. Nel 1992, fu poi la prima candidata donna proposta dalla sinistra come Presidente della Repubblica. Nilde Iotti si ritirò dalla politica il 18 novembre 1999 per problemi di salute e si spense pochi giorni dopo, il 4 dicembre. La Camera dei deputati accolse le sue dimissioni con un lunghissimo applauso.
Nato oggi:
1868 (154 anno fa): nasce a Monteleone (Vibo Valentia), Vincenzo Franco avvocato, scrittore e poeta. Vibra come grande poeta in dialetto con la raccolta “Rose e spine”, edite nel 1889. Gli annunciati “Memorie e fantasie” e “Studi dialettali” rimasero nel regno delle intenzioni, mentre pubblica, nel 1890, il saggio “Religione, scienza e arte”. Dopo un lungo silenzio, si riaffaccia alle umane lettere, nel 1937, con le “Iscrizioni vibonesi”, che raccolgono fatti e personaggi del suo paese. Muore, a Monteleone, il 19 giugno 1948.