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Il Corrado Alvaro sceneggiatore

Bruno Gemelli ci parla di un inedito Corrado Alvaro sceneggiatore

“Roma ore 11” , film del 1952 diretto da Giuseppe De Santis, è stata una delle prime opere del cosiddetto neorealismo. Uno degli sceneggiatori fu Corrado Alvaro.

Il suo primo lavoro in questo campo fu la sceneggiatura di “Terra di nessuno”, diretto nel 1938 da Mario Baffico, seguito nel 1949 da Riso amaro di Giuseppe De Santis, una pellicola in bianco e nero di successo internazionale, che portò all’attenzione del grande pubblico la miserabile vita delle mondine, sullo sfondo delle risaie piemontesi, sconvolte dalle prime lotte operaie. Negli anni successivi, Alvaro sceneggiò “Patto col diavolo”, uscito nel 1950 con la regia di Luigi Chiarini.

Nel cast “Roma ore 11”, tra gli attori, ci fu anche il tropeano Raf Vallone.

A riportare alla luce la calabresità artistica nel cinema fu l’operatore culturale Antonio Panzarella che, a suo tempo, elaborò le monografie di artisti autoctoni come Aroldo Tieri, Raf Vallone, Leopoldo Trieste, Vincenzo Talarico. Fra l’altro Panzarella è stata una talpa scoprendo, per chi se ne fosse dimenticato, l’attore drammatico, Warner Bentivegna (1931-2008), che era un crotonese doc.

Panzarella indagò anche fuori dalla regione. Fu sua l’organizzazione a Montalto di Castro, di una retrospettiva di Lea Padovani, città del viterbese che le ha dato i natali. Si disse che la Padovani sia stata l’amante di Orson Welles. E Panzarella, rispetto a quella storia, scrisse: «Ma la vera storia d’amore che più fece scalpore sui giornali quella con Orson Welles. Welles – racconterà anni dopo la stessa attrice – era un cultore della bellezza femminile italiana, e lei era una tipica bruna mediterranea. Lui s’innamorò al primo incontro, sottoponendola a un corteggiamento implacabile e plateale. “Mi arresi – diceva Lei Padovani – perché era un uomo al quale non si poteva opporsi”. Nel ’51 Welles la volle sul set di “Otello” ma lei dopo qualche settimana lo abbandonò perché si era innamorata di un altro. Humphrey Bogart disse che era stata la sola donna a lasciare Welles».

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