Il 19 luglio, alle ore 17.00, a Locri, è avvenuta una commemorazione in onore dei giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. A questa manifestazione hanno partecipato l’Amministrazione Comunale, le forze militari e le scuole tra cui il Liceo Scientifico Zaleuco di Locri. Un evento all’insegna della giustizia, della leatà e dell’amore per la vita, valori che il Liceo Zaleuco trasmette costantemente ai suoi allievi, che diventeranno i cittadini del domani.
Un pomeriggio denso di emozioni, sotto l’insegna della via dedicata ai giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, per commemorare la scomparsa di quest’ultimo, avvenuta, nello stesso giorno e nella stesa ora, trent’anni fa in via Mariano d’Amelio a Palermo. Un ordigno esplosivo di intensità inaudita esplose proprio mentre il giudice stava citofonando alla madre, per accompagnarla dal cardiologo. In un attimo fu dilaniato lui e cinque componenti della sua scorta: Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina. All’evento, oltre alle Forze Militari, all’Amministrazione Comunale, nella persona del sindaco Giovanni Calabrese e dell’Assessore Domenica Bumbaca, a diversi cittadini, anche e soprattutto la presenza delle scuole.
Non poteva mancare una rappresentanza del Liceo Scientifico Zaleuco di Locri, nella persona del vice Preside professore Vincenzo Romeo, accompagnato dalla professoressa Rosella Fontana, dalla professoressa Raffaela Cortese, e dai due ex rappresentanti d’Istituto, Giorgio Arcidiacono e Angelo Praticò. Quest’ultimo si è detto orgoglioso di chiudere in bellezza la sua funzione di rappresentanza, partecipando ad un momento di così alta levatura civica e morale. Una scuola, il Liceo Zaleuco, che non smette di trasmettere valori ai suoi allievi, richiamando ad una legalità che non è fatta solo di regole da imparare, da ricordare, ma da atteggiamenti da vivere, da incarnare nella vita sociale, per creare un ambiente sempre più consapevole che, fare la cosa giusta, senza prevaricare, nel rispetto e nel dialogo, possa allontanare quella pseudo – sicurezza dettata da un atteggiamento vessatorio, violento e omertoso. Il sacrificio di Borsellino non è stato solo quello di un giudice che rappresentava le Istituzioni, ma anche quello di un uomo che amava ridere, scherzare, amante della sua terra, appassionato della sua famiglia. La vera lezione sta in questo: per essere veri e autentici cittadini, bisogna essere, prima di tutto, persone leali, autentiche, che sanno stupirsi della bellezza, che la sanno scovare anche dove sembra non ci sia, anche nelle tenebre più profonde. Bisogna crederci e avere coraggio! Ed è per questo che ci vuole una formazione scolastica che punti alla conoscenza, intrecciandola ai desideri dei ragazzi, per tessere un uomini caparbi, resilienti e liberi, capaci di affrontare, a testa alta, il futuro nella sua complessità. Cittadini che forgino un futuro propositivo, superando tutta l’incertezza della situazione socio – politica che stiamo vivendo nel presente. Quindi, un ringraziamento, è doveroso, al Liceo Zaleuco, per stimolare continuamente, in maniera eccellente, ideali sani ed eticamente lodevoli.
Dopo aver posto una corona, per ricordare il momento della strage, l’Assessore Bumbaca ha letto alcune frasi del giudice Borsellino. Al termine, ognuno ha ripreso la sua strada, ma non da solo, portando con sé una parte di Paolo Borsellino. “La lotta alla mafia deve essere, innanzitutto, un movimento culturale che abitui tutti a sentire la bellezza del fresco profumo della libertà che si oppone al puzzo del compromesso morale, dell’indifferenza, della contiguità e quindi della complicità” (Paolo Borsellino)