Ripercorriamo, insieme, gli avvenimenti e i personaggi più importanti che hanno segnato la data del 16 Marzo.
Accadde che:
1869 (156 anni fa): in Francia, viene inventata la motocicletta, quando l’ingegnere meccanico Louis-Guillame Perreaux depositò il brevetto numero 83.691, con il quale descrive un veicolo avente due ruote e funzionante a vapore chiamato: Vélocipede à Grande Vitesse. Al primo brevetto ne seguì un secondo qualche mese più tardi, in cui venne aggiunto un telaio monotrave in acciaio. Non spetta comunque all’ingegnere francese l’invenzione della motocicletta, il cui primato pare che debba spettare al Gottlieb Daimer, che fu anche il primo a tentare una produzione industriale. In precedenza, un francese di nome Chapius aveva realizzato un biciclo con motore a vapore, ma l’ingegnere tedesco costruì, invece, un biciclo di legno che si muoveva grazie a un motore a benzina.
1978 (47 anni fa): il segretario della Democrazia Cristiana, Aldo Moro, viene rapito da un commando delle Brigate Rosse in via Fani. Poco dopo le 9, un commando delle Brigate Rosse entra in azione, bloccando le auto del presidente Dc Aldo Moro, uccide i 5 uomini di scorta (Oreste Leonardi, Domenico Ricci, Giulio Rivera, Francesco Zizzi, Raffaele Iozzino) e portano via Moro su una Fiat 132 blu. Poco dopo rivendicano l’azione con una telefonata all’ Ansa. Quella mattina era previsto il dibattito alla Camera dei deputati e il voto di fiducia per il quarto Governo presieduto da Andreotti: si trattava di un momento di grande importanza poiché, per la prima volta dal 1947, il PCI avrebbe concorso direttamente alla maggioranza parlamentare che avrebbe sostenuto il nuovo esecutivo. Principale artefice di questa complessa e difficoltosa manovra politica era stato Moro, presidente della Democrazia Cristiana. Moro venne caricato su un’altra auto e sequestrato, dando il via a una prigionia di 55 giorni durante i quali venne sottoposto al giudizio di un sedicente “tribunale del popolo”, mentre proseguivano incessanti le trattative per la liberazione in un’Italia terrorizzata e in una DC spaccata. Il 6 maggio del 1978 le Brigate Rosse diramarono un comunicato, il nono dal sequestro, annunciando “conclusa la battaglia” e l’esecuzione “della sentenza cui Moro è stato condannato”. Sull’Italia calò un silenzio attonito che scandì un’attesa durata tre giorni. Il 9 maggio del 1978 il corpo di Aldo Moro venne trovato crivellato di colpi in una Renault 4 rossa parcheggiata in via Caetani, a poca distanza da piazza del Gesù, sede nazionale della Democrazia Cristiana.
Scomparso oggi:
37 d. C. (1888 anni fa): muore, a Miseno (Napoli), Tiberio secondo imperatore romano, appartenente alla dinastia Giulio-Claudia. Nato, a Roma, il 16 novembre 42 avanti Cristo, alla nascita ebbe il nome di Tiberio Claudio Nerone, regnò dal 14 al 37. Augusto lo adottò e lo designò suo successore al trono, essendo morti, in rapida successione, i suoi preferiti Gaio e Lucio. Tiberio accettò con titubanza la successione, mostrando una grande deferenza nei confronti del Senato e rinunciando a quei titoli onorifici, concessi ad Augusto, che potevano suonare comunque offensivi per i senatori. Nonostante tutte queste precauzioni, fallì ogni sforzo di trovare un accomodamento con il Senato, che si illudeva di poter recuperare un potere ormai definitivamente perduto. Nonostante i lunghi anni di continuo impegno al fronte Tiberio non amò mai la vita militare e fu quindi ben lieto di potersi appoggiare alle grandi capacità del figlio adottivo Germanico. Nel 26 Tiberio si ritirò nella sua villa di Capri, seguì un lungo periodo di intrighi di palazzo. Gli ultimi anni di Tiberio furono difficili per il mondo romano e mentre l’imperatore rimaneva a Capri, a Roma scoppiò una crisi finanziaria che acuì la difficoltà di rapporti con il Senato.