Domenico Catalano del gruppo “la Nostra Missione” chiede dei chiarimenti su alcuni punti di discussione che sono all’ordine del giorno e di cui l’Amministrazione Comunale dovrebbe rispondere ai suoi cittadini.
In merito all’articolo apparso sulla stampa “Accuse inopportune oltre che ingiustificate” a firma della Sindaca della Città, in risposta ad una semplice richiesta di chiarimenti relativamente al trasferimento di alcuni beni da alienare a favore dell’ATERP in discussione all’ordine del giorno – Approvazione del DUP – adempimenti integrazione del piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari, dell’ultimo Consiglio Comunale, Monica Bello mi corre l’obbligo di rispondere alle insinuazioni argomentate con grande enfasi in chiaro stile politichese dalla Sindaca Maria Teresa Fragomeni, la quale non risponde nella sede opportuna per poi attaccare sulla stampa in modo demagogico e populista, con rilievi che eludono totalmente le richieste di precisazioni avanzate dal sottoscritto in quella sede e non in modo veemente attraverso la stampa, dunque la richiesta di spiegazioni era semplicemente finalizzata a chiarire alcuni aspetti di carattere tecnico procedurale e non certamente di ostacolare la compravendita degli alloggi in trattazione, ma questo era bene inteso all’interlocutrice, salvo, cercare come al solito di infangare le legittime posizioni degli altri, dunque il solito modo di fare politica, cioè quello di accattivare i cittadini interessati a futuro beneficio elettorale;
Tornando al caso, si rileva preliminarmente che la stampa, a riguardo non aveva scritto nulla, neanche le rimostranze del sottoscritto circa l’illegittimità procedurale della pratica, oggi invece, arriva inaspettatamente a mezzo stampa una piccata e fuorviante risposta, ai quesiti posti in Consiglio Comunale, dove è utile ribadire nessuno è stato in grado di rispondere tecnicamente, per fare chiarezza e per amore della verità ribadisco i quesiti ad oggi rimasti senza alcuna risposta :
- Nella Sede opportuna in discussione si evidenziava come la proposta di Delibera N.54 del 19.07.2024 presentava alcuni aspetti controversi, sia nella premessa che nel merito, infatti tale documento si riferisce ad un allineamento catastale, e poi invece formalizza alienazioni di beni a favore di ATERP, la semplice precisazione che l’allineamento catastale corrisponde alla voltura catastale e non all’alienazione che rappresenta un atto di trasferimento di proprietà.
Alla domanda nessuna risposta!
- Si chiedeva di sapere come mai, in seguito ad una richiesta da parte dell’Aterp che risale al 27/03/2018 non si è mai posto rimedio, nonostante tutti gli aggiornamenti del Piano (PAV) effettuati, di cui l’ultima risale alla Delibera Comunale n.34 del 02/07/2024, anche qui nessuna risposta!
- Si chiariva che negli atti allegati alla Delibera non vi era alcun parere del Consiglio di Amministrazione dei Beni della Monica Bello, e se esisteva ancora uno Statuto, un Regolamento. Anche qui nessuna risposta.
- In quella sede si rilevava altresì, una questione che meritava la dovuta attenzione, ovvero che dalle foto effettuate risulta oggi un fabbricato dell’Aterp, realizzato su tale particella e che prima del trasferimento dei detti beni andava redatto un frazionamento o ancora meglio un accatastamento da parte dell’Aterp, previa semplice autorizzazione dell’amministrazione comunale, in modo da identificare correttamente l’immobile da trasferire ed evitare di intestare all’Aterp l’intero lotto di terreno che non è di proprietà dell’Aterp e deve rimanere in capo al Comune di Siderno per i Beni della Monaca di Bello.
- Come si può trasferire e/o alienare un terreno dove invece esiste un fabbricato realizzato da decenni, che a nostro avviso ma anche secondo la giurisprudenza è un atto illegale oltre che nullo.
Infine si evidenziava come il trasferimento dell’intera particella avrebbe comportato successivamente un nuovo trasferimento della parte residuale al Comune. Fin qui le semplici considerazioni e richieste di chiarimenti che culminavano con la proposta della minoranza di rinviare il punto al fine di verificare la correttezza della procedura, che potevano trovare (e non hanno trovato) accoglienza dalla maggioranza e che comunque non meritavano una risposta veemente e inaccettabile. Restiamo in ogni caso in attesa di ricevere le scuse nel Consiglio Comunale, quando la pratica in questione dovrà inevitabilmente ritornare per essere modificata.
Quanto asserito non vuole rappresentare un mero atto polemico, ma un ulteriore ed ennesimo tentativo teso ad offrire il nostro semplice contributo all’amministrazione comunale con spirito collaborativo e nell’interesse esclusivo della nostra Città.