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giovedì, Settembre 19, 2024
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Il tempo dei ricordi

Ripercorriamo, insieme, gli avvenimenti e i personaggi più importanti che hanno segnato la data del 10 Agosto.

Accadde che:

1792 (232 anni fa): una folla di circa 30.000 persone marcia a Parigi verso il palazzo delle Tuileries, residenza dei reali di Francia, con l’intento di prendere prigioniero e giustiziare il re, Luigi XVI, ritenuto responsabile di aver collaborato con gli eserciti Austro-Prussiani che avanzano verso la capitale Francese. Avvertito del pericolo il sovrano abbandona le Tuileries, insieme alla famiglia, sotto la scorta di circa 300 soldati per trovare rifugio nel palazzo dell’Assemblea Legislativa, ma nel caos generale non si preoccupa di lasciare ordini alle 900 guardie svizzere rimaste a presidiare le Tuileries. Dopo aver offerto una debole resistenza si arrenderanno, ma circa 600 di loro saranno uccisi, insieme a camerieri, cuochi, valletti di corte e chiunque potesse essere associato alla famiglia reale, da una folla infuriata per non aver trovato il sovrano. Si teme che la famiglia reale sia fuggita all’estero come aveva già tentato di fare nel Giugno del 1791, quando venne intercettata a Varennes e riportata a Parigi. Successivamente la folla muoverà verso il palazzo dell’Assemblea Legislativa dove Luigi XVI sarà preso in custodia e poi posto in arresto. L’ex sovrano sarà, successivamente, processato e condannato a morte nel Gennaio del 1793.

1867 (157 anni fa): viene ucciso a fucilate, di ritorno dalla fiera di Gatteo, Ruggero Pascoli, padre del poeta Giovanni. L’evento verrà rievocato, nel 1896,  dalla celebre poesia X agosto, inclusa nella raccolta Myricae. Quando è stato ucciso portava in dono due bambole per le sue bambine. Ruggero Pascoli era amministratore della tenuta «La Torre» dei principi Torlonia. L’omicidio fu opera probabilmente di criminali ed estremisti politici, assoldati da un rivale di lavoro, malavitoso del luogo. La tragica vicenda di Ruggero e della sua famiglia influì pesantemente sulla psicologia del futuro poeta Giovanni. La sera in cui venne assassinato, Ruggero stava tornando a casa da Cesena quando, all’altezza di San Giovanni in Compito, presso Savignano, venne ucciso con una fucilata sparata da due sicari ignoti, appostati lungo la strada; morì sul colpo e il carretto, con la spaventata cavalla, proseguì ancora da solo per un tratto, trasportando il corpo di Ruggero. La Romagna era allora una terra difficile e in alcune zone imperversava il brigantaggio. Nei pressi si trovavano poche altre persone, che testimoniarono senza giungere a niente di importante. La maggioranza dei concittadini pensava che l’uomo, in qualità di agente e amministratore della tenuta dei principi Torlonia, avesse ostacolato, nel suo lavoro, qualche potente malavitoso della zona, forse un contrabbandiere. Unica testimone del delitto fu, come ricorda Giovanni Pascoli nella omonima poesia, la sua amata «cavallina storna», la celebre giumenta che dà il titolo alla poesia. Comunque sia, la famiglia di Ruggero fu costretta ad abbandonare la Torre per la casa materna di San Mauro, che venderanno qualche anno dopo, per difficoltà economiche e morali.

Scomparsa oggi:

2023 (1 anno fa): muore, a Roma, Michela Murgia attivista, scrittrice, drammaturga, opinionista e critica letteraria. Nata, a Cabras (Oristano), il 3 giugno 1972 ha rappresentato una delle personalità più in vista dello scenario intellettuale, sociale e politico dell’Italia contemporanea. A quattordici anni, inizia a darsi da fare per potersi pagare gli studi e al tempo stesso riceve i primi riconoscimenti in veste di autrice decisamente precoce. Scrive la sua prima pubblicazione, “Il mondo deve sapere”, al fine di raccontare in versione satirica la realtà che ogni giorno gli operatori che lavorano nell’ambito del telemarketing devono affrontare. Nel 2008 scrive “Viaggio in Sardegna”, vera e propria guida letteraria che conduce il lettore a scoprire i luoghi più remoti e meno conosciuti di tutta l’isola. L’anno successivo viene pubblicato il suo romanzo “Accabadora”, la cui trama vede al centro una Sardegna degli Anni Cinquanta alle prese con tematiche delicate all’eutanasia e all’adozione. È con questo libro che si aggiudica il premio accordato dalla giuria narrativa del Premio Dessì 2009 e nel 2010 il Premio Mondello, ed il Premio Campiello. Nel 2011 pubblica “Ave Mary. E la chiesa inventò la donna”, testo che ispira i Punkreas per scrivere le parole di una canzone per Fedez, che racconta questo tema, la figura della Madonna e della donna in generale nella chiesa cattolica. Per quanto riguarda la sua vita privata, sposa in totale segretezza nel 2010 Manuel Persico, di quattordici anni più giovane di lei. Si separano quattro anni dopo a causa del cancro che le viene diagnosticato. Nel maggio 2023 in un’ intervista al Corriere della Sera rivela di avere un carcinoma renale al quarto stadio. Annuncia contestualmente il suo matrimonio con i compagno Lorenzo Terenzi e di scegliere di vivere in una famiglia allargata di dieci persone che chiama “queer”. Una delle sue frasi più belle è la seguente: “Non dire mai: di quest’acqua io non ne bevo. Potresti trovarti nella tinozza senza manco sapere come ci sei entrata.”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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