Quando abbiamo letto questa frase di Raffaele Salerno, ci siamo sentiti pervadere da un senso di antica amicizia e ricordo di un caro amico, Pasqaule Sgotto, che ci ha lasciati troppo presto. Per questo motivo volgiamo pubblicare integralmente questo post.
Emozione, orgoglio e pensiero per chi dal cielo prega e tifa per questi colori.
Grazie Antonio tuo padre e tutti noi siamo orgogliosi di te.
Minuto trenta della ripresa. Partita inchiodata sullo zero a zero e porta che sembra stregata.
Il mister chiama un cambio. Entra, al debutto stagionale, Antonio Sgotto, 18 anni compiuti a Luglio.
Parte bene, dopo pochi minuti recupera un pallone che vale oro dai piedi di un avversario, che sta ripartendo in contropiede, e lo serve al compagno che lascia partire una sassata da venti metri che si insacca sotto la traversa.
Dalla tribuna la gente esplode in un urlo liberatorio!
A fine partita molti di noi ci siamo guardati negli occhi e ti abbiamo pensato, convinti che avresti esultato come non mai in tribuna, e saresti stato orgoglioso di Lui!