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Il tempo dei ricordi

Ripercorriamo, insieme, gli avvenimenti e i personaggi più importanti che hanno segnato la data del 29 Luglio.

Accadde che:

1900 (124 anni fa): a Monza, l’anarchico Gaetano Bresci uccide Umberto I di Savoia, re d’Italia. Quel giorno, la città di Monza accoglie il re d’Italia Umberto I per una festa della Società ginnastica “Forti e liberi”.  Terminata la manifestazione, mentre fendeva due ali di folla in carrozza per tornare alla reggia, il sovrano venne raggiunto da tre proiettili, uno dei quali mortale al cuore. Per sparare Bresci era riuscito ad arrivare così vicino al sovrano, da essere persino riuscito a salire sul predellino della carrozza e da lì aveva fatto fuoco completamente indisturbato. Solo dopo avere esploso tre colpi venne bloccato dalla folla e solo dopo venne arrestato dai carabinieri. Poi, processato nel giro di pochi giorni, venne condannato all’ergastolo e dieci mesi più tardi morì suicida in carcere. L’anarchico conosceva bene le sofferenze in cui viveva la popolazione più povera, convinto anche che il re non avesse nessun pensiero per loro. Per tutti questi motivi, decise di eseguire l’attentato.

1981 (43 anni fa): Lady Diana Spencer sposa Carlo, principe del Galles. Il “matrimonio del secolo”, come fu soprannominato dai media all’epoca, vide il principe ereditario del trono britannico, che allora aveva 32 anni, sposare l’aristocratica Diana Spencer, 20 anni. La sposa arrivò sui gradini della cattedrale di St Paul al braccio di suo padre, il conte Spencer, indossando un abito da sposa con maniche a sbuffo, ricamato con più di 10.000 paillettes perlate e con uno strascico lungo più di 7 metri. Da questa unione divenne poi Sua Altezza Reale la Principessa del Galles. Dopo essersi scambiati gli anelli e aver raggiunto Buckingham Palace su una carrozza trainata da cavalli, gli sposi hanno fatto la loro tradizionale apparizione sul balcone del monumento reale, circondati dal resto della famiglia. Nei quattro decenni successivi sono tante le curiosità uscite fuori a proposito delle loro nozze. Come quella che narra di una boccetta di profumo che la futura principessa si rovesciò sull’abito, costringendola a coprire la macchia con la mano per tutto il giorno. O quella secondo cui la sposa avrebbe fatto cucire un ferro di cavallo in oro all’interno del vestito. Non tutti sanno che per l’occasione furono preparati due bouquet di fiori, uguali tra di loro, e consegnati la mattina del 29 luglio in orari e luoghi diversi; fu per volere della Regina Elisabetta che, memore del suo matrimonio, in cui aveva perso il suo bouquet, per Diana ne volle uno di scorta. Oltre 750 milioni di persone videro la cerimonia in Tv: venne trasmessa in 50 Paesi e in oltre 100 canali televisivi. Furono organizzate centinaia di feste nel Regno Unito, nel Commonwealth e in altri Stati per rimarcare l’evento. La coppia tagliò 27 torte nuziali, mentre la torta ufficiale fu preparata dal pasticcere della scuola di cucina della Royal Naval realizzata in 14 settimane; anche qui vennero prodotte due torte identiche, nel caso la prima venisse danneggiata. Per la sicurezza del matrimonio, degli invitati e del pubblico presente nelle vie cittadine, vennero impiegati oltre 4.000 poliziotti e 2.200 militari furono dislocati per gestire la folla lungo tutto il percorso del corteo nuziale. Alla cerimonia erano presenti tutte le teste coronate del mondo senza nessuna eccezione, tutti i Governatori Generali del Regno e del Commonwealth, personaggi famosi dell’arte e della musica e non mancarono e per volere di Lady D, tutte le insegnanti e il personale della scuola dove aveva lavorato prima del matrimonio. La coppia all’altare ebbe ben 7 testimoni, 2 paggi e 8 damigelle facenti tutti parte dell’aristocrazia inglese. I regali di nozze, come si può immaginare, furono tutti preziosi e di gran pregio, anche se qualcuno di indubbio gusto: dalle porcellane di Boemia, agli argenti realizzati per mano dei maestri australiani, parure di gioielli, orologi da polso e da muro, quadri e sculture, centrotavola e mobili antichi ma anche accessori di pregio come guanti e cappelli. Doni tra i più svariati, che trovarono la loro collocazione prima di essere “usati” dagli sposi, in una mostra al St. James’s Palace, dal 5 agosto al 4 ottobre del 1981. Dal loro matrimonio sono nati due figli, il principe William il 21 giugno 1982 e il principe Harry il 15 settembre 1984. La coppia divorziò ufficialmente il 28 agosto 1996. Purtroppo, Lady Diana morì tragicamente in un incidente stradale il 31 agosto 1997.

Scomparso oggi:

1890 (134 anni fa): muore, a  Auvers-sur-Oise (Francia), dopo essersi sparato un colpo di pistola al petto il pomeriggio di due giorni prima, Vincent Van Gogh pittore post-impressionista. Nato, a Zundert (Paesi Bassi), il 30 marzo 1853 è stato autore di quasi novecento dipinti e di più di mille disegni, senza contare i numerosi schizzi non portati a termine e i tanti appunti destinati probabilmente all’imitazione di disegni artistici di provenienza giapponese. Per le sue opere, intrise di una forza che erompe dalla tela per colpire occhi e cuore dello spettatore, rendono Vincent van Gogh uno dei più grandi artisti di sempre, ma in vita le sue opere erano poco conosciute e apprezzate. Gli umili, i lavoratori dei campi e i minatori sono i soggetti preferiti dal pittore, oltre ai numerosi autoritratti, ai paesaggi, ai dipinti con cipressi e alla rappresentazione di campi di grano e girasoli. Nelle sue opere la realtà diventa una rappresentazione dell’io interiore dell’artista. Non si sa ancora con certezza quale fosse la malattia che lo affliggesse, quel che è certo è che l’artista soffriva di attacchi di panico e allucinazioni alle quali reagiva con atti di violenza e tentativi di suicidio, seguiti da uno stato di torpore.

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