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venerdì, Settembre 20, 2024
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Il tempo dei ricordi

Ripercorriamo, insieme, gli avvenimenti e i personaggi più importanti che hanno segnato la data del 1°Agosto.

Accadde che:

1838 (186 anni fa): Vittoria viene incoronata regina del Regno Unito. Subito dopo l’incoronazione, si trasferisce a Buckingham Palace, dove smette finalmente di condividere una stanza con sua madre. La regina Vittoria regnò sulla Gran Bretagna dal 1837 al 1901 per un totale 63 anni: un record battuto soltanto da Elisabetta II. È stata una delle donne più importanti del XIX secolo, ed è tuttora ricordata come il simbolo di una Gran Bretagna che sembrava sul punto di poter dominare il mondo. Nel 1839, la regina Vittoria conosce il suo futuro marito, Alberto di Sassonia-Coburgo-Gotha, principe tedesco, nonché primo cugino della regina. Poiché Vittoria è un capo di stato, è lei, secondo la complicata etichetta internazionale, a dover chiedere la mano al principe. Il matrimonio avrà luogo nel 1840 e Vittoria indosserà un memorabile abito bianco destinato a fare scuola: la tradizione dell’abito bianco per le spose nasce, infatti, con questo matrimonio. La relazione tra Vittoria e Alberto, che morirà nel 1861, sarà passionale e sincera. Ci furono tre tentativi di assassinare la regina, ma nessuno andò in porto: nel 1840 Edward Oxford sparò due colpi di pistola verso Vittoria, incinta, durante una passeggiata con il marito, ma nessuno dei due colpi centrò il bersaglio. Nel 1842 John Francis le puntò la pistola addosso, mentre passeggiava in carrozza, ma la pistola non sparò. Qualche giorno dopo, John William Bean tentò di sparare contro Vittoria con una pistola caricata con carta e tabacco. Dopo questi tentativi fu promulgata una legge che prevedeva sette anni di galera per chiunque tentasse di spaventare la Regina.  Sotto il lungo regno della regina Vittoria, che va dal 1837 al 1901, ci sono stati cambiamenti epocali in campo culturale, industriale e scientifico: per questo motivo si parla di Età Vittoriana.

1941 (83 anni fa): viene prodotta la prima Jeep. Allo scoppio della Prima guerra mondiale, gli Stati Uniti avevano pensato possibilità di avere a disposizione un leggero e pratico veicolo di terra per gli spostamenti. Nel luglio 1940, il Governo americano si fece promotore di un bando di gara, esteso all’industria automobilistica della Federazione, per avere a disposizione, in tempi molto brevi, un piccolo fuoristrada 4×4, leggero e agile. La American-Bantam e la Willys-Overland Motor Company furono le prime e uniche aziende a rispondere all’iniziativa. In poche settimane tutti presentarono i rispettivi progetti e, per l’autunno 1940, ricevettero una prima richiesta per la produzione di alcune decine di esemplari come prototipi da sottoporre al Governo per i test di verifica. Nel marzo del 1941 il veicolo risultato il migliore di tutti fu il Quad della Willys Overland. Nell’agosto del ’41 l’esercito americano decise di utilizzare la Willys MB per le operazioni militari in guerra. Prima della fine della Seconda guerra mondiale verranno costruiti oltre 630.000 esemplari della Jeep.

Nato oggi:

1936 (88 anni fa): nasce, in Algeria, Yves Saint Laurent stilista. Mostra una passione precoce per l’arte che lo porterà alla gloria. L’attrazione per i tessuti e per le passerelle è in lui fortissima e così si impratichisce con stoffe, tessuti e aghi, addirittura alla Maison Dior dove, dopo il diploma sostituisce il maestro Christian Dior, morto d’infarto. Si getta a capofitto nel lavoro e nasce così la sua prima collezione, denominata “Trapezio”, che sarà un grande successo, tanto che sulle copertine dei giornali specializzati si parla di lui come enfant prodige. Nel 1962, presenta la prima collezione con il suo nome, caratterizzata dalla scelta di linee stilizzate e molto semplici, prive di fronzoli. Tutti i presenti rimangono colpiti dalla qualità della fattura degli abiti, una particolarità a cui lo stilista francese dedicherà sempre particolare attenzione. Ma c’è un altro elemento che solleva numerose discussioni sulla collezione dello stilista: i pantaloni per donna. Una scelta stilistica che lo pone in quel momento fuori da ogni schema, facendo di lui un vero e proprio rivoluzionario. Gli anni che verranno non saranno altro che gli anni della consacrazione definitiva. Nel gennaio del 2002, l’anziano stilista francese ha annunciato. in una commovente conferenza stampa. che avrebbe lasciato l’alta moda. La gloriosa Maison dell’Avenue Marceau, dunque, ha chiuso i battenti. Muore, a Parigi, il 1° giugno 2008.

 

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