Ripercorriamo, insieme, gli avvenimenti e i personaggi più importanti che hanno segnato la data del 30 Aprile.
Accadde che:
1945 (77 anni fa): Adolf Hitler ed Eva Braun si suicidano dopo essere stati sposati per un giorno. L’ultimo giorno del Fuehrer inizia all’alba del 30 aprile, nel bunker situato circa 8 metri sotto il giardino della cancelleria a Berlino, ormai contornata dalle macerie. Hitler ebbe dal generale Wilhelm Keitel, successivamente uno dei principali imputati a Norimberga, la notizia che distrusse le sue ultimissime speranze di poter infrangere l’assedio dell’Armata rossa. Solo a questo punto, prese la decisione definitiva di mettere fine alla sua vita. Nel pomeriggio, distribuì ampolline di veleno al suo personale: per verificare l’efficacia del veleno lo fece prima somministrare al suo pastore tedesco, decidendo però di non presenziare all’uccisione. Intorno alle 15.30, fu compiuto l’atto finale: Eva Braun ingerì il cianuro, Hitler si sparò. Febbrili speranze, crolli nervosi, ed esplosioni d’ira avevano caratterizzato le ultime settimane di vita del Fuehrer. Una settimana dopo, la Seconda guerra mondiale era finita, lasciandosi dietro distruzioni, sofferenze e massacri senza precedenti nella storia e un numero di vittime stimate tra i 55 e i 60 milioni, un conteggio dell’orrore che contiene anche l’abisso dell’Olocausto.
1993 (29 anni fa): il segretario del Partito Socialista Italiano, Bettino Craxi, decide che non si sarebbe fatto intimidire dai manifestanti che protestavano di fronte all’ingresso dell’Hotel Raphael, l’albergo dove abitava quando si trovava a Roma e scelse di affrontare i contestatori. La Camera aveva respinto quattro delle sei autorizzazioni a procedere per corruzione e ricettazione che la magistratura aveva richiesto contro di lui. I manifestanti erano lì per contestarlo: dopo dieci mesi a seguire le vicende dell’inchiesta Tangentopoli, consideravano Craxi il simbolo più importante del malcostume e della corruzione diffusa in tutto il paese. non appena Craxi uscì dalla porta partirono prima i cori e poi, quasi subito, una pioggia di oggetti: sassi, sigarette, pezzi di vetro e soprattutto monetine. Secondo molti quella scena non mise fine soltanto alla carriera di Craxi come uomo politico, ma ad un’intera stagione politica. Nella primavera del 1993, la situazione politica era questa: il presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro aveva promosso la formazione di un governo tecnico, il primo presieduto da un non parlamentare, l’ex governatore della Banca d’Italia Carlo Azeglio Ciampi. Il governo si era presentato alla Camera il 29 aprile per ricevere la fiducia. In quello stesso giorno, la Camera doveva votare sulla richiesta di autorizzazione a procedere contro Bettino Craxi nell’ambito di sei inchieste diverse. Craxi prese la parola per difendersi e convincere i suoi colleghi a respingere le richieste di procedere contro di lui. Fu probabilmente il suo discorso più famoso, quello in cui ammise il finanziamento illecito del Partito Socialista, in cui affermò che tutti i partiti avevano fatto la stessa cosa e negò ogni accusa di arricchimento personale.
Scomparso oggi:
1883 (139 anni fa): muore, a Parigi, Edouard Manet pittore. Nato, a Parigi, il 23 gennaio 1832 èconsiderato il maggiore interprete della pittura pre-impressionista. Sin da giovane ha la passione per l’arte e vorrebbe intraprendere la carriera artistica, che non gli viene però permessa dal padre. Ma, dopo gli scarsi risultati scolastici, riesce a convincere il genitore a intraprendere quella strada. L’artista francese viaggia molto analizzando e studiando lo stile utilizzato da Giorgione, Goya, Tiziano e Velazquez. Dal 1856, studia presso l’Accademie, dove conosce celebri artisti e numerosi intellettuali. Nel 1862, realizza una delle sue opere più famose, “Le déjeuner sur l’herbe”, che suscita numerose polemiche, perché giudicata scandalosa. Nel 1865, finisce di dipingere “Olympia” dipinto che viene esposto al Salon, generando giudizi ancora più negativi. Nel 1881 Manet inizia ad avere i primi riconoscimenti dal suo Paese, infatti, è insignito della Legion d’onore dalla Repubblica francese e premiato presso il Salon.