Durante la riunione del 19 giugno scorso l’assemblea Asmenet, che raggruppa 329 comuni, ovvero la quasi totalità della regione; si è convenuto sul “bacchettare” il ministro degli Interni, Piantedosi, in merito alla sua ingerenza con i prefetti riguardo una delibera Anac del giorno precedente.
Nello specifico, al ministro viene contestato il fatto che non rientra nelle sue funzioni farsi voce di un’autorità indipendente (l’Anac appunto), ancor più che la delibera in questione non contiene nulla di urgente o di interesse generale.
Il segretario generale di Asmel, Francesco Pinto, ha rimarcato il fatto che il ministro non si è reso conto che la delibera contiene nient’altro che la sintesi di una diatriba decennale tra i comuni e l’anticorruzione, con quest’ultima nel ruolo di oppositrice al sistema di gestione e rappresentanza condiviso e pluralistico dei comuni stessi.
L’ascolto di più voci da parte del Ministero, conclude il documento, non solo consente di evitare di diventare megafono inconsapevole di altri, ma soprattutto permette di raccogliere tutte le istanze e le esigenze delle realtà territoriali.