fbpx
mercoledì, Gennaio 29, 2025
spot_imgspot_img
HomeattualitàGiornata della Memoria: per non dimenticare e per non ripetere gli errori...

Giornata della Memoria: per non dimenticare e per non ripetere gli errori del passato!

Il Giorno della Memoria si celebra il 27 gennaio, giorno della liberazione di Auschwitz nel 1945. In questa data simbolica, si onorano le vittime della Shoah e si promuove la riflessione sul valore della memoria storica per evitare il ripetersi di simili tragedie in futuro.

Pasquale Aiello

Il 27 gennaio 1945 le truppe sovietiche abbattevano i cancelli del campo della morte di Auschwitz salvando così numerosi sopravvissuti al terribile sterminio e liberando uno di quei posti orribili dove sono stati compiuti crimini e misfatti orrendi ad opera dei nazisti tedeschi nei confronti degli Ebrei e non solo, anche di tutti gli oppositori politici soprattutto comunisti, gruppi etnici, omosessuali e portatori di handicap ritenuti da Hitler indesiderabili, perché di ‘inciampo’ alla sua sete di potere. Con la legge 211/2000, si istituisce in Italia il “giorno della memoria”, ponendo come obiettivo l’intenzione di infrangere il muro di silenzio che stava contribuendo a rimuovere il ricordo dell’orrore dell’olocausto, forse ancora più dannoso dell’indecente revisionismo che appassiona le nuove destre e i nuovi filoni nazi-fascisti che stanno tentando di rivelarsi, nutriti da una crisi politica che imperversa un po’ ovunque. Per questo motivo,allora, è indispensabile considerare la proposta di tanti studiosi e imparare la storia per tutelare i luoghi della memoria, affinché se un giorno non ci sarà più nessuno a testimoniare, possano essere questi stessi posti a parlare alle generazioni future a cui competerà l’immane compito di opporsi a tutti coloro che tenteranno di riscriverla la storia, i quali con il tempo troveranno sempre più occasioni per distrarre le popolazioni da tutto ciò che è successo in quei luoghi.

A 80 anni dall’avvenuta Liberazione, oggi più che mai in un tempo di enorme disorientamento e infinita confusione, soprattutto etica, è fondamentale e doveroso meditare per capire in quale baratro l’umanità rischia di lasciarsi nuovamente precipitare. Educare i giovani e renderli sensibili a tutto ciò di cui l’uomo si è reso responsabile in un determinato tempo storico per quella che è stata una delle più terribili e imperdonabili azioni della sua storia, significa pertanto, condividere il ricordo, ma soprattutto coltivare la memoria. E’ una ricorrenza, questa, per ricordare e non dimenticare mai, imprimendo nelle menti, l’immane carneficina, compiuta nel cuore dell’Europa. Questo triste passato con tutto il suo carico di orrore e abominio che ha interessato l’Europa, ma anche tutto il mondo, deve costringere a riflettere, perché in questo tempo di grande insicurezza il mostro è ancora vivo e si veste con gli abiti del nuovo imperialismo, portando nuove guerre, nuovi genocidi e adottando gli strumenti del razzismo, dell’odio verso lo straniero, e finanche della negazione dei diritti fondamentali. Questo male può essere ancora in agguato, si presenta con forme nuove e moderne, bisogna attrezzarsi per riconoscerlo e non rimanere indifferenti, o peggio ammaliati dalla prospettiva di nuove conquiste, specialmente tecnologiche. Rischieremmo nuovamente di subirlo o addirittura di esserne complici. Primo Levi è stato quasi profetico: “Auschwitz è fuori di noi ma è intorno a noi, la peste si è spenta ma l’infezione serpeggia. Sarebbe sciocco negarlo”.

- Spazio disponibile -
- Spazio disponibile -
- Spazio disponibile -
ARTICOLI CORRELATI

Le PIU' LETTE