Gli studenti dell’Istituto Mazzone di Roccella incontrano gli operatori della polizia scientifica, presso l’aula magna dell’ITI, in un incontro intitolato “Esserci sempre”. Si è svolto nella mattina del 1° febbraio e rientra nel progetto di legalità e convivenza civile che l’istituto, diretto dalla dott.ssa Rosita Fiorenza, sta gestendo nel corso degli anni. È un filone caro all’associazione no profit “Insieme si può” di cui è presidente e fondatore Francesco Minici. Lo stesso all’interno della segreteria provinciale Siulp opera con grande dimestichezza e qualità comunicativa. Ecco come l’intenzione di creare un collante tra le forze dell’ordine e i cittadini diventa un interesse che accomuna più realtà, come in questo caso il Dipartimento della Pubblica Sicurezza, il Servizio Centrale della Polizia Scientifica, il Gabinetto Regionale della Polizia Scientifica e il commissariato di Siderno. L’IIS Mazzone in questi anni è sempre stato un punto di riferimento per la sinergia che avalla i progetti di legalità che Minici promuove dal 2001. Questa volta al centro dell’attenzione c’era una macchina fotografica speciale, che vanta pochi esemplari al mondo, capace di individuare materiale biologico, liquidi e impronte digitali. Interessante e sorprendente si è rivelata l’interazione degli studenti, ai quali è stata data la possibilità di svolgere delle attività della polizia scientifica, simulando ad esempio dei rilievi. L’esperienza ha permesso agli studenti di constatare la possibilità di attuazione delle competenze professionali di cui si avvalgono le materie dei vari indirizzi di studio.
Gli studenti dell’Istituto Mazzone di Roccella incontrano gli operatori della polizia scientifica
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