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venerdì, Gennaio 17, 2025
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Il tempo dei ricordi

Ripercorriamo, insieme, gli avvenimenti e i personaggi più importanti che hanno segnato la data del 17 Gennaio.

Accadde che:

1925 (100 anni fa): Benito Mussolini firma le “leggi fascistissime” rendendo così fuori legge tutti i partiti, al di fuori di quello Fascista. Si tratta di una serie di norme giuridiche che iniziarono la trasformazione dell’ordinamento giuridico del Regno d’Italia nel regime fascista. Il compimento, ancorché parziale, di tale processo sarebbe avvenuto, però, soltanto nel 1939 quando, pur senza mutare direttamente gli articoli interessati dello Statuto del Regno, la Camera dei deputati sarà sostituita dalla Camera dei fasci e delle corporazioni, la cui composizione e la portata reale dei poteri ne escluderanno i caratteri di effettiva titolarità della rappresentanza nazionale e di co-titolarità, condivisa con il re e con il Senato, del potere legislativo. In sintesi, queste leggi stabilivano che: il Partito Nazionale Fascista era l’unico partito ammesso, con Regio Decreto n. 1848 del 6 novembre 1926 che prevedeva lo scioglimento di tutti i partiti, associazioni e organizzazioni che esplicano azione contraria al regime. Tra gli altri punti centrali: il capo del governo doveva rispondere del proprio operato solo al re d’Italia e non più al parlamento, la cui funzione era così ridotta a semplice luogo di riflessione; il Gran Consiglio del fascismo, presieduto da Mussolini e composto da vari notabili del regime, era l’organo supremo del partito fascista e quindi dello Stato; tutte le associazioni di cittadini dovevano essere sottoposte al controllo della polizia; gli unici sindacati riconosciuti erano quelli fascisti; erano proibiti, inoltre, scioperi e serrate e, infine, tutta la stampa doveva essere sottoposta a controllo, ed eventualmente censurata se aveva contenuti anti-nazionalistici e/o di critica verso il governo.

1929 (96 anni fa): Braccio di Ferro, un personaggio dei fumetti creato da Elzie Crisler Segar, appare per la prima volta con una striscia su un quotidiano. Raggiungerà presto una notevole popolarità, tanto che nel 1933 gli verrà dedicata una serie di cortometraggi animati cinematografici realizzati dai Fleischer Studios e intitolata Popeye the Sailor, da subito molto popolare. In Italia, farà la sua prima comparsa nel marzo 1935 su una tavola dal titolo “Il teatro dei bei tipi“che solo successivamente venne rinominata Popeye. Sebbene la striscia Thimble Theatre di Segar fosse al suo decimo anno, quando Braccio di Ferro fece il suo debutto, il marinaio divenne rapidamente l’obiettivo principale della striscia. Nel corso degli anni, Braccio di Ferro è apparso anche in comic book, cartoni animati televisivi, videogiochi, centinaia di pubblicità e prodotti periferici (che vanno dagli spinaci alle caramelle), e nel film live-action del 1980 diretto da Robert Altman che vide l’esordio cinematografico di Robin Williams, nei panni di Braccio di Ferro. Nel 2002, TV Guide classificò Braccio di Ferro al 20º posto nella sua lista “50 Greatest Cartoon Characters of All Time”.

Nato oggi:

1892 (133 anni fa): nasce, a Palizzi, Bruno Miseferi rivoluzionario, poeta e matematico. Si laurea a Napoli nel 1923 in ingegneria mineraria. Ha vissuto per l’ideale anarchico, che propagò con l’azione e la parola e, per questo, subì persecuzioni che lo obbligarono ad andare esule di terra in terra, soprattutto in Svizzera. Nel 1922 sposa una giovane ragazza svizzera di nome Pia Zanolli, che gli rimarrà a fianco per tutta la vita e, dopo la sua morte, si prodigherà, perchè la memoria di Bruno continui perpetua. Conobbe e fu compagno nell’azione degli anarchici Errico Malatesta, Camillo Berberi, Armando Borghi e Giuseppe Di Vittorio. Della sua intensa attività rimane un libro: “Diario di un disertore”. La sua vita e il suo pensiero, invece, è stata raccontata dalla moglie nel volume: “Utopia? No”; mentre l’intera sua martoriata esistenza dal fratello Enzo: “Bruno, biografia di un fratello”. Muore, a Roma, il 12 giugno 1936.

 

 

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