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sabato, Novembre 23, 2024
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Il tempo dei ricordi

Ripercorriamo, insieme, gli avvenimenti e i personaggi più importanti che hanno segnato la data del 13 novembre.

Accadde che:

1960 (64 anni fa): Sammy Davis Jr., cantante, attore e ballerino, sposa May Britt. Il matrimonio tra l’artista di colore e l’attrice svedese desta scalpore, perché le unioni cosiddette interrazziali sono vietate negli USA in 31 stati su 50. Nato, ad Harlem, nel 1925, dopo un’infanzia un tantino tribolata, visto che a soli tre anni aveva dovuto subire il divorzio dei genitori e la vita vagabonda con il padre sulle tavole di centinaia di teatri e ribalte, era da subito diventato un provetto ballerino, tanto che per superare le leggi che vietavano la presenza di minori negli spettacoli lo spacciavano per “Sammy il nano ballerino”. In poco tempo imparò a suonare il vibrosassofono, a ballare e cantare, ad essere attore comico e batterista, un vero e proprio showman. Si arruola e partecipa alla seconda guerra mondiale, dove sperimenta su sé stesso l’infamia della segregazione e del razzismo, anche se comprende che il suo talento e la sua arte possono metterlo alla pari. Si innamora, prima dell’incontro con may, della bionda superformosa Kim Novak e, nel 1954 ufficialmente perde un occhio in un incidente d’auto, ma pare che l’occhio gli fosse cavato proprio per colpa di questo suo amore “strano”, black and white, da parte dei boss della Mayor, la casa cinematografica della Novak. Dopo qualche anno, entra a fare parte del gruppo di attori e cantanti che crescono intorno a Frank Sinatra, gira con lui due grossi film, “Colpo grosso” e “Tre contro Tre”. La banda diventa anche uno dei cunei nella società americana per la sua aperta attività antirazziale. Nel 1968 Sammy divorzia da May, si risposa nel 1970 con Altovise Devis, questa volta è un’attrice di colore. Nel 1990 muore per un cancro alla gola a 65 anni.

1990 (34 anni fa): Tim Berners-Lee realizza la prima pagina web della storia appoggiandosi ad uno dei server del Cern di Ginevra. Obiettivo era quello di creare un sistema di condivisione di tutte le informazioni virtuali esistenti attraverso l’elaborazione di un linguaggio comune liberamente accessibile e di facile comprensione. I linguaggi, ed i protocolli elaborati dal ricercatore del Cern furono, in particolare, l’HTTP (Hyper Text Transfer Protocol), l’HTML ( Hyper Text Markup Language), e l’URL (Uniform Resource Identifier). L’importanza della creazione di Berners-Lee consisteva nell’aver creato un sistema di comunicazione libero, con un linguaggio innovativo di cui nessuno era proprietario e che, pertanto, poteva essere utilizzato da tutti. Lo stesso Berners-Lee non guadagnò niente da questa operazione, rivendicando l’essenza no-profit del suo lavoro. Era il primo passo verso la nascita di internet come oggi lo conosciamo.

Scomparso oggi:

1974 (50 anni fa): muore, a Parigi, Vittorio De Sica, all’anagrafe Vittorio Domenico Stanislao Gaetano Sorano De Sica, attore, regista e sceneggiatore. Nato, a Sora (Frosinone), il 7 luglio 1901 è stato indubbiamente uno dei più grandi registi della storia del cinema, idolatrato anche dai mostri sacri d’oltreoceano che immancabilmente lo citano come esempio sublime di artista. Già da studente inizia a frequentare l’ambiente teatrale e a misurarsi come attore. Nel 1926 l’esordio nel cinema, dove recita e si afferma nelle parti del conquistatore galante. De Sica è stato, insieme a Roberto Rossellini, il caposcuola della corrente cinematografica del neorealismo, periodo in cui escono “I bambini ci guardano” (1942), “Sciuscià” (1946) e “Ladri Di Biciclette”, sulla triste condizione dei disoccupati nel dopoguerra. Per questi ultimi due titoli il grande regista vince l’Oscar. Più tardi, abbandonata la corrente neorealista, Vittorio De Sica si dedica a film più disimpegnati, ma per questo non meno carichi di sensibilità come “La Ciociara” (1961), “Ieri, Oggi e Domani” (1964), “Matrimonio All’Italiana” (1964), “Il giardino dei Finzi Contini” con il quale vince un altro Oscar nel 1971. L’ultimo film realizzato è “Il Viaggio”, del 1974. Per quanto riguarda la sua vita privata, la prima moglie del regista è Giuditta Rissone: si sposano nel 1937, ma si sono conosciuti dieci anni prima e dal loro legame nasce la figlia Emilia. Nel 1942, sul set del film “Un garibaldino al convento”, conosce l’attrice catalana María Mercader e insieme vanno a convivere. Dopo il divorzio dalla Rissone, ottenuto in Messico nel 1954, sposa Mercader nel 1959, sempre in Messico, ma l’unione non viene riconosciuta dalla legge italiana. Ottiene nel 1968 la cittadinanza francese e sposa Maria a Parigi. Nel frattempo, dalla loro relazione nascono due figli: Manuel e Christian. Seppur divorziato, De Sica non ha mai rinunciato alla sua prima famiglia. Da oggi, mercoledì 13 novembre, Rai Teche pubblica su RaiPlay una raccolta delle più emozionanti apparizioni televisive di Vittorio De Sica, in omaggio al regista ed attore a 50 anni dalla scomparsa. Intanto, dall’8 novembre è uscito in libreria libro di Giancarlo Governi, “Quando il cinema era Vittorio De Sica” (Marlin editore, nella collana La camera del fuoco) con la biofilmografia completa di Anna Maria Bianchi.

 

 

 

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