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venerdì, Novembre 22, 2024
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Il tempo dei ricordi

Ripercorriamo, insieme, gli avvenimenti e i personaggi più importanti che hanno segnato la data del 21 Maggio.

Accadde che:

1932 (90 anni): Amelia Earhart diviene la prima donna ad attraversare l’Oceano Atlantico alla guida di un aeroplano in solitaria. Un’impresa celebrata dalla stampa dell’epoca e sottolineata dalla folla che la accolse al suo arrivo in Irlanda dopo 14 ore e 56 minuti di volo. Il 20 maggio 1932 Amelia Earhart decollò da Harbor Grace, isola di Terranova, con il suo Lockheed Vega 5B rosso. Durante la traversata dovette affrontare varie difficoltà: la stanchezza, un serbatoio per il combustibile in avaria e la rottura dello scafo che provocò le fiamme dal lato del motore. Inoltre, sulle ali del Vega si formò uno strato di ghiaccio che causò un’inarrestabile discesa di 3000 piedi, portandolo a sfiorare la cresta delle onde. La sua destinazione finale era Parigi ma le condizioni atmosferiche e i problemi meccanici la fecero atterrare in una fattoria vicino Derry, in Irlanda. Il volo durò 14 ore e 56 minuti.  Tornò poi negli Stati Uniti dove le furono rivolti grandi onori, tra cui la medaglia della Distinguished Flying Cross, direttamente dal Congresso degli Stati Uniti. In seguito, insieme ad altre 98 aviatrici, diede vita alla Ninety-Nines, prima organizzazione di pilote donne. La sua carriera terminò nel 1937 con la sua scomparsa in mezzo all’Oceano Pacifico: stava tentando di fare il giro del mondo, ma precipitò e il suo corpo non fu mai più ritrovato.

1972 (50 anni fa): un geologo australiano di origini ungheresi, László Tóth, eludendo la sorveglianza, riesce a colpire con un martello “La Pietà” di Michelangelo per quindici volte in un tempo di pochi secondi, al grido di “I am Jesus Christ, risen from the dead! (“Io sono Gesù Cristo, risorto dalla morte!”), prima che fosse afferrato e reso inoffensivo. Tóth entrò nella Basilica di San Pietro la mattina, verso le ore 11:30 scavalcando, all’improvviso, la balaustra che separava la folla di visitatori dalla scultura. Era vestito con una pesante giacca blu, tipo impermeabile e una camicia rossa; alto e slanciato, portava i capelli lunghi e aveva una corta barbetta bionda. Toltosi la giacca per esser più libero nei movimenti, con una mazzuola pesante, circa cinque chili, colpì dapprima il capo della Madonna e poi, più volte, il volto e le braccia, lasciando però integra la figura del Cristo. La Pietà subì dei danni molto seri, soprattutto sulla Vergine: i colpi di martello avevano staccato una cinquantina di frammenti, spaccando il braccio sinistro e frantumando il gomito, mentre sul volto il naso era stato quasi distrutto, come anche le palpebre. Il restauro venne avviato quasi subito, dopo una fase di studio, effettuato riutilizzando per quanto possibile i frammenti originali, oltre che un impasto a base di colla e polvere di marmo. È stato effettuato nei vicini laboratori dei Musei Vaticani, sotto la responsabilità del direttore Deoclecio Redig de Campos e, grazie all’esistenza di numerosi calchi, fu possibile reintegrare l’opera fedelmente, senza rifacimenti arbitrari delle lacune. Interrogato in seguito, benché durante il vandalismo avesse dato prova di parlare l’italiano, Tóth mostra di non capire le domande che gli venivano rivolte, affermando di saper parlare solo l’inglese. Secondo altre fonti, invece, ripeté frasi sconnesse per tutti gli interrogatori, permanendo nella sua convinzione d’essere il Cristo. Nonostante l’atto, non fu incriminato, ma internato in manicomio per due anni e, in seguito, rimpatriato in Australia. Da allora la Pietà è protetta da una speciale parete di cristallo antiproiettile.

Scomparso oggi:

1639 (383 anni fa): muore, a Parigi, Tommaso Campanella filosofo, teologo, poeta e frate domenicano. Nato, a Stilo, il 5 settembre 1568 il suo pensiero si riallaccia  al naturalismo telesiano, sostenendo che la natura va conosciuta nei suoi propri principi, che sono tre: caldo, freddo e materia. Essendo tutti gli esseri formati da questi tre elementi, allora gli esseri della natura sono tutti dotati di sensibilità. Il naturalismo di Campanella, comporta una teoria della conoscenza essenzialmente sensistica: egli sosteneva, infatti, che tutta la conoscenza è possibile solo grazie all’azione diretta o indiretta dei sensi. In base a queste premesse, sulla religione egli distingue due tipologie: una religione naturale e religioni positive. La religione naturale è una religione che rispetta l’ordine universale dell’universo stesso; quelle positive, invece, vengono imposte dallo stato. Campanella afferma, però, che il cristianesimo è l’unica religione positiva, poiché è imposto dallo stato, ma al contempo coincide con l’ordine naturale. Fu autore di un’importante opera di carattere utopico, ovvero “La città del Sole”.

 

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