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lunedì, Novembre 25, 2024
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Il tempo dei ricordi

Ripercorriamo, insieme, gli avvenimenti e i personaggi più importanti che hanno segnato la data del 1 Aprile.

Accadde che:

1748 (273 anni fa): il mondo vede, per la prima volta, l’antica città di Pompei ritornata alla luce, dopo essere stata seppellita dall’eruzione del Vesuvio nell’anno 79, grazie agli scavi archeologici decisi da Carlo di Borbone, a seguito del successo dei ritrovamenti di Ercolano. Con Maria Carolina, moglie di Ferdinando IV e l’ingegnere Francesco La Vega, parte della città, come la zona dei teatri, il tempio di Iside, il Foro Triangolare, diverse case e le necropoli sono riportate completamente alla luce e non più seppellite. La fama di Pompei cresce in tutta Europa, diventando tappa obbligata del Grand Tour.

1938 (83 anni fa): la svizzera Nestlè commercializza il primo caffè solubile, grazie alla geniale intuizione del chimico Max Morgenthaler. Nei primi anni ‘30 dopo il crollo di Wall Street e dei prezzi del caffè, gli industriali brasiliani si ritrovano a dover fronteggiare un’eccedenza di produzione di caffè e sono costretti a bruciarne milioni di tonnellate. Il governo brasiliano, per preservarlo, decide allora di trovare una soluzione e si rivolge alla Nestlé che, messa di fronte al problema dell’eccedenza di caffè, pensa di solubilizzarlo. Dopo sette anni di ricerche, esperimenti e tentativi, Max Morgenthaler trova la soluzione: nasce così Nescafé, il primo caffè solubile al mondo. La diffusione di Nescafé, sulle tavole di tutta la popolazione, avviene già negli anni del dopoguerra.

Nato oggi:

1862 (159 anni fa): nasce ad Acri (Cosenza) Filippo Greco poeta. A 15 anni fonda e dirige il periodico “Il Poeta ed il Filosofo”. Studia, svogliatamente, legge a Napoli e lì si ammala di tisi.  Ad Acri trascorre tutto il tempo della sua breve vita “Inchiodato al suo seggiolone, per scaldarsi, d’inverno al focolare e per contemplare, d’estate, il cielo stellato”, ha scritto Giuseppe Julia. Antonio Anile ha scitto il profilo poetico di Filippo Greco nella prefazione della sua opera: “Liriche e poemetti”. Muore ad Acri il 25 novembre 1891.

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