Ripercorriamo, insieme, gli avvenimenti e i personaggi più importanti che hanno segnato la data del 18 Aprile.
Accadde che:
1506 (515 anni fa): Papa Giulio II posa la prima pietra della nuova Basilica di San Pietro, che si concluderà solamente nel 1626. L’attuale simbolo della cristianità mondiale sorge in luogo della precedente basilica vaticana, che risaliva all’epoca dell’imperatore Costantino I. Il disegno iniziale del Bramante prevedeva una pianta “A croce greca” con una grande volta centrale e quattro piccole cupole, poi riveduto dallo stesso artista in favore del sistema “A croce latina”. La prematura morte degli architetti che si avvicendarono negli anni successivi (Raffaello e Antonio da Sangallo il Giovane), unita a vicende storiche drammatiche (come il Sacco di Roma del 1527) rallentano moltissimo i lavori, che hanno una svolta decisiva con l’assegnazione dell’incarico a Michelangelo Buonarroti, a quarant’anni di distanza dalla posa della prima pietra. È stato quest’ultimo a plasmare per sempre il profilo architettonico dell’edificio, disegnando l’imponente cupola.
1938 (83 anni fa): in America sul numero 1 della rivista “Action Comics” appare la prima storia del personaggio a fumetti Superman, creato nel 1933 da Jerry Siegel e Joe Shuster L’immagine di esordio del supereroe, nelle edicole statunitensi, è quella di un uomo con un costume blu e un mantello rosso in grado di sollevare un’auto, tra un gruppo di passanti impauriti. Si tratta del primo supereroe della storia dei fumetti noto in Italia, in passato, anche con il nome di Ciclone, l’uomo fenomeno, l’Uomo d’acciaio e Nembo Kid.
Nata oggi:
1480 (541 anni fa): nasce a Subiaco (Roma) Lucrezia Borgia nobildonna italiana di origini spagnole. Figlia illegittima terzogenita di papa Alessandro VI e di Vannozza Cattanei, è stata una delle figure femminili più controverse del Rinascimento italiano. Perfetta castellana rinascimentale, acquista la fama di abile politica e accorta diplomatica, tanto che il marito arriva ad affidarle la conduzione politica e amministrativa del ducato, quando doveva assentarsi da Ferrara. È stata anche un’attiva mecenate, accogliendo a corte poeti e umanisti come Ludovico Ariosto, Pietro Bembo, Gian Giorgio Trissino e Ercole Strozzi. Muore a Ferrara il 24 giugno 1519, a trentanove anni, per complicazioni dovute ad un parto.