I ragazzi del Polo Liceale Zaleuco – Oliveti – Panetta – Zanotti – al convegno diocesano “Trasmettere la vita: una speranza concreta per le nuove generazioni”
Il Convegno Diocesano “Trasmettere la vita: una speranza concreta per le nuove generazioni” in occasione della 47° giornata nazionale per la vita, è stata un’occasione altamente formativa per gli studenti delle quinte classi del Polo Liceale “Zaleuco – Oliveti – Panetta – Zanotti”, guidato dalla Dirigente Carmela Rita Serafino. I ragazzi, accompagnati dai docenti: professoressa Teresa Condò (Liceo Scientifici Zaleuco), professoressa Giovanna Panetta (Liceo Artistico di Siderno), professoressa Rosanna Trapasso (Liceo classico) e professoressa Francesca Pelle (Liceo Scientifico di Gioiosa), hanno partecipato alla manifestazione con entusiasmo, dove erano presenti anche gli studenti dei Licei “Mazzini” di Locri, oltre ad Associazioni e Istituzioni, per riflettere sul valore della vita e il futuro dei giovani. Ad aprire l’evento il Vicario Generale della Diocesi, don Pietro Romeo, che ha evidenziato l’importanza di promuovere una cultura del rispetto e della valorizzazione della vita in una società sempre più complessa. A seguire diversi interventi, che hanno ribadito il ruolo centrale della famiglia come pilastro della società. Francesca Racco, psicoterapeuta e Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza del Comune di Bovalino, che ha offerto un contributo sulla tutela dei più giovani e sulla promozione di una cultura della vita.
Guido Gliozzi, ginecologo e obiettore di coscienza, che ha dato voce a testimonianze dirette. Areza Rashidi, giovane immigrata afghana, residente nella comunità di Camini, che ha raccontato le difficoltà vissute nel suo paese, dove i diritti delle donne sono fortemente limitati, ricordando l’importanza di valorizzare le opportunità che spesso vengono date per scontate: “Siete fortunati, qui, ad avere una vita libera. La vita è un dono prezioso e va rispettata con gratitudine e consapevolezza”. Carmine Gelonese e Annarita Ferrato, ex responsabili nazionali dell’Area Famiglia e Vita di Azione Cattolica, e Anna e Paolo Campolo, membri della Comunità Papa Giovanni XXIII, che hanno parlato su temi legati alla famiglia e all’accoglienza. Nell’ultima parte del Convegno un dibattito aperto in cui tanti sono stati gli interventi degli studenti delle diverse scuole. Un momento di forte significato, sociale e spirituale, che ha fatto riflettere i ragazzi sul valore profondo della vita e dell’accettazione. Strutturare la propria vita su pilastri costruiti sull’inclusione, il rispetto e il dialogo, ben cementati dalla famiglia, come nucleo centrale della società, permette di accogliere al meglio e più consapevolmente la diversità, nelle sue varie forme, perché, oggi, le grandi conquiste non si raggiungono con la sopraffazione e la spasmodica affermazione di se stessi, ma con la collaborazione di varie parti che si completano a vicenda. Non è più il tempo dell’“Io”, ma del “Noi”.” La vita è una lotta, accettala. La vita è un’avventura, rischiala. La vita è felicità, meritala. La vita è la vita, difendila” (Madre Teresa di Calcutta)