Ripercorriamo, insieme, gli avvenimenti e i personaggi più importanti che hanno segnato la data del 10 Aprile.
Accadde che:
1710 (312 anni fa): entra in vigore, nel Regno Unito, lo Statuto di Anna, il primo statuto completo sul copyright al mondo. Considerato oggi come l’origine della legge sul copyright, prende il nome della regina che allora era sul trono: Anna di Gran Bretagna. Il titolo completo in italiano della legge è “Atto per l’Incoraggiamento dell’Istruzione, lasciando il Possesso delle Copie dei Libri Stampati agli Autori o acquirenti di tali Copie, per il Periodo sottomenzionato”. Con lo Statuto il diritto di stampa, ristampa e vendita dell’opera passava all‘autore. Garantiva al pubblicatore di un’opera scritta una protezione legale, della durata di 14 anni dopo la pubblicazione dello Statuto. Alla fine dei 14 anni, il copyright tornava all’autore dell’opera, che poteva goderne per 14 anni a sua volta.
1991 (31 anni fa ): la nave traghetto Moby Prince si scontra con una petroliera dell’Agip al largo del porto di Livorno. Nel rogo perdono la vita tutti i passeggeri e tutti i membri dell’equipaggio del Moby, con la sola eccezione di un giovane mozzo. Le vittime sono 140. Sono le 22.25 di una limpida sera di primavera quando, nella rada livornese, il traghetto Moby Prince della Navarma entra in collisione con l’Agip Abruzzo, petroliera della Snam, a 2,7 miglia dalla costa. La prua del Moby penetrò la cisterna numero 7 della petroliera: il greggio si riversò sul traghetto che si trasformò in un’immensa torcia con l’innesco delle fiamme, provocato forse dall’attrito delle lamiere. Varie le ipotesi sul perchè accadde: nebbia, eccesso di velocità, un’esplosione, un guasto alle apparecchiature di bordo. Anche la distrazione: si pensò che chi avrebbe dovuto vigilare stava guardando Juventus-Barcellona in tv, semifinale di Coppa Uefa. Di certo i soccorsi arrivarono in ritardo: il traghetto fu individuato solo alle 23.35, ovvero più di un’ora dopo la collisione. A causa del violento impatto fra le due imbarcazioni, da una delle cisterne della petroliera comincia a fuoriuscire petrolio in grandi quantità. Su quanto successo davvero a bordo delle due navi coinvolte nell’incidente, ancora oggi a trentun anni di distanza non si è ancora riusciti a fare definitivamente chiarezza. Fino ad oggi la tragedia del Moby Prince è rimasta dunque senza un colpevole. Tra le vittime undici erano calabresi. Si tratta di Luciano Barbaro (24) di Siderno, Francesco Crupi (34) e Antonio Rodi (41) di Siderno, Rocco Averta (36 anni), Antonio Avolio (45), Francesco Esposito (43) e Giulio Timpano (21) di Pizzo Calabro, Nicodemo Baffa (52) di Santa Sofia d’Epiro, Francesco Tumeo (58) e il cognato Francesco Mazzitelli (56) di Parghelia e Carlo Vigliani (31) di Taurianova.
Scomparso oggi:
1931 (91 anni fa ): muore, a New York, Kahlil Gibran poeta, pittore e aforista libanese naturalizzato statunitense. Nato, a Bisharri (Libano), il 6 gennaio 1883 il suo Il successo si deve soprattutto al fascinoso sincretismo religioso che permea “Il profeta” (scritto nel 1923): su tutto prevale l’idea di una generica concezione della divinità, in cui vi si intrecciano immagini e simboli di ogni religione e filosofia. Per Gibran l’esistenza è il tempo regalato per ricomporre la frattura esistente tra noi e Dio; quando nell’individuo bene e male, perfezione e imperfezione, piccoli sentimenti e grandi passioni riusciranno a convivere, ecco che nella coincidenza degli opposti si manifesteranno saggezza, perfezione e felicità. Tra le altre sue opere: “Il miscredente,” breve romanzo scritto nel 1908 per la rivista “L’Emigrante”, in cui impegno politico e tensione civile prevalgono ancora sulla dimensione religiosa. Tra le sue frasi più belle: “Quando ho piantato il mio dolore nel campo della pazienza, ho raccolto il frutto della felicità”.