Ripercorriamo, insieme, gli avvenimenti e i personaggi più importanti che hanno segnato la data del 20 Febbraio.
Accadde che:
1816 (206 anni fa): Il barbiere di Siviglia, di Gioachino Rossini, viene rappresentato per la prima volta al Teatro di Torre Argentina, a Roma. Intitolato originariamente Almaviva, è un’opera buffa su libretto di Cesare Sterbini, tratto dalla commedia omonima di Beaumarchais. La prima fu un fiasco, i primi segnali di ostilità si udirono non appena Rossini fece il suo ingresso in teatro per dirigere l’opera seduto al cembalo, come era consuetudine. Il pubblico trovava ridicolo il suo abbigliamento, un completo nuovo color nocciola. Poi, per tutta la rappresentazione, più che la musica si udirono urla, schiamazzi, un chiasso tremendo che alla fine degenerò in una rissa. Il povero Rossini assistette a tutto questo amareggiato e impotente. Alla fine della rappresentazione, egli si alzò in piedi in mezzo ai colleghi dell’orchestra e applaudì ostentatamente gli interpreti, ringraziandoli per la buona volontà che avevano dimostrato. Il pubblico allora inveì ulteriormente gridando ‘Abito nocciola si fa beffe di noi!’ e la contestazione diventò una vera e propria rissa. L’opera è stata, però, riscattata dal successo delle repliche, tanto da diventare una delle più rappresentate e probabilmente la più famosa di Rossini.
1958 (64 anni fa): viene promulgata la legge Merlin, dal nome della promotrice nonché prima firmataria della norma, la senatrice Lina Merlin. Viene abolita la regolamentazione statale della prostituzione e si dispongono sanzioni nei confronti dello sfruttamento e del favoreggiamento di essa, mentre la prostituzione in sé, volontaria e compiuta da donne e uomini maggiorenni e non sfruttati, restò però legale, in quanto considerata parte delle scelte individuali garantite dalla Costituzione. La norma prescriveva anche la costituzione di un Corpo di polizia femminile che da allora in poi si sarebbe occupata della prevenzione e della repressione dei reati contro il buon costume. L’avvenimento, che segnò una svolta nel costume e nella cultura dell’Italia moderna, venne visto da alcuni come una svolta positiva, da altri col timore di alcune conseguenze quali gravi epidemie di malattie veneree e il dilagare delle prostitute nelle strade delle città, cosa che in effetti avvenne. Nel Parlamento e nella società si creò una spaccatura trasversale tra coloro che sostenevano l’opinione della Merlin, tra cui molti esponenti di area cattolica, e molti altri che invece opposero un atteggiamento di rifiuto totale e categorico.
Scomparso oggi:
2012 (10 anni fa): muore a La Jolla (California), Renato Dulbecco biologo e medico italiano. Nato a Catanzaro, il 22 febbraio 1914, è stato insignito del Premio Nobel per la medicina nel 1975. A soli sedici anni si iscrive alla facoltà di Medicina dell’Università di Torino, dove incontra due studenti, Salvador Luria e Rita Levi Montalcini, che avranno poi una grande influenza sulla sua vita. Si laurea nel 1936, appena prima di partire per il servizio militare, successivamente avvia l’attività di ricerca e contemporaneamente si iscrive alla facoltà di Fisica, che frequenta dal 1945 al 1947, anno in cui lascia l’Italia per gli Stati Uniti. Viene chiamato a svolgere attività di ricerca alla University of Indiana a Bloomington e, successivamente, si trasferisce al California Institute of Technology. Nel 1955 riesce ad isolare il primo mutante del virus della poliomielite, che servirà a Sabin per la preparazione del vaccino. Nel 1958 comincia ad interessarsi alla ricerca oncologica, studiando virus animali che provocano forme di alterazione nelle cellule. La scoperta più importante è la dimostrazione che il DNA del virus viene incorporato nel materiale genetico cellulare, per cui la cellula subisce un’alterazione permanente. Nel 1986 lancia il Progetto Genoma Umano, con l’ obiettivo di decifrare il patrimonio genetico dell’uomo. Nel 1993 rientra in Italia e da allora lavora presso l’Istituto di Tecnologie Biomediche del CNR di Milano, oltre a guidare la Commissione Oncologica Nazionale e a ricoprire l’incarico di presidente emerito del Salk Institute.