Ripercorriamo, insieme, gli avvenimenti e i personaggi più importanti che hanno segnato la data del 5 Settembre.
Accadde che:
1923 (101 anni fa): il governo Mussolini stanzia 500 milioni di lire per la ricostruzione di Messina e Reggio Calabria, semidistrutte dal Terremoto del dicembre 1908. Il sisma, che si verificò alle ore 5:21:42 (ora locale) e danneggiò gravemente le città di Messina e Reggio nell’arco di 37 secondi. Metà della popolazione della città siciliana e un terzo di quella della città calabrese perse la vita. Si tratta della più grave catastrofe naturale in Europa per numero di vittime, a memoria d’uomo, e del disastro naturale di maggiori dimensioni che abbia colpito il territorio italiano in tempi storici.
1981 (43 anni fa): in Italia, viene abolito il matrimonio riparatore. Fino a quella data, infatti, il Codice penale contemplava l’articolo 544, secondo cui, in caso di stupro, l’assalitore avrebbe annullato qualsiasi effetto penale e sociale nei propri confronti offrendo alla ragazza le nozze, addossandosi tutte le spese della cerimonia e senza poter pretendere alcuna dote. Finalmente, invece, con la legge 442 venne abrogato l’articolo 544 del Codice penale. La società di stampo patriarcale e maschilista, difatti, avrebbe preso di mira la donna coinvolta più che il colpevole e non solo isolandola per l’onore perduto. Le donne vittime di stupro avevano, infatti, enormi difficoltà a contrarre matrimonio dopo il traumatico evento, non essendo più vergini. Il vociare popolare avrebbe distrutto tutte le loro prospettive per il futuro. La perdita dell’onore, però, riguardava soltanto la vittima e non il suo carnefice. Lo stupratore, di conseguenza, per evitare la pena detentiva, sposava la vittima condannandola a passare la vita insieme.
Scomparsa oggi:
1997 (27 anni fa): muore, a Calcutta, Madre Teresa di Calcutta, al secolo Gonxha (Agnese) Bojaxhiu. Nata, a a Skopje (ex Jugoslavia), già verso il 1928 sente di essere attratta verso la vita religiosa, cosa che in seguito attribuirà ad una “grazia” fattale dalla Madonna. Presa la decisione, è accolta a Dublino dalle Suore di Nostra Signora di Loreto, la cui Regola si ispira al tipo di spiritualità indicato negli “Esercizi spirituali” di Sant’Ignazio di Loyola. E dalle meditazioni sviluppate sulle pagine del santo spagnolo che Madre Teresa matura il sentimento di voler aiutare tutti gli uomini. Per questo è attirata dalle missioni. La Superiora la manda quindi in India dove, il 24 maggio 1929, ha inizio il suo noviziato. Il 25 maggio 1931, pronuncia i voti religiosi e assume da quel momento il nome di Suor Teresa. Viene mandata, nel 1935, presso l’Istituto di Calcutta, dove trova una miseria tale da lasciarla sconvolta. Di fatto tutta una popolazione nasce, vive e muore sui marciapiedi. La media dei bambini muore appena nata e Madre Teresa rimane inorridita quando scopre che ogni mattina, i resti di quelle creature vengono raccolte insieme con i mucchi di spazzatura. Il 10 settembre 1946, mentre sta pregando, percepisce distintamente un invito di Dio a lasciare il convento di Loreto per consacrarsi al servizio dei poveri, a condividere le loro sofferenze vivendo in mezzo a loro. Si confida con la Superiora, che la fa aspettare, per mettere alla prova la sua ubbidienza. In capo ad un anno, la Santa Sede la autorizza a vivere fuori della clausura. Così si dà subito da fare: chiede, all’amministrazione comunale, l’attribuzione di un locale per accogliere gli agonizzanti abbandonati; in seguito realizza il “Centro di speranza e di vita” per accogliere i bambini abbandonati. Nel marzo del 1968, Paolo VI le chiede di aprire una casa a Roma. Dopo aver visitato i sobborghi della città ed aver constatato che la miseria materiale e morale esiste anche nei paesi sviluppati, accetta. Nel 1979 le viene assegnato il riconoscimento più prestigioso: il Premio Nobel per la Pace. Tra le motivazioni è indicato il suo impegno per i più poveri, tra i poveri, ed il suo rispetto per il valore e la dignità di ogni singola persona. In quell’occasione, rifiuta il convenzionale banchetto cerimoniale per i vincitori, chiedendo che i 6.000 dollari del premio vengano destinati ai bisognosi di Calcutta, che con tale somma potranno ottenere aiuti per un anno intero. Il 19 ottobre 2003 è stata proclamata beata da papa Giovanni Paolo II, mentre il 4 settembre 2016, santa da papa Francesco.