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Ieri lo sciopero di medici e veterinari

Ieri, lunedì 18 dicembre, in Calabria, sono state 51 su 53 le sale operatorie che si sono fermate, pur garantendo le urgenze, per lo sciopero nazionale di 24 ore dei medici, veterinari e sanitari del Ssn proclamato da Aaroi-Emac, Fassid, Fvm-Federazione veterinari e medici e Cisl medici.

Domenico Minniti (Aaroi Emac) ha dichiarato che:”Lo sciopero è a tutela del Servizio sanitario pubblico, considerato che sempre più, inesorabilmente, i Governi che si sono succeduti stanno portando ad una Sanità duale come in America”.

Per Giuseppe De Marco (Fassid – Sinafo) “Non si vuole porre alcun argine alla fuga dal pubblico al privato e non c’è volontà ad investire in questo settore e riconoscerne il cruciale contributo”.

Giuseppe Grandinetti (Fmv), invece, si è soffermato sulla “sicurezza alimentare che è a rischio perché non sono garantiti i controlli nella filiera agroalimentare”, evidenziando come “negli anni ’90 in Calabria nelle Asp vi erano 300 dirigenti veterinari, mentre attualmente sono appena 100. Questo significa riduzione dei controlli nella filiera agroalimentare con i rischi che ne conseguono”.
Infine, secondo Nino Accorinti (Cisl Medici): “C’è bisogno del rafforzamento del Servizio sanitario nazionale” e “l’arrivo di medici da fuori non è una soluzione ottimale e definitiva perché il Governo dovrebbe attuare assunzioni e stabilizzazioni di personale precario. Si tratta di soluzioni precarie che non portano da nessuna parte”.

 

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