Ripercorriamo, insieme, gli avvenimenti e i personaggi più importanti che hanno segnato la data del 30 Novembre.
Accadde che:
1943 (81 anni fa): avviene la Conferenza di Teheran, la prima riunione fra Roosevelt, Stalin e Churchill. Dal punto di vista militare, si discusse dello sbarco in Normandia, previsto per il 1° maggio 1944 e di un’eventuale pressione per spingere la Turchia a una contemporanea entrata in guerra; Stalin inoltre riconfermò che l’intervento sovietico contro il Giappone sarebbe avvenuto dopo la fine della guerra con la Germania. Sul piano politico si affrontò, tra l’altro, il problema della futura sistemazione territoriale della Polonia e della Germania. Per la prima vi fu un generale consenso allo slittamento dei confini orientali fino alla linea Curzon e di quelli occidentali, su proposta britannica, fino all’Oder. Per la Germania, oltre alle mutilazioni territoriali a beneficio della Polonia, si previde uno smembramento in vari Stati.
1982 (42 anni fa): viene pubblicato il sesto album di Michael Jackson “Thriller”, l’album più venduto nella storia della musica con oltre 115 milioni di copie, che ha ricevuto 101 dischi di platino, 17 dischi di diamante e 8 dischi d’oro. A tre anni da Off The Wall, Thriller consacrò definitivamente Michael Jackson sulla scena musicale, iniziando anche a costruire il mito del Re del Pop. Il brano conteneva nove tracce di cui ben sette vennero estratte come singoli. Fu anche il primo album della storia a piazzare, appunto, sette singoli nei primi dieci posti della Billboard Hot 100, la più importante classifica di critica musicale statunitense. Thriller è stato un brano epocale, una sorta di mini-film che nella sua versione integrale accompagna lo spettatore per ben 13 minuti e 43 secondi, il primo della storia ad avere una trama ben definita. Si trattò di un album che spezzò ogni barriera razziale nella musica pop, fino allora eseguita principalmente da musicisti wasp. Con “Thriller” Michael Jackson travolse ogni classifica e ogni ostacolo, strinse la mano al Presidente Ronald Reagan, alla Casa Bianca, ed entrò in heavy rotation nella programmazione musicale di MTV. Dopo la morte di Jackson nel 2009, l’album ritornò in classifica vendendo oltre 2 milioni di copie.
Nato oggi:
1928 (96 anni fa): nasce, a Genova, Enzo Tortora conduttore televisivo, autore, conduttore radiofonico, attore, giornalista e politico. Dopo aver trascorso il periodo universitario nella sua città natale, periodo in cui realizza alcuni spettacoli assieme a Paolo Villaggio, si trasferisce nella capitale. A Roma, all’età di 23 anni, viene assunto dalla Rai per condurre il programma radiofonico “Campanile d’oro”. Sarà la trasmissione “Campanile sera” di Mike Bongiorno a lanciare Enzo Tortora come conduttore. Poi si allontana dalla RAI e si ritrova a lavorare con alcune emittenti private, collaborando come giornalista anche presso alcuni quotidiani. Torna all’azienda Rai dopo sette anni accanto a Raffaella Carrà in “Accendiamo la lampada”; in seguito arriva la trasmissione che lo consacra come vera icona tv, “Portobello”, programma di grande successo. Dal punto di vista mediatico si tratta del primo esempio di quel genere definito poi “TV verità”. il 17 giugno 1983, sulla base delle accuse di un pentito della camorra, Enzo Tortora viene arrestato: si tratta di uno dei più grandi errori giudiziari mai commessi in Italia. Lo si scoprirà dopo un calvario giudiziario durato oltre tre anni, compresi sette mesi fra carcere e arresti domiciliari, grazie alla sentenza della Corte d’Appello di Napoli che assolverà da ogni accusa il giornalista. I giudici accertarono che le rivelazioni dei tre criminali erano frutto della loro intenzione di guadagnarsi benefici, in primis un alleggerimento delle pene. Nei loro confronti si aprì un processo per calunnia. Nessuna contestazione, invece, fu avanzata nei confronti dei pubblici ministeri che a quelle accuse credettero, senza condurre gli accertamenti che avrebbero evitato a Tortora l’arresto e, soprattutto, alla gogna mediatica. Dopo l’assoluzione, nel 1987, ritorna al suo lavoro e in televisione con una nuova edizione di “Portobello”. Le sue prime parole, pronunciate con un tono visibilmente commosso furono “Dunque, dove eravamo rimasti?”. Tuttavia, non è più quello di prima: a tutti appare assai provato. Muore un anno dopo stroncato da un tumore ai polmoni, il 18 maggio 1988.