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venerdì, Novembre 22, 2024
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Il tempo dei ricordi

Ripercorriamo, insieme, gli avvenimenti e i personaggi più importanti che hanno segnato la data del 17 Agosto.

Accadde che:

1962 (62 anni fa): le guardie di confine della Germania Est uccidono il diciottenne Peter Fechter, mentre tenta di attraversare il Muro di Berlino, per portarsi a Berlino Ovest. Fechter, insieme all’amico Helmut Kulbeik aveva pianificato la fuga verso la libertà superando la “striscia della morte”, quel lembo di terra che si estendeva tra il muro ed una barriera parallela eretta da poco. I due giovani, saltando da una finestra di un edificio che si affacciava verso il muro, dovevano attraversare di corsa la famigerata striscia per poi arrampicarsi sul muro di due metri sormontato da filo spinato che divideva Berlino Est dal distretto di Kreuzberg a Berlino Ovest, nei pressi di Checkpoint Charlie. Nel primo pomeriggio, di quel giorno, non appena raggiunsero il muro, i due furono notati dalle guardie che aprirono il fuoco senza nessun preavviso. In totale spareranno 35 colpi. Kulbeik riuscì ad arrampicarsi e a scavalcare, alla vista di centinaia di persone, mentre Fechter cadde all’indietro, per poi appoggiarsi al muro. Fu allora, mentre ormai era evidente che il giovane non era più in grado di portare a termine il suo piano, che le guardie continuarono a  sparare finché Fechter, colpito al bacino, non stramazzò a terra.  Nonostante le sue urla, dal lato orientale della città non furono prestate al giovane cure mediche. Alcuni astanti dal lato ovest, affacciatisi al muro da una scala, lanciarono bende a Fechter, ma preferirono non intervenire mettendo piede nel territorio della DDR, cosa che in piena Guerra Fredda rischiava di creare un incidente internazionale. Avvenne così che il giovane morì dissanguato dopo un’ora di agonia. Solo allora, sotto la copertura di una nebbia artificiale, le guardie di frontiera andranno a recuperarne il corpo. Alla sua morte centinaia di persone formarono una manifestazione spontanea a Berlino Ovest, scandendo la parola “Assassini!” rivolta alle sentinelle del muro.

1998 (26 anni fa): l’allora presidente degli Stati Uniti, Bill Clinton, ammette di aver avuto “relazioni fisiche improprie” con una stagista. Dopo essersi confrontato con la giustizia, Clinton parlò anche al popolo americano, ammettendo per la prima volta la relazione e di aver “fuorviato il popolo” circa questo rapporto. Tutto inizia nel 1995, Monica Lewinsky è una ragazza fresca di diploma al college. Si trasferisce a Washington D.C. per entrare come stagista non retribuita nello staff di Leon Panetta, al servizio dell’allora presidente degli Stati Uniti, Bill Clinton. Il lavoro, frutto di contatti familiari, sfociò in una relazione con il marito di Hillary Clinton, allora solo First Lady, durata circa due anni e sfociata in uno degli scandali che hanno fatto la storia degli anni Novanta. Il 7 gennaio 1998 Lewinsky firma una dichiarazione in cui nega di aver avuto una relazione con Clinton, ma cinque giorni dopo emergono più di 20 ore di registrazioni telefoniche che contraddicono la dichiarazione della donna. Lei si tradirà confessando alla sua amica Linda Tripp alcuni dettagli sulla relazione con Clinton. Nel corso delle indagini sul caso Lewinsky, emergono torbidi dettagli della relazione tra i due. Nel frattempo, Clinton continua a negare tutto, fino al 17 agosto, quando confesserà tutto dinanzi al gran giurì. Il presidente non parlò più con Monica Lewinsky, a cui furono rivolte solo scuse pubbliche ai tempi dello scandalo. In un TED Talk del 2015 Lewinsky aveva raccontato: “Nel giro di una notte sono passata dall’essere una sconosciuta a diventare una figura internazionale umiliata pubblicamente. Ho perso la mia reputazione in un istante”.

Nato oggi:

1943 (81 anni fa): nasce, a New York, Robert De Niro attore, regista cinematografico e produttore. La sua è una famiglia di artisti. La madre, Virginia Admiral, era una rinomata pittrice mentre il padre, Robert Senior, oltre che scultore e poeta era anch’egli un valente pittore. L’infanzia dell’attore sembra sia stata caratterizzata da una profonda solitudine, una caratteristica da cui ha forse attinto la sua capacità di trasformarsi, quando il copione lo richiede, in personaggi cupi e dall’anima tormentata. Inoltre, incredibile ma vero, sembra che il giovane De Niro fosse un adolescente timido, condizione aggravata da un fisico non certo prestante che però con tenacia ha saputo in seguito plasmare. La chiamata del cinema arriva negli anni ’60 con: “Oggi sposi”, “Ciao America” e “Hi, Mom!” Il successo arriva con Francis Ford Coppola ne “Il padrino II” e Martin Scorsese ne il “Toro scatenato”.  Queste interpretazioni gli varranno, oltre a numerose nomination, il premio Oscar: uno come miglior attore non protagonista per Il Padrino, uno come attore protagonista per “Toro scatenato”. Robert De Niro è gelosissimo della sua privacy, con la conseguenza che di lui si sa davvero poco. Anti-star per eccellenza, è del tutto assente dai vari party o eventi mondani. Secondo un sondaggio, realizzato in Gran Bretagna, De Niro è il miglior attore di tutti i tempi.

 

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