L’altro ieri sulla prima pagina del Corriere campeggiava il volto di una bella signora, una dirigente scolastica dell’Istituto Montale di Roma. Si indaga su di lei, l’accusa è quella di aver avuto una relazione con un ragazzo di 19 anni che, quest’anno, prenderà la maturità. Ci perdoni Sabrina, viviamo in un mondo di ipocriti, di farisei, di moralisti, di bacchettoni che vogliono imporci un falso codice dell’amore.
L’altro ieri sulla prima pagina del Corriere piena di immagini di distruzione e di morte provenienti dalle zone di guerra campeggiava il volto di una bella signora, una dirigente scolastica dell’Istituto Montale di Roma. Si chiama Sabrina, ed ha 50 anni.
Si indaga su di Lei.
Dal Ministero della Pubblica Istruzione fanno sapere che se le sue responsabilità venissero accertate dagli ispettori ministeriali dovrebbe esser licenziata in tronco. Intanto, la procura della Repubblica accerterà eventuali responsabilità di carattere penale. I giornali la stanno facendo a pezzi. L’accusa è quella di aver avuto una relazione con un ragazzo di 19 anni che, quest’anno, prenderà la maturità.
La signora nega. Ma se fosse vero?
In questo mondo di pazzi che ammazzano, acquistano armi, si fanno la guerra, affamano, distruggono il Pianeta, Sabrina ha fatto un gesto di umanità. Sabrina non ha usato violenza, non s’è fatta pagare, non ha ricattato il giovane. Avrebbe solo fatto l’amore, ed è evidente che non si può obbligare un ragazzo di 19 anni a farlo se non avesse avuto una gran voglia.
Non so, né m’interessa sapere la situazione familiare di Sabrina. Non so se ha figli, se ha un marito. Eventuali rapporti familiari riguardano solo Lei e nessuno avrebbe il diritto di entrare nella sua vita.
Ci perdoni Sabrina, viviamo in un mondo in cui i pazzi passano per statisti. Un mondo di ipocriti, di farisei, di moralisti ,di bacchettoni che vogliono imporci un falso codice dell’amore. Ed il consumismo del sesso. Molte la invidiano. Altri la odiano, perché è viva. Forse bella. Perché cerca l’amore. Perdoni la stampa che fa da megafono per soddisfare gli istinti di un’opinione pubblica pruriginosa e falsamente perbenista.
Lei mi da l’occasione per dire che non sono d’accordo con il cosiddetto “Mee Too”, ed il clima di caccia alle streghe che s’è imposto nei rapporti “uomo-donna” Mi fa paura uno “Stato” che si arroga il diritto di indagare sulle relazioni amorose anche quando non riguardano minorenni e non c’è stata violenza di alcun genere.
Tra poco come nel romanzo di Orwell ci faranno scandire:
“L’amore è reato” ;“La guerra è amore”
Vede Signora Sabrina,
la stagione dell’amore è alle mie spalle, ma rimpiango il tempo in cui si diceva che l’amore deve essere libero, perché di baci non è mai morto nessuno. Forse, tra qualche decennio, se qualcuno dovesse fare una ricerca sulla terribile stagione di guerra e di violenza, sia pur legalizzata, che stiamo vivendo, consultando le prime pagine dei giornali vedrà la Sua foto sulla prima pagina del Corriere. Ed il suo gesto qualora fosse vero, verrà valutato per quello che realmente è: un gesto d’amore in un mondo pieno d’odio.