fbpx
giovedì, Novembre 21, 2024
spot_imgspot_img
HomeCalabriaGli assassini di bambini di Gaza saranno colpevoli dinanzi al Tribunale dell'Umanità.

Gli assassini di bambini di Gaza saranno colpevoli dinanzi al Tribunale dell’Umanità.

Poi basta una parola magica “guerra” e gli assassini di bambini diventano statisti, strateghi militari, persone a cui con rispetto si porge la mano e che hanno diritto di parlare nei massimi consessi internazionali. Chi ordina la morte di un bambino è un assassino come e, a volte, peggiore degli assassini di Coco’ o del piccolo Santino De Matteo sciolto nell’acido dai mafiosi.

Febbraio 2014 la Calabria è scossa dal barbaro assassinio, a Cassano dello Jonio, di un bambino di appena tre anni: Coco’.

Ucciso e bruciato insieme al nonno e alla sua compagna. Il delitto è così infame e così atroce che le cosche di ndrangheta, per come possono, tentano di allontanare da loro ogni sospetto.

In Calabria si prega e si invoca Giustizia, si chiede che i “mostri” vengano catturati e processati. Ma nessuno si sognerebbe di chiedere che i bambini appartenenti alle famiglie dei responsabili dell’infame delitto vengano uccisi per vendicare Coco’.

Poi basta una parola magica “guerra” e gli assassini di bambini diventano statisti, strateghi militari, persone a cui con rispetto si porge la mano e che hanno diritto di parlare nei massimi consessi internazionali.

Sono uomini di “onore” (e anche i mafiosi si dicono tali) ma se ci togliessimo le bende dagli occhi vedremmo ciò che realmente sono: assassini.

Ieri è stata ancora bombardata la popolazione libanese e molti bambini come Coco’ sono morti bruciati dalle bombe. E con loro donne incinte, madri, vecchi decrepiti, giovani in età per fare l’amore e non la guerra.

Decine di migliaia sono già stati uccisi a Gaza ed il loro numero è destinato a crescere ora dopo ora.

Quanti ancora ne dovranno morire per placare il sangue innocente versato il 7 ottobre?

Bastano centomila, un milione?

Si dirà che gli “statisti” sono costretti a farlo per costruire la pace e un mondo più giusto.

Si dice che bisogna difendere “l’Occidente” dai barbari!

Chi ordina la morte di un bambino è un assassino come e, a volte, peggiore degli assassini di Coco’ o del piccolo Santino De Matteo sciolto nell’acido dai mafiosi.

Possono essere assolti (a volte acclamati) da noi piccoli uomini ma saranno colpevoli dinanzi al Tribunale dell’Umanità.

Dostoevskij è stato un gigante del pensiero.

Non appartiene alla Russia ma al mondo intero, parla ai suoi contemporanei ma il suo sguardo penetra il futuro.

Basta andare a rileggere uno dei dialoghi più belli tra due dei fratelli Karamazov.

Ivan domanda al fratello più piccolo “… supponiamo che per costruire l’edificio della felicità, della pace e della tranquillità degli uomini, tu dovessi torturare una sola bambina, magari quella che hai visto prima piangere battendosi il petto con il pugno, costruiresti quell’edificio?”

<<No, non lo farei, disse piano Alesa.»

Chissà se Nethanyau, gli invasati ayatollah e gli uomini di Stato di Oriente e Occidente potrebbero trovare qualche minuto per rileggere Dostoevskij.

- Spazio disponibile -
- Spazio disponibile -
- Spazio disponibile -
ARTICOLI CORRELATI

Le PIU' LETTE