Ripercorriamo, insieme, gli avvenimenti e i personaggi più importanti che hanno segnato la data del 26 Novembre.
Accadde che:
1922 (102 anni fa): l’archeologo Howard Carter, per la prima volta, entra con il suo compagno di ricerca, Lord Carnavon, nella tomba del faraone Tutankhamon, nella valle dei re, dopo 3.000 anni. Tutankhamon fu un giovanissimo faraone egizio, sovrano della XVIII dinastia: salì al trono all’età di nove anni e morì in un’età compresa tra 18 e 20 anni. Tale ritrovamento archeologico è considerato il più importante del XX secolo, non tanto per il valore economico delle immense quantità d’oro che costituiscono i reperti, quanto per il suo valore storico: si tratta, infatti, della prima tomba egizia di un faraone rimasta inviolata per migliaia di anni e pervenuta fino ai nostri giorni pressoché intatta. Tra i citati reperti vi è il sarcofago d’oro massiccio che pesa circa 110 chilogrammi. Al suo interno vi è la mummia intatta del faraone Tutankhamon il cui volto è, a sua volta, ricoperto da una maschera d’oro massiccio
2010 (14 anni fa): Yara Gambirasio, una ragazzina di 13 anni, scompare nel nulla. Il suo corpo sarà ritrovato tre mesi esatti dopo, il 26 febbraio 2011. Quel giorno, Yara era uscita di casa per andare al centro sportivo nel quale si allenava spesso. Era appassionata di ginnastica ritmica e il centro di Brembate di Sopra era a poche centinaia di metri da casa sua. Eppure, da quella sera non è più tornata a casa. All’inizio si era pensato a un allontanamento volontario, di quelli che possono capitare durante il periodo dell’adolescenza. Con il passare dei giorni, però, è diventato chiaro che quella ragazza non era scomparsa per una propria decisione, ma che qualcuno l’aveva portata via. Così, Il 26 febbraio 2011 viene trovato, in un campo di Chignolo d’Isola, a una decina di chilometri da Brembate di Sopra il corpo senza vita di Yara Gambirasio. Il 16 giugno 2014, tre anni e mezzo dopo la scomparsa della tredicenne, viene arrestato Massimo Giuseppe Bossetti che nei tre gradi di giudizio sarà condannato all’ergastolo.
Nato oggi:
1871 (153 anni fa): nasce, a Caltagirone (Catania), Luigi Sturzo presbitero e politico. Appartenente ad una famiglia dell’aristocrazia agraria, dopo lo scoppio delle rivolte dei contadini e degli operai spingono Sturzo a orientare i suoi studi filosofici verso l’impegno sociale. A Roma, perfeziona i suoi studi conseguendo il diploma in Filosofia e la laurea in Teologia. Viene ordinato sacerdote il 19 maggio 1894. Nell’esercizio del suo ministero sacerdotale ha modo di constatare la grande miseria del popolo: arriva così alla “vocazione di portare Dio nella politica”. Don Sturzo è favorevole, ancora negli anni del non expedit pontificio, l’abolizione del non expedit per la partecipazione dei cattolici alla vita politica. Le caratteristiche del sacerdote sono, oltre a una continua unione con Dio, il profondo senso della giustizia, l’eroica obbedienza alla Chiesa e il grande amore per i poveri. Nel 1919 fonda il Partito Popolare Italiano, di cui sarà segretario, portandolo a notevoli e importanti successi. Giolitti non si capacitava del fatto che un piccolo prete, da un ufficetto vicino a Montecitorio, potesse guidare e dare ordini a un così compatto gruppo di deputati. Sopraggiunta la dittatura fascista, nel 1924, Don Luigi Sturzo è costretto ad un lungo esilio, prima a Londra, poi negli Stati Uniti, dove con i suoi scritti e le sue pubblicazioni prosegue la lotta. Torna in Italia nel 1946. Il presidente della Repubblica Luigi Einaudi lo nomina senatore a vita nel 1952. ”. Muore, a Roma, l’8 agosto 1959. Papa Giovanni Paolo II, nel suo discorso ai vescovi siciliani ne esalterà “la vita, l’insegnamento e l’esempio nella piena fedeltà al suo carisma sacerdotale”.