Il grande teatro torna a Reggio Calabria con il Globo Teatro Festival. La IV edizione della rassegna promossa e organizzata da Officine Joniche Arti, per la direzione artistica di Maria Milasi e Americo Melchionda, prende il via il 17 settembre con una lunga programmazione che si protrae fino a dicembre.
Un ricco cartellone di spettacoli, workshop e laboratori, per una manifestazione che ancora una volta si pone come obiettivo la creazione di una frontiera multiculturale dove fare teatro diventa crogiuolo di esperienze artistiche diversificate, pensate quest’anno per creare “connessioni periferiche”.
Il programma che si svolgerà nei prossimi mesi, infatti, attraverserà le periferie di Reggio Calabria: a partire dalla sua consueta sede del Parco ludico-tecnologico-ambientale Ecolandia, porterà poi su tutto il territorio cittadino le contaminazioni più belle del teatro contemporaneo, ospitando compagnie di rilevanza nazionale e internazionale e artisti di grande spessore. L’intento è di promuovere una più ampia cultura del teatro attraverso declinazioni diverse rivolte a un pubblico variegato, per tipologia e fasce d’età, anche con proposte laboratoriali originali e multidisciplinari. Ampio spazio verrà dato anche alla formazione attoriale e per le altre professioni del settore, con workshop e incontri tenuti da esperti riconosciuti.
Si parte subito con tre appuntamenti d’eccezione, Il 17 e il 18 settembre presso il Parco Ecolandia di Arghillà. Sabato 17 alle ore 21.00 andrà in scena “Esperanto”, produzione della compagnia Errante Persona, per la regia di Damiana Leone, con Damiana Leone (voce), Michele Bucciarelli (chitarra), Alessio Cordaro (contrabbasso); in una sorta di esperanto che riassume la storia del Mediterraneo, lo spettacolo intreccia i canti della tradizione etnica – italiana, spagnola, sefardita, portoghese, greca, rom, ebraica e araba – ai racconti di popoli e luoghi reali e immaginari, in un viaggio che parte dal racconto di Ulisse e dello storico greco Erodoto.
Il primo appuntamento di domenica 18 alle ore 19.00 sarà con la compagnia Scena nuda che propone “Eco e Iso”, per la regia di Filippo Gessi, con Filippo Gessi, Teresa Timpano, Myriam Chilà, Mario Berretta. Uno spettacolo surreale in un luogo non definito che richiama atmosfere di periferie inadatte e trascurate. La fermata di una metropolitana sotterranea con i treni che non passano mai, una serie di case abbandonate e non finite fanno da sfondo a dinamiche di coppia complesse e tormentate, dove i personaggi si presentano irrisolti e fallimentari, immaturi e vittime di se stessi e dell’altro, in un intreccio che porta infine a uno scarto, a un cambiamento colmo di speranza.
Nella stessa sera, alle ore 20.30, è la volta di “Spine”, produzione Mana Chuma Teatro, per la regia di Salvatore Arena e Massimo Barilla. Gli attori Stefania De Cola, Mariano Nieddu, Lorenzo Praticò – accompagnati dalle musiche di Luigi Polimeni – portano in scena un racconto a più voci, un gioco di specchi e identità: in una sciatta locanda di paese tre personaggi sembrano ripetere ossessivamente la storia di Otello, Desdemona e Jago, tra farsa e melodramma, nel tentativo di sfuggire alla solitudine e al dolore che li inchiodano.
Globo Teatro Festival – Connessioni Periferiche è un evento cofinanziato tramite l’Avviso Pubblico per la Selezione di proposte progettuali e concessione di contributi a soggetti che realizzano iniziative nell’ambito del progetto “ReggioFest2022: Cultura Diffusa” – Accordo di Programma Mic – Comune capoluogo della Città Metropolitana di Reggio Calabria, per i progetti di attività a carattere professionale nel campo dello Spettacolo dal Vivo.
L’evento si è distinto nelle sue precedenti edizioni per l’esclusività delle sue proposte e per le preziose occasioni di incontro con veri e propri maestri internazionali dell’arte performativa del teatro. In questa nuova edizione si presenta con una formula rinnovata e originale che intende compiere una autentica disseminazione del mondo e dei linguaggi teatrali nel territorio della città.