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mercoledì, Dicembre 18, 2024
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I Docenti del Polo Liceale di Locri si costituiranno parte civile nel Processo del Professore Romeo

Il Collegio dei Docenti del Liceo Zaleuco, luogo in cui è avvenuta l’aggressione ai danni del Professore Claudio Romeo, ha deciso di costruirsi come parte civile nel Processo per l’aggressione subita dal Professore Romeo, il giorno dopo di un colloquio scuola famiglia. 

Una decisione unanime, ferma, senza nessuna parvenza di dubbio, quella presa dal Collegio Docenti del Polo Liceale “Zaleuco – Oliveti – Panetta – Zanotti”, guidato dalla Dirigente Carmela Rita Serafino. L’intero corpo insegnante si costituirà parte civile nel processo per l’episodio dell’aggressione al professore Claudio Romeo, docente di Scienze Naturali, avvenuta nella sede del Liceo Zaleuco, il giorno dopo un colloquio scuola-famiglia, il cui esito non sarebbe stato gradito da parte dei genitori dell’alunna. Ancora presenti, in ogni docente, i segni di un’azione che ha leso la professione dell’educatore, di colui che ha deciso, per convinta passione, che formare i ragazzi sia il mestiere più bello del mondo. Vederli crescere, incuriosirsi verso il mondo, per poterlo plasmare con le proprie idee, frutto di un sano e proficuo rapporto non solo con la propria famiglia, ma anche con i propri docenti, che inevitabilmente segnano il percorso esistenziale, con quei suggerimenti invisibili, di cui, in certi momenti, non se ne può fare a meno, è una soddisfazione senza pari per un professore. Sull’aggressione stanno indagando i Carabinieri di Locri, che hanno proceduto all’identificazione dell’aggressore.

L’aggressione è rimbalzata sulle pagine di cronaca locale e regionale, fino ad interessare anche alcuni siti nazionali, destando incredulità nell’ambiente scolastico e istituzionale, con l’immediata presa di posizione della dirigente scolastica, Professoressa Carmela Rita Serafino, che a nome del personale docente e non docente ha subito espresso la piena solidarietà nei confronti del professore Romeo. «È un pericoloso segnale d’allarme che non può e non deve essere sottovalutato», aveva affermato la dirigente scolastica nell’immediatezza, aggiungendo: «Serve riflettere sulla responsabilità genitoriale e sul ruolo dei docenti come educatori. Serve tornare a costruire rapporti sani che rispettino l’autonomia del docente nell’esprimere una valutazione senza condizionamenti, soprattutto, senza sfociare in una violenza che non è mai e in nessun caso giustificata o giustificabile».

Immediato si è levato un coro unanime di biasimo contro quell’inqualificabile gesto, stigmatizzato con numerosi interventi di solidarietà e vicinanza al docente e al Polo liceale provenienti dalla politica locale, in particolare, dal Sindaco di Locri Giuseppe Fontana, dall’assessore all’istruzione Domenica Bumbaca, dai consiglieri comunali di maggioranza e di opposizione, nonché dal rappresentante del Consiglio d’Istituto, il dottore Vito Antonio Crinò, nonché dai rappresentanti degli studenti liceali.

Un segnale importante quello lanciato dal Polo Liceale, di fronte ad una vera e propria forma di illegalità, che avrà certamente un’eco nelle coscienze di ciascuno, perché certi fatti non sono accettabili, in nessun caso. “I felici sono felici per il possesso della giustizia e della temperanza, e gli infelici sono infelici per il possesso della cattiveria” (Platone) 

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