Ripercorriamo, insieme, gli avvenimenti e i personaggi più importanti che hanno segnato la data del 5 Ottobre.
Accadde che:
1789 (235 anni fa): settemila donne, partite a piedi all’alba da Parigi, giungono nel pomeriggio alla Reggia di Versailles. La marcia su Versailles è stato uno dei primi e più significativi eventi della Rivoluzione francese. Iniziata dalle donne dei mercati di Parigi che protestavano per l’aumento dei prezzi e per la scarsità di pane, la loro contestazione si unì ben presto con le attività dei rivoluzionari che richiedevano riforme politiche liberali e l’instaurazione in Francia di una monarchia costituzionale. Ben presto i protestanti divennero una folla di migliaia di persone che, incoraggiata dagli agitatori rivoluzionari, saccheggiò l’armeria della città e, una volta armata, iniziò a marciare verso il palazzo reale di Versailles. Una volta assediata la reggia, i protestanti riuscirono, in un confronto drammatico e violento, a portare le loro richieste all’attenzione di re Luigi XVI, obbligando lui, la famiglia reale e l’intera Assemblea Nazionale Costituente a tornare a Parigi l’indomani. La marcia simbolizzò un nuovo equilibrio dei poteri, dalle antiche famiglie della nobiltà francese alla gente comune del terzo Stato, rivelandosi un momento fondamentale della insurrezione.
1985 (39 anni fa): Giovanni Paolo II arriva in Calabria e tocca tutti i principali punti della nostra regione, ma il momento più intenso avviene presso il Santuario Regionale di San Francesco a Paola. Papa Wojtyla disse: “Venendo in Calabria, ho pensato che forse il luogo più importante fosse Reggio Calabria, forse Catanzaro, forse Cosenza, ma vedo che il luogo più importante è quello dove è san Francesco di Paola. Voi siete, dopo tanti secoli, i concittadini di questo santo, di questo grande santo, grande perché si è chiamato minimo. Se voi siete i concittadini di questo santo, dovete imitarlo. Egli era molto umile, molto buono, era pieno di carità”. Se da un lato Giovanni Paolo II decretò il Santuario come “il luogo più importante della Calabria”, dall’altro denunciando i problemi che ancor affliggono questa regione del sud, invitò i fedeli e scrutare i segni dei tempi, con un impegno di fedeltà a ricercare un rinnovamento nello Spirito Santo alla luce anche della preziosa eredità del Concilio Ecumenico Vaticano II.
Scomparso oggi:
2011 (13 anni fa): muore, a Palo Alto (California), Steven Paul Jobs imprenditore, informatico e inventore. Nato, a San Francisco, il 24 febbraio 1955 è stato il cofondatore di Apple Inc. e ne è stato amministratore delegato fino al 24 agosto 2011, quando si è dimesso per motivi di salute. All’università, rivolge l’attenzione alla sua principale passione, l’informatica, ma la via accademica non viene percorsa per molto tempo: dopo un semestre abbandona l’università ed inizia a lavorare in Atari come programmatore di videogames. Nel 1974, coinvolge il suo ex compagno di liceo e caro amico Steve Wozniak nella fondazione di Apple Computer, società del tutto artigianale: con la “mela” i due muovono i primi passi verso la fama nel mondo dell’informatica. La fervida mente del programmatore californiano non smette di rivoluzionare altri mercati: il nuovo prodotto si chiama iPhone, un telefono cellulare che, al di là della multifunzionalità, è di fatto il primo telefono completamente touchscreen: la vera grande novità è l’annullamento della presenza ingombrante della tastiera, che lascia così al dispositivo maggiore spazio alle immagini ed alle funzioni. Alla fine di gennaio 2010, presenta la sua nuova scommessa: il nuovo prodotto Apple si chiama iPad e introduce nel mercato una nuova categoria di prodotti, chiamata “tablet”. Il 24 agosto 2011 cede definitivamente il ruolo di CEO di Apple a Tim Cook. Poche settimane dopo, la sua lunga lotta contro il cancro termina: Steve Jobs, una delle figure più importanti e significative dell’era digitale, muore all’età di 56 anni.