Rivendichiamo il diritto che si dia a Cesare ciò che a Cesare appartiene. Per essere più espliciti, le due stupende statue le cui origini risultano, ancora non del tutto chiare, ci sono state restituite dallo Jonio nella marina di Riace. Ora la “genialata” di parlarne a Paestum… Ma non sarebbe stato meglio qui, nel posto che nessuno mai potrà cancellare dai libri di storia? Vogliamo cominciare a parlarne? Noi ci proviamo…
Carmelo Malacrino, Direttore del Museo nazionale di Reggio Calabria, contattato telefonicamente, rinvia l’appuntamento con l’intervista alla settimana prossima. E’ oberato d’impegni istituzionali e deve correre a Napoli, non può dunque trattenersi con noi e ci invita a ricontattarlo via e-mail. Lo faremo volentieri. Un’anticipazione riusciamo comunque a “strappargliela” nel corso della brevissima chiacchierata a distanza: la proposta di presentare il logo dei 50 anni dei Bronzi di Riace, che a noi non è piaciuto affatto, opinioni si dirà… a Paestum (Campania), non è sua, ma della Città Metropolitana (in accordo con l’attuale amministrazione di Riace). Reggio (a noi piace chiamarla così, e non con quel titolo così pomposo, sul quale ci sarebbe tanto da scrivere e anche da obiettare, quanto…vuoto di contenuti!), perciò, continua a ignorare la Locride e il suo territorio, nei fatti distanti anni luce dal capoluogo. Non accusateci di provincialismo, non è nelle nostre intenzioni, siamo figli del mondo ma rivendichiamo il diritto che si dia a Cesare ciò che a Cesare. Per essere più espliciti. Le due stupende statue le cui origini risultano, ancora non del tutto chiare, ci sono state restituite dallo Jonio nella marina di Riace. Il 16 agosto del 1972, noi eravamo sulla spiaggia, testimoni del “recupero” e della successiva e precipitosa “fuga”, ordinata dal soprintendente dell’epoca (il non compianto Giuseppe Foti), in direzione Reggio a bordo di un camion…Il successivo restauro a Firenze e l’esposizione a Roma, il Presidente della Repubblica Sandro Pertini che li voleva “ambasciatori di pace” alle Olimpiadi di Los Angeles (con ridicola e purtroppo vincente, poiché l’inquilino del Quirinale fece macchina indietro, “minaccia” di una seconda rivolta con nuove barricate a Sbarre e Santa Caterina…) … Da allora Riace e la Locride non li hanno più visti, se non in cartolina. Nemmeno una “copia” è stata mandata nei luoghi della scoperta o nei Musei di Locri e Monasterace. Ora la “genialata” di parlarne a Paestum… Ma non sarebbe stato meglio qui, nel posto che nessuno mai potrà cancellare dai libri di Storia? Vogliamo cominciare a parlarne? Noi ci proviamo…