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Il tempo dei ricordi

Ripercorriamo, insieme, gli avvenimenti e i personaggi più importanti che hanno segnato la data del 9 Novembre.

Accadde che:

1799 (225 anni fa): il generale francese, Napoleone Bonaparte, attua un colpo di stato contro le istituzioni repubblicane e prende il potere. Originariamente, il colpo di Stato non fu concepito da Napoleone, ma da Sieyès, uno dei componenti del Direttorio, allo scopo di scongiurare un ritorno del giacobinismo. Elettrizzata dalle vittorie di Napoleone, l’opinione pubblica ignorava ancora quello che sarebbe stato il disastroso esito della campagna egiziana; Napoleone fu ricevuto in Patria con un entusiasmo tale che Sieyès si convinse dell’indispensabilità del generale per la riuscita del suo progetto. Tuttavia, dal momento del suo ritorno, Napoleone progettò di agire a proprio esclusivo vantaggio, in definitiva guadagnando il potere per sé piuttosto che per Sieyès. Il piano prevedeva di costringere il Direttorio alle dimissioni e abrogare la Costituzione dell’anno III. Bonaparte completò così il suo colpo di stato nel colpo di stato con l’adozione di una costituzione in base alla quale il Primo Console, una posizione che era sicuro di tenere, aveva un potere maggiore degli altri due.

1989 (35 anni fa): cade il muro di Berlino, un sistema di fortificazioni, eretto nel 1961 da parte del governo della Germania Est per impedire la libera circolazione delle persone verso la Germania Ovest. Nel 1989 erano cambiate tante cose rispetto al 1961: Erich Honecker, leader del partito comunista della Germania est, si era ormai dimesso, e l’intero blocco sovietico vacillava: sarebbe crollato definitivamente nel 1991. Dopo una serie di proteste spontanee dei cittadini di Berlino, il governo della DDR fece un annuncio improvviso: si poteva di nuovo viaggiare liberamente verso la Germania ovest. Il 9 novembre del 1989 i berlinesi accorsero armati di piccone per demolire una volta per tutte l’odiato muro, il cui crollo fu universalmente interpretato come un segno del fatto che la divisione in due blocchi dell’Europa stava definitivamente finendo.  La caduta del muro venne accolta festosamente dagli abitanti di Berlino, che si riversarono per le strade della città in quello che probabilmente fu uno dei festeggiamenti spontanei in città più grandi della storia. Poco meno di un anno più tardi, il 3 ottobre del 1990, la Germania venne definitivamente riunificata, assumendo i connotati che conosciamo oggi di ‘Repubblica Federale di Germania’.

Nato oggi:

1974 (50 anni fa): nasce, a Conegliano Veneto (Treviso), Alessandro Del Piero ex calciatore di ruolo attaccante, campione del mondo con la nazionale italiana nel 2006. Come tutti i grandi campioni, manifestò presto il suo talento, infatti, sin da giovanissimo quando calciava il pallone si potevano ammirare la classe, l’eleganza di affrontare i campi da gioco. La prima squadra che lo accoglie nelle sue fila è quella del suo paese, il San Vendemiano, per poi passare ad una categoria più alta con il Conegliano. All’età di sedici anni, nel 1991, Del Piero si trasferisce al Padova, squadra nella quale si mette subito in luce come uno dei talenti più importanti del momento. In soli quattro anni brucia le tappe passando dalla Primavera ai massimi livelli del calcio mondiale. Infatti, gli occhi dei maggiori club puntano ben presto su di lui e se lo contendono. Dopo numerose trattative, rimangono in lizza solo Milan e Juventus: venendo incontro ai desideri del giocatore, viene decisa la cessione alla Juventus, che ritiene di aver trovato in questo modo il sostituto di Roberto Baggio. Del Piero diventerà il leader indiscusso della Juventus. L’8 Novembre del 1998, durante la partita Udinese-Juventus, si scontra con un giocatore avversario riportando gravi danni ai legamenti del ginocchio destro. Il recupero della forma, dopo il forte trauma, è molto difficile e coincide con un calo della vena realizzativa nel numero di gol. Tuttavia, sia Ancelotti che Lippi, l’allenatore di allora, lo indicano come il punto di forza su cui far ripartire le ambizioni bianconere. Dopo quasi nove mesi Pinturicchio, nomignolo che affibbiatogli dall’Avvocato Agnelli, fa il suo ritorno in campo. Grazie anche ai suoi gol, alla Juventus di Marcello Lippi, nel 1995 riesce il tris scudetto-Coppa Italia-Supercoppa di Lega, mentre nel 1996 arrivano la Champions League, la Supercoppa europea e la Coppa Intercontinentale. Giocatore di grande talento, fantasioso e magistrale nelle punizioni, Del Piero è un grande professionista che possiede doti caratteriali non consuete, che lo hanno aiutato a non perdere la testa nei momenti di esaltazione e a reagire alle difficoltà, sia sportive che personali. Ai mondiali di Germania 2006, realizza un sogno: in semifinale contro la Germania segna il gol del 2-0 all’ultimo secondo dei tempi supplementari; scende in campo poi alla fine di Italia-Francia; calcia e segna uno dei rigori che coroneranno l’Italia campione del mondo per la quarta volta nella sua storia. Alla fine del mese di aprile 2012 pubblica il libro “Giochiamo ancora”.  Nel 2012, dopo 19 anni, saluta la Juventus, giocando per qualche anno con la squadra del Sidney. Oggi vive a Madrid con la moglie Sonia e i suoi  figli. Nel corso di “Federico Buffa Talks”, l’ex numero dieci ha ribadito il suo grande legame con l’ambiente bianconero lanciando anche un “messaggio” alla Vecchia Signora: “Io credo che una persona, o più di una persona nell’entourage di una società che abbia partecipato alla storia del club debba esserci e debba ricoprire mansioni. Il legame che ho con la Juve rimane bello com’era all’epoca. Non lo sporcherò mai con niente, se mai dovessi ricoprire un ruolo in questa società”.

 

 

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