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Il culto del santuario della Madonna di Polsi tra storia e leggenda

Si è parlato tanto del santuario mariano situato presso la frazione di Polsi del comune di San Luca. La leggenda narra che nell’anno 1111, a Bagnara, alcuni pescatori intenti a tirare le reti, scorsero in mare una barca con due ceri accesi. Tirata a riva, venne rinvenuta a bordo una statua della Vergine…

Aldo Polisena

Si è parlato tanto, spesso a sproposito del culto per il Santuario della Madonna di Polsi (o Santuario della Madonna della Montagna). Un santuario mariano situato presso la frazione di Polsi del comune di San Luca nella Città Metropolitana di Reggio-Calabria e diocesi di Locri-Gerace.

Il santuario si trova collocato fra i monti di una vallata nel cuore dell’Aspromonte a 862 metri sul livello del mare ed è attraversato dalla fiumara Bonamico e tra la primavera ad ottobre la zona interna all’area sacra si anima di una consistente presenza di pellegrini, provenienti da tuttala città Metropolitana, di Messina e di altre zone della Calabria.

La leggenda narra che nell’anno 1111, a Bagnara, alcuni pescatori intenti a tirare le reti, scorsero in mare una barca con due ceri accesi. Tirata a riva, venne rinvenuta a bordo una statua della Vergine. I pescatori decisero di portare la Sacra Reliquia verso i monti per custodirla in un tabernacolo. Trainata dai buoi la statua fu portata verso l’Aspromonte, ma dopo essersi accampati per la notte, i pescatori, il mattino seguente si accorsero con stupore che la Statua era scomparsa.

Nel 1144, un pastore di Santa Cristina d’Aspromonte, di nome Italiano ebbe l’apparizione, in località Nardello, della Beata Vergine col bambino che gli disse:” Voglio che si erga una chiesa per diffondere le mie grazie sopra tutti i devoti che qui verranno a visitarmi”. Nacque un Monastero Basiliano e poi passò alla giurisdizione dei Vescovi di Gerace. Nella chiesa di Polsi si trova, tra l’altro la Croce di ferro trovata dal pastore che ha la caratteristica di sviluppare dall’asta centrale due braccia non riscontrabili in nessuno altro tipo di Croce.

Nel corso dei secoli il Santuario della Madonna della Montagna di Polsi è diventato un simbolo della pietà popolare ed attorno ad esso, nel Settecento, nasce una comunità di Monaci che si dedicano alla preghiera, al lavoro e a diffondere la devozione della Madonna. Un avvenimento particolare si verifica nel 1771, conosciuto come il miracolo del bambino figlio dei Principi di Caraffa di Roccella, che secondo la testimonianza popolare, fu portato morto ai piedi della Madonna e ritornato in vita a seguito delle preghiere e delle invocazioni  alla Madonna dei presenti accorsi al santuario.

In tempi più moderni si tenta di strumentalizzare in vari modi il Santuario e il credo religioso ma la fede cristiana e il sentimento verso la Madonna della Montagna  si rafforzeranno sempre di più.

Ma Polsi è e sarà sempre la meta delle carovane che partendo dai paesini più sperduti della Calabria, spesso a piedi, viaggiando notte e giorno all’interno dell’Aspromonte, rendono omaggio e chiedono sostegno alla Vergine della Montagna.

Una di queste carovane è quella che si chiama “Misteri della Gioia” che parte da San Giorgio Morgeto.

L’organizzatore storico è il Signor Carere Raffaele, classe 1947, proveniente da una umile famiglia di lavoratori.

Raffaele sin da bambino seguì le orme del padre Francesco, frequentando la Parrocchia “Maria SS Assunta” di San Giorgio Morgeto, iscritto all’Arciconfraternita del Santissimo Sacramento. Dopo un breve tempo vissuto in Svizzera per questioni di lavoro, Raffaele rientrò a San Giorgio Morgeto e ritornò a frequentare l’Arciconfraternita e nel 1983 decide di far visita alla Madonna di Polsi attraverso un viaggio a piedi di due giorni. Erano gli anni del boom delle automobili ma la fede e il suo voto personale, portarono Carere a rifiutare il trasporto seguendo il solco e la tradizione dei pellegrini di una volta.

Nasce così la Carovana, poi denominata dei Misteri della Gioia che cresce sempre di più aggregando altre carovane che partivano da Cinquefrondi e da Mammola. Nel 2004 per opera di Raffaele Procuratore della Carovana, dai suoi collaboratori e dalle alte cariche di San Giorgio Morgeto, il parroco Don Biagio Corvino, del Sindaco Carlo Cleri e dalle alte cariche di San Luca, Don Pino Strangio e il Sindaco di quel paese, la comunità di San Giorgio Morgeto, riceve la visita della Santa Croce, evento memorabile per la terza  volta uscita dal Santuario di Polsi, ricevendo la visita di molti fedeli dei paesi limitrofi.

Nel 2006 anno dell’incoronazione, la Carovana contava circa 180 presenze a piedi e in quell’anno a perenne memoria di Monsignor Bregantini, dona al Capo Carovana, lo stendardo Polsiano, a ricorrenza dell’incoronazione dell’effige posta sul Sacrato dell’altare. Nel 2007 a far visita al paese sangiorgese è la Statua della Madonna di Polsi, dove i fedeli accolgono insieme alla carovana “Misteri della Gioia” con grande gioia e fede.

Crescono generazioni di giovani che seguono questo cammino spirituale rinnovando fede, tradizione e sacrificio ed oggi i pellegrini arrivano da Polistena, Cinquefrondi, Cittanova, Rosarno, Gioia Tauro ,Oppido Mamertina, Aosta, Francia, Svizzera, Toronto e Australia.

Da Gennaio 2017 Don Tonino Saraco viene nominato superiore del Santuario  della Madonna di Polsi, accogliendo di anno in anno con affetto e braccia aperte  tutti i pellegrini della Carovana “Misteri della Gioia”  di San Giorgio Morgeto.

Il pellegrinaggio, organizzato a piedi, adesso si svolge il 17 Agosto con partenza alle ore 16.00 e segue un itinerario che tocca varie località per arrivare al Crocifisso di Zervò e da li raggiungere San Luca e poi la località di Polsi.

Un esempio di devozione e di fede che trova impegnate tante persone ad incominciare da Emanuele Carere, figlio di Raffaele e Luciano Raffa, Milone Michele, Francesco Belcastro, Francesco Carere, Guerrisi Giuseppe, Raffa Giuseppe che hanno il compito di organizzare con perfezione i minimi dettagli al fine di assicurare ai pellegrini la massima tranquillità e sicurezza.

La parte organizzativa ed economica è curata da Mariangela e Simona Raffa mentre Salvatore Zenone, assieme a Pasquale Fazari, a Tita Cordì e a Salvatore Raffa curano la parte della ristorazione, trasporto e piccoli dettagli.

L’invito della Vergine con il Bambino è stato veramente accolto dalle popolazioni locali che hanno fatto accrescere la fede e la devozione verso la Madonna della Montagna un luogo misterioso bellissimo e Sacro che la Carovana di San Giorgio Morgeto contribuisce a far conoscere, ed apprezzare grazie a tutti i suoi soci.

 

 

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