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Il tempo dei ricordi

Ripercorriamo, insieme, gli avvenimenti e i personaggi più importanti che hanno segnato la data del 28 Agosto.

Accadde che:

1609 (415 anni fa): Henry Hudson scopre la baia di Delaware, nel nord-est degli Stati Uniti d’America, situata tra gli Stati del Delaware e del New Jersey e costituita dall’ampio estuario sull’Oceano Atlantico del fiume Delaware. Tra le principali località che si affacciano sulla baia, figura Cape May (New Jersey). La baia si trova tra la costa meridionale del New Jersey e la costa settentrionale del Delaware, segnatamente tra la penisola di Cape May (New Jersey) e Capo Henlopen (Delaware). Partendo dalla costa del Delaware, la baia si estende in direzione nord-est per 84 km. La baia è circondata da terreni paludosi. Durante la tarda epoca glaciale (circa 22.000 anni a.C.), la baia del Delaware non esisteva ancora. Circa 10.000 anni dopo, la baia aveva un’ampiezza di 3 miglia e 5.000 anni dopo, si era già formato il 60% della baia attuale. Nel 1611, la baia fu navigata dal Capitano Samuell Argall, durante la sua esplorazione della costa atlantica effettuata per conto della colonia inglese di Jamestown (Virginia). Successivamente, nel 1614, fu esplorata dal capitano Cornelius Mey per conto della Compagnia olandese delle Indie Occidentali.

1996 (28 anni fa): i principi di Galles Carlo e Diana divorziano dopo lunghi dissapori. L’allora primo ministro inglese annunciò la fine della relazione tra l’erede al trono britannico e la principessa del popolo. Era il 24 febbraio del 1981 quando Buckingham Palace diede l’annuncio dell’atteso fidanzamento del principe del Galles. Nel luglio dello stesso anno avrebbe sposato la giovane Diana appena ventenne. Undici anni dopo un altro annuncio: quel matrimonio era ufficialmente terminato. L’unione tra il principe Carlo e Diana fu sin dall’inizio segnata da voci, tormenti, dubbi, ed intromissioni. Molti dissero che si trattò di un matrimonio combinato a tavolino. L’erede al trono era innamorato di Camilla Parker Bowles, ma la reputazione non immacolata della donna non la rendeva una candidata adatta ad essere la futura regina d’Inghilterra. La scelta ricadde dunque sulla neomaggiorenne Diana Spencer. Dopo due figli, nati rispettivamente nel 1982 e nel 1984, i problemi e le incomprensioni già presenti non diminuirono. Anzi, dall’86 entrambi ebbero relazioni extraconiugali. Il principe tornò tra le braccia di Camilla, e Lady D col capitano dell’esercito James Hewitt. Per altri sei anni continuano i tormenti: i due appaiono sempre più distanti, Carlo vorrebbe lasciare Diana, lei vorrebbe salvare in qualche modo quell’unione, sebbene cerchi di screditare il marito agli occhi della nazione. Il culmine si raggiunse quando, il 7 giugno del 1992, sul Sunday Times uscì una prima, lunga anticipazione del libro Diana Her True Story di Andrew Morton. Nello scritto, Lady D appariva come la vittima di un matrimonio fallito per colpa di un terzo incomodo. La maggior parte del popolo si schierò con la sua principessa. Una settimana dopo arrivò la seconda parte della storia, e ciò causò definitivamente l’ira di Elisabetta II e del marito Filippo. Carlo e Diana furono chiamati a corte, e sebbene lei continuasse a negare di aver contribuito a quel libro, in realtà aveva fornito a Morton delle registrazioni. La regina e il principe consorte, volendo evitare fino all’ultimo lo scandalo di un divorzio reale, invitarono i due a 6 mesi di riflessione e a fare un ultimo viaggio riconciliatore in Corea del Sud. Ma anche quello fu un fallimento. Il principe del Galles fornì la sua versione dei fatti: traditore ma anche tradito, accusando anche i suoi genitori, la madre anaffettiva e il padre che lo ha sempre considerato un debole. E poi l’intervista di Diana sulla BBC: “Il nostro era un matrimonio piuttosto affollato. Eravamo in tre e stavamo un po’ stretti“, dichiarò. Fu il colpo finale per la regina, che scrisse di suo pugno una lunga lettera alla nuora, definendo il necessario.

Scomparso oggi:

430 (1594 anni fa): muore, ad Ippona, Agostino filosofo, vescovo e teologo. Nato, a Tagaste, il 13 novembre del 354 studia retorica a Cartagine, tormentato da una profonda inquietudine e dissolutezza, come egli stesso racconta nelle Confessioni. A diciannove anni abbraccia il manicheismo, religione di origine persiana largamente diffusa in Africa settentrionale, attratto dall’importanza che questo culto sembra attribuire alla ragione. Insegna retorica e grammatica prima a Tagaste poi a Cartagine. Successivamente si trasferisce a Milano, dove l’incontro con il vescovo Ambrogio sarà fondamentale per il suo percorso di conversione spirituale. È proprio a Milano infatti, tra il 384 e il 386, che Agostino approda alla fede cristiana, dopo travagliate vicissitudini esistenziali. Lascia la cattedra di retore della città e si ritira a Cassiciaco, nei pressi di Milano, dove conduce vita di ritiro spirituale e dove scrive “Contro gli Accademici”, “La Vita Felice”, “Sull’ordine” e i “Soliloqui”. Nel 387 ottiene il battesimo proprio da Ambrogio e lascia Milano per tornare a Tagaste dove si libera di tutti i beni e fonda una comunità religiosa. Nel 391 viene ordinato sacerdote e nel 395 consacrato vescovo d’Ippona. A questo periodo risalgono le sue opere più importanti: tra il 399 e il 419 scrive “La Trinità”, opera dogmatico-teologica; tra il 396 e il 427 “La città di Dio”, in cui convergono considerazioni e temi a carattere storico, filosofico e teologico, “La dottrina cristiana” e “I commenti a Giovanni”. “Le Confessioni”, scritte nel 397, sono il suo capolavoro letterario. Con quest’opera Agostino inaugura un genere, quello dell’introspezione autobiografica, che avrà grande fortuna nella letteratura occidentale. In esse, oltre a ricapitolare la sua complessa vicenda spirituale e di vita, formula importanti e fondamentali considerazioni a carattere filosofico e teologico. Notevolissima la sua teoria sulla relazione fra tempo, eternità e creazione.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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