Ripercorriamo, insieme, gli avvenimenti e i personaggi più importanti che hanno segnato la data del 29 Marzo.
Accadde che:
1516 (506 anni fa): la Serenissima Repubblica di Venezia delibera l’istituzione del ghetto, primo in Europa, dove gli ebrei veneziani erano costretti a risiedere. Inoltre, stabilì che dovessero portare un segno di identificazione e li obbligò a gestire banchi di pegno a tassi stabiliti dalla Serenissima, nonché a sottostare a molte altre gravose regole, per avere in cambio libertà di culto e protezione in caso di guerra. I primi ebrei a uniformarsi al decreto provenivano dall’Europa Centrorientale; il Ghetto veniva chiuso durante la notte, mentre custodi cristiani percorrevano in barca i canali circostanti per impedire eventuali sortite notturne. Questa situazione iniziò quando, all’inizio del Cinquecento, gli sconvolgimenti della guerra della Lega di Cambrai portarono numerosi ebrei a riversarsi dalla terraferma a Venezia, destando sospetti e preoccupazioni da parte dei residenti cristiani. Tutto ciò non impedì la crescita demografica della comunità, favorita anche da consistenti ondate immigratorie da tutta l’Europa, per questo le autorità veneziane si trovarono costrette, in due occasioni, ad ampliare il Ghetto Nuovo.
1848 (174 anni fa): un’insolita gelata blocca quasi completamente la caduta delle acque alle Cascate del Niagara, che per la loro vastità sono tra i più famosi salti d’acqua del mondo. Questa fu l’unica volta in cui si “seccarono” per opera della natura. Altre volte ci mise lo zampino l’uomo, come nel 1969, quando il corso del fiume che le alimenta venne deviato per consentire la manutenzione del lato americano sottoposto a forte erosione, oppure il ghiaccio, “cristallizzandole” completamente e creando un’incredibile scultura ghiacciata nel 1909, nel 1936 e nel 1947. Per impedire che si asciugassero una seconda volta, nel 1964, è stato posta sul fiume Niagara una protezione per il ghiaccio, per mano degli ingegneri militari americani. Le Cascate del Niagara sono uno dei migliori esempi della maestosità della natura.
Nato oggi:
1939 (83 anni fa): nasce, a Venezia, Terence Hill, pseudonimo di Mario Girotti attore, regista, sceneggiatore e produttore cinematografico. È noto a livello internazionale per i film recitati al fianco di Bud Spencer, insieme al quale ha ricevuto un David di Donatello alla carriera. Fin da giovane dimostra attitudini e caratteristiche che poi saranno tipiche anche di alcuni suoi personaggi, in particolare di quelli nati in coppia con l’inseparabile Bud Spencer, ovvero un certo carattere scanzonato, una buona dose di intraprendenza, e un’intelligenza viva. Ancora giovanissimo, nel 1951, durante un incontro di nuoto viene notato dal regista Dino Risi che lo scrittura per una parte del film “Vacanze con il gangster”. La svolta avviene quando recita nel film “Il Gattopardo” di Luchino Visconti, in seguito riesce ad avviare una carriera vera e propria. Nel 1967 mentre gira “Dio perdona…io no”, s’innamora e poi sposa una ragazza americana, Lori Hill. Decide anche di cambiare nome, in parte in ossequio ad una certa moda dell’epoca che tendeva a svalutare gli artisti italiani in favore di quelli stranieri, provenienti in particolare dall’America. Sceglie il nome prendendo spunto da un autore di storia latina che stava leggendo, Terenzio e il cognome da quello della moglie: Mario Girotti diventa per tutti Terence Hill.. ll suo successo è legato soprattutto ad alcuni titoli del genere “neo-spaghetti western” come gli indimenticabili ” Lo chiamavano Trinità” (del 1971), e il suo seguito ” Continuavano a chiamarlo Trinità”, in coppia con Bud Spencer. Nel 1976 è chiamato a Hollywood, dove appare in “March or die” con Gene Hackman e dove recita in “Mister Miliardo” con Valerie Perrine. Dopo un lungo periodo di profonda depressione, causata dalla perdita del figlio diciassettenne, morto in un incidente stradale, l’attore si è rilanciato nei panni di un sacerdote investigatore, nella serie Rai intitolata “Don Matteo”, anche se da giovedì 31 marzo, su Rai1, tornerà Don Matteo 13, ma i telespettatori dovranno dire addio a Terence Hill. L’attore intervenuto in collegamento a “Che Tempo che Fa” ha ammesso che è stata una scelta dolorosa, ma obbligata.