Un’esperienza sicuramente fuori dagli schemi, quella a cui hanno assistito i ragazzi delle terze classi del Polo Liceale “Zaleuco – Oliveti – Panetta – Zanotti”, guidato dalla Dirigente Carmela Rita Serafino, che, lunedì 10 Marzo, al Palazzo della Cultura di Locri, hanno assistito allo spettacolo teatrale “Shake in Comedy”.
I giovani studenti sono stati accompagnati dai docenti: professore Natale Maio, per il Liceo Artistico di Siderno; professore Giuseppe Tassone, per il Liceo Scientifico di Gioiosa Jonica; professoressa Anna Maria Mittica, professore Salvatore Spina, professoressa Maria Carmela Monteleone. professoressa Maria Caccamo, per il Liceo Classico; professoressa Luisa Totino, professoressa Katia Attisano, professoressa Laura Antonacci, professoressa Patrizia Galati, professoressa Viola Monica, professoressa Silvia Sofi, per il Liceo Scientifico Zaleuco.
“Shake in Comedy” è stata un’immersione assurda e pop nel mondo shakespeariano, una visione parodistica e grottesca di tanti testi del Bardo. Lo scopo è stato quello di far divertire il pubblico, interagire con esso e renderlo protagonista assoluto per tutta la durata della commedia, abbattendo la quarta parete. Tre attori folli: Alessandro Bevilacqua, Christian Galizia ed Ermenegildo Marciante, guidati dal regista Leonardo Buttaroni, alla ricerca del vecchio e sano classico, cercano, in qualche modo, di portare il pubblico sulla retta via, quella del grande William, unica strada verso la salvezza, in opposizione alla sciatteria e al pressapochismo della nostra epoca.
La loro goffaggine, le liti e gli errori hanno trasformato questa impresa in una tragedia, per loro, e in un momento ricco di risate per i ragazzi presenti. I tre sono entrati ed hanno introdotto lo spettacolo spiegando la vita e le opere di Shakespeare, in un modo tutto loro, che ha mescolato strafalcioni a verità storiche. E, allora, ecco apparire un buffo Romeo e un’improbabile Giulietta, proposti con interferenze ispirate alla modernità.
L’eterna lotta tra Capuleti e Montecchi porterà al fatidico duello tra i due protagonisti, che si è rivelato particolarmente esilarante, perché non propriamente riuscito, come avrebbe voluto la sceneggiatura. Si è passati, poi, ad assaggi di “Giulio Cesare” e “Tito Andronico” in versione Bignami; e ancora “Otello” in chiave musical, sul repertorio di Claudio Baglioni, fino a sfociare in un ritmo rap. A seguire “Macbeth”, ma solo un accenno, vista la proverbiale sfortuna che, secondo gli attori, porta il solo nominarlo. Un accenno, anche, alle opere meno conosciute, come “Cleopatra”, “Troilo e Cressida” e l’immancabile “Amleto”. Gli attori ci hanno dato sotto: hanno corso a destra e a manca, apparendo e scomparendo dietro le quinte, per dar vita a decine di personaggi.
Dunque, metateatro assoluto, che si è trasformato in una vera e propria invasione continua della platea. Nessuno è stato al sicuro, vari ragazzi sono stati coinvolti sul palcoscenico, visibilmente divertiti dall’atmosfera euforica. Una forma di teatro altamente ginnico, basato su repentine trasformazioni e cambi cronometrici. Nonostante l’apparente leggerezza della proposta, gli artisti sono riusciti a dare un assaggio della loro preparazione drammatica, che hanno inserito tra una gag e l’altra, in maniera molto efficace e gradevole. Insomma, i ragazzi hanno assistito ad una rappresentazione di Shakespeare in una veste singolarissima e ironica, che non dimenticheranno facilmente, perchè piacevole e coinvolgente, per tutto il tempo. “Benvenuti a teatro! Dove tutto è finto, ma niente è falso” (Gigi Proietti)