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domenica, Febbraio 23, 2025
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Giubileo diocesano del malato e del mondo della sanità

In concomitanza con la XXXIII Giornata mondiale del Malato, domani 11 febbraio 2025, la Chiesa di Locri-Gerace celebrerà il Giubileo diocesano del malato e del mondo della sanità presso il Santuario “Nostra Signora dello Scoglio”, a Santa Domenica di Placanica. 

La giornata si aprirà alle 9,00 con l’accoglienza e per tutta la mattinata i sacerdoti saranno a disposizione per le confessioni; alle 10.30 avrà luogo la Via Crucis e a mezzogiorno la preghiera dell’Angelus. Alle 14.00, dall’edicola di Santa Domenica partirà il Pellegrinaggio giubilare verso il Santuario dove, dopo la recita del Santo Rosario, seguirà la Celebrazione Eucaristica presieduta dal vescovo, Sua Eccellenza Monsignor Francesco Oliva; al termine fratel Cosimo Fragomeni eleverà una preghiera d’intercessione per gli ammalati e i sofferenti; il programma della giornata si chiuderà con la processione e la benedizione Eucaristica.

Sarà questa un’occasione anche per riflettere su come porre in relazione la speranza (filo conduttore del Giubileo) con la malattia; a riguardo viene in aiuto la Lettera di San Paolo ai Romani da dove è tratto il tema della XXXIII Giornata Mondiale del Malato: «La speranza poi non delude, perché l’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato» (Rm 5,5). La stretta relazione tra malattia e speranza viene evocata nella riflessione di San Paolo, rileggendo la condizione umana “alla luce dell’evento pasquale di Gesù Cristo, il Figlio di Dio crocifisso e risorto”. L’Ufficio nazionale per la pastorale della salute ci ricorda che: “La speranza permette ad ogni persona di guardare al proprio futuro con desiderio di guarigione, di positività e rinnovamento. Inoltre la speranza è per sua natura dinamica, itinerante, porta con sé una dimensione costruttiva, relazionale e insieme «vocazionale»”. 

L’Ufficio offre “quattro termini per la nostra riflessione spirituale e pastorale: tribolazioni, pazienza, temperanza, speranza. Occorre interiorizzare questi termini che segnano il cammino dei credenti e spingono a collaborare con la grazia di Dio nel vivere la consolazione, il servizio e la missione”. Tutto ciò, anche alla luce di quanto indicato da monsignor Francesco Oliva durante la sua visita pastorale alla diocesi, indirizzata in modo particolare al mondo della sofferenza e delle fragilità, e che è stata vissuta nel difficile periodo della pandemia causata dal Covid. La Giornata Mondiale del Malato, sottolinea ancora L’Ufficio nazionale per la pastorale della salute, “intende riproporre a tutti i credenti la forza della speranza nel mistero pasquale di Gesù Cristo” ricordando che “Ogni credente è chiamato a fare discernimento sul senso autentico della vita, accogliendo nella fede il dono della grazia divina, costruendo relazioni di amore e lasciandosi guidare dalla «piccola» speranza. In tal modo il «tempo della prova» e della malattia diventa una testimonianza di vita che fa la differenza”.

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