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giovedì, Aprile 3, 2025
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Il Festival tra Mito e Storia mette in scena “L’Avaro”

Lasciatoci alle spalle il turbinio di emozioni offerto dalle tragedie che hanno costituito i primi appuntamenti della manifestazione, il Festival si appresta a cambiare toni con la messa in scena de L’Avaro, che vi attende mercoledì 9 agosto, alle ore 21:15, sempre presso il Palatium Romano di Quote San Francesco. Rielaborazione dell’opera di Plauto scritta attorno al II secolo a.C., la commedia diretta da Carlo Emilio Lerici si basa sull’adattamento dell’Aulularia che il drammaturgo Roberto Lerici curò per Mario Carotenuto che, pur contraddistinguendosi per un grande fedeltà all’opera plautina, presenta delle sottili differenze utili ad attualizzare il contesto e, soprattutto, ad ovviare alla mancanza del V e ultimo atto.

La commedia seguirà le vicissitudini del vecchio Catenaccio che, scoperta sottoterra una pentola piena d’oro, vive nel costante terrore che gli venga sottratta. Quando il suo ricco vicino Cicorione viene a chiedergli in sposa sua figlia Lucia, Catenaccio sospetta che si tratti d’una manovra per scoprire il suo oro e, come se non bastasse, non sa che la sua amata figliola è in realtà innamorata di Lupetto, nipote di Cicorione. A rendere ancora più ingarbugliata la vicenda, ci si metterà pure un cuoco maldestro, scambiato da Catenaccio per un ladro per l’improvvido uso della parola “pentola”…

Un susseguirsi di fraintendimenti ed equivoci d’ogni tipo in un crescendo di esilarante divertimento come solo Plauto, anche dopo duemila anni, è in grado di offrirci.

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